Quando Alex aprì gli occhi, non ricordava più niente. La testa le faceva male, e aveva notato che sulla gamba destra c'era un grosso livido. I suoi occhi si chiusero automaticamente, ma dopo qualche minuto sobbalzò: aveva sentito un forte rumore, simile alla sirena di un'ambulanza. Qualcuno bussò alla porta, Alex disse debolmente "avanti" e nella stanza entrò un ragazzo di circa 25 anni che disse:
- Alex, come stai? - era Justin, suo fratello- Io e Mark abbiamo saputo quello che ti è successo, ti sei fatta molto male?
- Mi fa male tutto, ma cosa mi è successo e dove sono?
- Non ricordi più niente? Mentre tornavi da scuola un'auto si è scontrata con il tuo motorino, hai battuto la testa e hai perso i sensi. Quante volte ti ho detto che devi stringere bene il casco? Se l'avessi fatto ora non saresti qui! Il proprietario dell'auto che ti ha colpito ha chiamato l'ambulanza e ti ha portato qui. Ora ricordi?
Alex bofonchiò un "sì" e poi tutto tornò nero. Una vita perfetta aveva, nessun tipo di allergia, tanti amici, abbastanza denaro, cosa vuoi di più? A parte l'assenza dei suoi genitori tutto era perfetto. Ci voleva un cambiamento, o meglio il cambiamento. L'incidente le provocò una lesione alla gamba destra, una lieve slogatura alla caviglia sinistra e lividi ovunque. Nella sua stanza c'erano tantissimi bigliettini con scritto "Guarisci presto" e sul suo comodino c'erano tanti mazzetti di fiori. Non c'era molto da fare in ospedale, i fratteli di Alex, Justin e Mark, non volevano che lei uscisse, anche se aveva un gran bisogno di respirare un po' di aria fresca. Così, non avendo un'attività a cui dedicarsi, la nostra protagonista prese carta e penna e cominciò a buttare giù delle frasi. Il che era piacevole, e Alex lo fece spesso, se non tutti i giorni.