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Il cofanetto magico
"Tu mi hai donato la vita e io la vivrò anche se tristemente". Questi erano i pensieri di Betty, una ragazza di quindici anni che da cinque anni soffriva per una malattia che dava solo tristezza. Per colpa di quella non poteva uscire, non poteva danzare, non poteva studiare, aveva sempre disturbi e la preoccupazione che da un momento all'altro potesse stare male. Il cuore era tanto tormentato che scoppiava a piangere spesso e anche se cercava di resistere e combattere questo dolore certe volte non ci riusciva. Pensava però che c'erano situazioni di salute più difficili di questa e così dai suoi occhi nasceva sempre una luce di speranza nel riuscire un giorno a guarire e cambiare vita.
I giorni e i mesi passavano ma lei non era ancora guarita, finché un giorno lì da sola a pensare nel buio fatato, apparve una lucina. Betty impaurita si chiedeva che fosse, ma appena vide il suo volto nacque un sorriso perché aveva davanti a sé Gesù. Parlarono e lei gli raccontò del suo problema e lui gli disse: " Ti aiuterò io, ma tu in cambio dovrai riempire questo cofanetto d'amore". "Come"? Si chiedeva Betty e lui rispose: "Dovrai compiere tre opere buone". Betty gli rispose: " ce la farò"! Sicura di se stessa.
Il mattino dopo, giornata come le altre, Betty cominciò ad aiutare i suoi genitori in negozio e per tutta la settimana gentilmente servì il pane, orgogliosa di se stessa.
Dopo qualche giorno si ammalò suo nonno fu ricoverato all'ospedale per essere operato di calcoli. A lei dispiaceva e così andò subito a trovarlo, rimanendo sempre vicino a lui sia di giorno che di notte. Intanto osservava le infermiere che lavoravano con tanto amore e si interessò al loro lavoro, avrebbe tanto voluto farlo anche se non si sentiva molto sicura in quel posto e poi la malattia che aveva lo impediva, ma chissà forse un giorno ce l'avrebbe fatta tenendo sempre la speranza nel cuore. Poi suo nonno guarì e felici tornarono a casa.
Il giorno dopo scendendo vide sotto casa un povera vecchietta infreddolita e immaginò che stava male e non riusciva a tornare a casa. La fece salire in casa, fece una minestra per scaldarla e le regalò una calda pelliccia ecologica, poi l'accompagno in centrale perché l'aiutassero a tornare a casa e vedere se aveva parenti.
Passò molto tempo e Betty finalmente si sentiva guarita, così ricominciò a vivere come gli altri. Studiava e cercava di diventare un ottima infermiera, poi ricominciò a fare ginnastica e ballare intensamente, incontrò anche molti ragazzi e ragazze della sua età e si divertiva così ad uscire con tanti amici.
Una notte non riusciva a prendere sonno, pensava a Gesù desiderava rivederlo per ringraziarlo e proprio in quel momento apparve davanti a lei. "Che sorpresa, sei proprio tu"! gli disse. "Si sono io" rispose. Betty lo ringraziò, ma purtroppo la doveva già lasciare sola. A lei dispiaceva e lui le disse: "Ogni volta che vorrai vedermi pensa alle tre opere buone, ai tre cuori, che hai messo nel cofanetto e io arriverò". Betty era così contenta e tranquilla che appena scomparve si addormentò.
La sua vita continuava normalmente, oltre a essere guarita, lei non sapeva che lui aveva realizzato i suoi sogni, ma un giorno se ne accorse perché una vocina le suggeriva dal profondo del cuore cosa fare. Da tanto aspettava questo momento, adesso il suo mondo (quindi la sua vita) era diventato il mondo dei sogni, da casa sua scompariva e subito appariva al mare e in montagna. Si ritrovava in tv, vivendo le emozioni di un cartone animato o di un film. Volava lassù in cielo e in un attimo arrivava anche nell'universo: sul sole, sulla luna e su altri pianeti, fino a raggiungere il paradiso.
Scoprì di avere una macchina del tempo, tornò nel passato rivedendo e curiosando in posti antichi. Poi andò nel futuro osservando la sua vita, scoprì che compiendo venti anni sarebbe diventata una fatina che con la magia aiutava gli altri persi nella realtà. Poi sarebbe diventata una principessa che indossava uno splendido abito e viveva felice con il suo principe, che amava, in un grande castello bianco brillante, con sfumature azzurre.
Lei già sentiva da piccola, che l'avrebbe chiamata quel mondo dei sogni, così diverso dalla realtà non solo perché era triste e stava male, ma per la sicurezza che gli regalava, lì non aveva paura c'era la luce della speranza.
Passarono gli anni e Betty crescendo viveva felice, ormai aveva quasi venti anni e lavorava all'ospedale curando i bimbi appena nati. Finché un bellissimo giorno d'estate, passeggiando nel parco alzò gli occhi e vide davanti a sé il ragazzo che aveva sempre sognato. Il suo principe che tra alberi e fiori colorati le lanciò uno splendido sorriso.
Mentre gli uccellini cantavano, loro passeggiando, cominciarono a conoscersi. Lui era tanto simpatico e si innamorò subito di lei, passarono molto tempo insieme ormai erano veri amici, anche se nessuno dei due aveva ancora dimostrato i sentimenti che provavano. Finché una stupenda serata uscirono insieme e abbracciati teneramente, ballarono per tutta la notte in un gran salone. A mezzanotte seduti su una panchina con la luna piena e le stelle che brillavano, incantato dalla notte romantica lui le dichiarò il suo amore e senza una parola nacque il primo bacio di Betty, il bacio del vero amore.
Ogni giorno che passava si volevano bene ancora di più e così dopo qualche mese avvenne quello che aveva visto viaggiando nel tempo. Si sposarono e vissero felici e contenti nel immenso castello insieme al loro eterno amore.
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1 recensioni:
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Gabry il 04/04/2013 09:39
Una meraviglia pregna di fantasia,
complimenti all'autrice, molto brava!