Questa sera sono un po' giù, voglio stare sola e così esco nel terrazzino fuori casa. I rumori mi giungono ovattati alle mie spalle. Appoggio la testa al muro e lascio che le lacrime scendano liberamente. Non è un pianto dirotto, ma qualcosa di silenzioso e lento, lacerante. Non so perchè accade, ma sento che è l'unico modo per sfogare il dolore, la rabbia, la delusione da troppo costretti a stare in uno spazio piccolo come la mia anima..
Un pipistrello volteggia attorno al lampione davanti a casa cercando le prime zanzare della stagione, osservo i suoi strani movimenti zigzaganti; un alito di vento mi accarezza il viso e i capelli. Osservo la fotinia che ondegga alla leggera brezza con le sue cime colme di foglie nuove.
Il mio cane si è accorto che stasera sono triste e viene a consolarmi accoccolandosi ai miei piedi; sembra l'unico a capire come stò.
Le lacrime continuano a scendere, non faccio nulla per fermarle, ho bisogno di buttarle fuori, ho bisogno di una spalla su cui posare la testa...
Snoopy è sempre qui ai miei piedi discreto e silenzioso, come un angelo custode mandato sulla terra a vegliare su di me; l'aria si è fatta umida, asciugo gli occhi e rientro in casa.