racconti » Fiabe » La parmasagna
La parmasagna
Sul tavolo da lavoro, della solita cucina, ci sono tutti gli ingredienti per una novità assoluta del nostro gran cuoco, così nominato, come ben sapete, dagli utensili culinari stessi.
Le principessine, Alice e Paoletta, i veri tesori, che al cuor infonde immensa gioia al nonnino premuroso e gaio, essendo ormai più grandicelle e responsabili, si rendono ancora più utili in quest'impresa.
I difetti, se tali si possono definire del gran cuoco e nonnino al tempo stesso, li conosciamo tutti e quindi sorpassiamo.
Il plotone degli ingredienti sull' attenti, attende ordini.
Il tegame, orgoglioso e fiero di contenere la bolognese alla nonnino, che già conosciamo, impaziente si fa avanti, quando ancora non è il suo turno. Da una pentola piangente saltellano qua e là dei rettangoli di pasta verde e gialla, già pronta per l' occasione. Ma dietro front devono fare perché ancora non è arrivata l' ora loro.
Già tagliate a fette ci sono le melanzane, una di loro facendo un passo avanti e portando la mano alla fronte, premurosamente chiede:
- Il nostro turno è adesso?
Il nonnino:
- Dal momento che c' è la farina, le uova sbattute nel sale, pepe e noce moscata ed a fianco il pan grattugiato, penso proprio che tocca a voi mie belle.
Alice una ad una le passa prima nella farina, poi nelle uova ed infine nel pan grattugiato. Il nonnino le prende poi e li mette nella friggitrice, appena prese quel bel colore dorato le tira fuori e Paoletta le depone in una zuppiera.
Paoletta:
- Come si chiama questo piatto che stiamo facendo?
Il nonnino:
- Parmasagna!
Alice:
- Sono proprio curiosa di assaggiarla.
Il nonnino:
- Dal momento che metà lavoro ce lo siamo già fatto ieri sera, non ci vorrà molto oggi a completarlo.
Sul tavolo da lavoro ci sono già le uova sode tagliate a fette, insieme alla mozzarella di bufala tagliata a pezzettini e al parmigiano grattugiato. Il nonnino aprendo il frigorifero, che gli è vicino, scorge della panna acida pronta e della besciamella, prende la panna acida e la mescola alla bolognese.
Alice ha nel frattempo preparato una teglia abbastanza grande e profonda all'uopo, imburrandola. Il nonnino con il suo cucchiaione ci versa un po' di bolognese con la panna acida. Paoletta una dopo l' altra depone una fila di melanzane fritte, il nonnino su di essa ci versa altra bolognese e panna acida, aggiungendoci le fette di uova sode, i pezzetti di mozzarella e in fine il parmigiano grattugiato, badando di non esagerare, per poter continuare fino alla fine. Viene il turno di Alice, che su questo preparato depone una dopo l' altra la lasagna verde, formando così il secondo strato. Il terzo strato, dopo il lavoro del nonnino con la bolognese e tutto il resto, tocca di nuovo a Paoletta con le melanzane, mentre il quarto strato è con la lasagna gialla, che pazientemente depone Alice. Si va avanti così fino a quando non si esaurisce il tutto.
La teglia così preparata si mette nel forno già riscaldato a 220° , il nonnino nella prima metà di cottura tiene la teglia coperta con un' altra teglia vuota e capovolta.
Le bambine, che fino a quel momento erano state zitte e avevano lavorato sodo, cominciano ad essere impazienti.
Alice:
- A no', quanto dobbiamo aspettare?
Paoletta:
- A no', possiamo poi subito mangiare?
Il nonnino invece di rispondere, preferisce tracannarsi un po' di vino rosso del compare, direttamente dalla fiaschetta. Ma passati 15 minuti toglie dal forno la teglia a mo di coperchio e lascia la parmasagna cuocere per altri 15 minuti circa. Dopo aver spento il forno il preparato viene lasciato dentro ancora per una mezz'oretta circa a riposare.
Quando la parmasagna viene tirata fuori, gli utensili applaudono il loro gran cuoco, mentre le bambine hanno l' acquolina in bocca.
Paoletta:
- A no', adesso possiamo mangiarla?
Il nonnino:
- Ve la faccio solo assaggiare, poi facciamo i piatti per gli ospiti e anche per noi, dopo che la tavola è stata apparecchiata e giungono gli ospiti possiamo finalmente mangiare.
Le bambine assaggiando la specialità direttamente dalla teglia, la trovano squisita.
Intanto arrivano gli ospiti e si mettono a tavola, anche il nonnino con le bambine stanno già a tavola ed aspettano d' esser serviti.
A servire a tavola ci pensa un garzoncello, ma non prima di essersi mangiata la sua parte.
La pentola, il tegame e la teglia ancora unte, curiose osservano i commensali, mentre fra loro litigano a chi spetta di più il merito di si tal bontà.
Ma uno dei commensali, dopo aver mangiato, appunta sui petti delle bambine e del nonnino decorazioni al merito, unite agli applausi di tutti.
123
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0