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Le recchie e prevetu con bolognese alla nonnino
Attraverso i vetri colorati entravano nella nostra cucina raggi di sole variopinti. Oltre a calore portar nei piccoli cuori delle principessine nostre, Alice e Paoletta, che credo ben conoscete, gli effetti di quei raggi davano alla cucina un aspetto straordinario.
Accarezzando le bionde chiome di Alice e a voce sussurrante:
- Sei bella, principessina!
E la bionda chioma prende i colori dell'iride.
Poi furtivi si intersecano tra i rossicci capelli di Paoletta e a voce soave e tenera:
- Anche tu sei bella, un bocciolo di rosa appena schiuso, principessina mia.
Ed anche i capelli rossicci di Paoletta, dei colori più belli di un iride allegro e canzoniere si vestono, aleggiando tra i profumi di una cucina sempre in festa.
In questo mondo quasi irreale entra il nonnino, il nostro cuoco brillo, ma non troppo e con la solita fiaschetta di vino rosso locale.
Alle bambine:
- Principessine mie, è vero che mi aiutate anche oggi a preparare un pasto con i fiocchi?
Le bambine:
- Si nonnino! Cosa dobbiamo fare?
Il nonnino:
- Intanto io vi dico quello che mi serve, e voi mi dite se già sta sul tavolo di lavoro.
Le bambine:
- Bene!
Il nonnino:
- Incominciamo; farina, uova, formaggio grattugiato, sale, olio d' oliva e di extra vergine di oliva, pepe, noce moscata, carne mista tritata,(non macinata ma fatta a pezzettini con un bel coltello ben affilato) un peperone trattato allo stesso modo e mi sembra tutto.
Le bambine che avevano scrupolosamente controllato ed annuito ad ogni cosa, incuriosite:
- A nonò, cos'è 'sta specialità?
Il nonnino:
- Recchie e prevetu alla bolognese!
Alice:
- Cosa sono le recchie e prevetu?
Il nonnino:
- Veramente si chiamano orecchiette, ed è un tipo di pasta fatta in casa, che hanno appunto la forma di piccole orecchie.
Paoletta:
- Sono veramente curiosa di vedere come le fai!
Il nonnino:
- Non le farò mica da solo, anche voi due principessine (indicando con l' indice) mi aiutate.
Le bambine:
- E come?
Il nonnino, con un gesto a dire aspettate un pochino, perché si stava tracannando un po' di vino direttamente dalla fiaschetta, risponde al fine:
- Intanto su uno spiazzo ben sufficiente della tavola di lavoro ci versate la farina...
Non potette continuare perché le bambine s' erano già messe all'opera. Ma la farina già versata sul tavolo, formando per incanto una faccetta più o meno come la loro, ma bianca bianca, comincia a blaterar:
- Non voglio l' acqua, e nemmeno le uova.
Alice:
- Aspetta che lo dico al nonnino.
Rivolgendosi al nonnino:
- A no' si può far la pasta senza acqua e senza uova?
Il nonnino:
- Eh no! Ci vuole almeno una delle due cose, ed in questo caso sarebbe meglio usare sia l' una che l' altra e non solo, ci vuole ancora sale, pepe e parmigiano grattugiato.
le bambine dopo un grande tira e molla con la farina gran maleducata e disubbidiente, avendo la meglio invitano il nonnino a continuare.
Il gran cuoco, e merita di essere stato così nominato poc'anzi dagli utensili riconoscenti, che lo stanno ancora applaudendo, aggiunge alla farina gli ingredienti sopra menzionati in proporzione tale da poter essere il tutto facilmente ben impastato.
La pasta non viene spianata, ma arrotolata grossolanamente e tagliata ogni cinque cm circa. Ogni pezzo di questo viene affusolato e tagliato a gnocchetti, i quali vengono incavati prima e poi rigirati. Proseguendo così con tutto il resto della pasta le recchie e prevetu sono pronte da essere versate in acqua bollente e salata, non appena vengono a galla, dalla solita pentola brontolona e cantatrice, sono belle che cotte.
Per il condimento, che chiaramente va preparato prima della pasta, come già detto, si fa la bolognese alla nonnino. In un tegame si versa un po' d' olio d' oliva ed aggiungendo uno spicchio d' aglio si porta a riscaldamento, ed ancora prima che l' aglio si imbrunisce la si toglie. Poi si aggiunge il preparato di un'oretta prima, di carne mista e peperone tritato con sale, pepe e noce moscata il tutto ben bagnato con olio extra vergine d' oliva e vino rosso. Il tutto si lascia soffriggere aggiungendo solo un po' d' acqua, che una volta vaporizzata in un rapporto di 1:1/2 si aggiunge il pomodoro passato con l' acqua, quando tutto è bello denso si aggiungono delle belle foglie di basilico fresco e si spegne.
Il gran cuoco quando il sugo si è un po' riposato ci aggiunge anche un po' di altro olio extra vergine d' oliva.
Il condimento sulla pasta va fatto direttamente a tavola in presenza già dei commensali.
Oltre alle bambine e il nonnino ci sono anche alcuni ospiti di riguardo, i quali apprezzano moltissimo la portata e poi bagnata con un vino rosso locale d' annata.
Il tappo della bottiglia rotolando per terra si fa delle gran risate, lo credo bene, ubriacone com'è, tutto inzuppato di quel liquido dionisiaco.
Mentre tutti i commensali, le bambine avevano però i calici riempiti di succo di mirtillo rosso, brindano alla felicità e alla vita, sempre bella d' esser vissuta e goduta fino in fondo.
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