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Pi greco
Fine febbraio, una di quelle giornate grigie e piovose dove anche la mattina si deve tenere la luce accesa per vedere bene...
-Se oggi interroga quello di geometria non so un cazzo!
-Ma che interroga, Tranfolanti è in malattia, oggi c'è Zebis il
supplente, non ti ricordi?
-Si! Grande!, mi ero scordato...
-quelli di terza hanno detto che è uno scoppiato e puzza di morte, ma se non si fa casino ti lascia fare quello che vuoi, io ne approfitterò per copiare gli esercizi di inglese
Al suono della campanella la professoressa di religione stava finendo la sua lezione e mentre spiegava che tutto il creato era frutto dell'opera di Dio i ragazzi dell'ultima fila videro, essendo la porta semiaperta, un uomo che stava appoggiato con la faccia sull'anta... ghignava, sembrava un gatto selvatico quando soffia
(fuori imperversava il temporale)
Guardava dentro la classe e ghignava, con quei capelli a caschetto neri e sporchi e la frangetta a metà fronte era veramente inquietante...
poi quando la professoressa smise di parlare diventò serissimo, poi un altro ghigno che mostrava i suoi denti gialli, poi di nuovo serio, era Zebis.
Quando la professoressa di religione uscì dall'aula i ragazzi che avevano notato quel bizzarro comportamento fuori dalla porta non si sentivano sicuri nel rimanere nella stessa stanza con quell'individuo e ancor meno quando richiuse la porta dell'aula; quelli dei primi banchi invece, nonostante l'apatia dei loro cervelli li proteggesse dal rimanere turbati dall'aspetto di Zebis, non poterono non far caso a quel puzzo nauseabondo che si portava dietro il supplente.
Nell'aula c'era un silenzio di tomba adesso, Zebis si sedette, non si era neanche tolto l'impermeabile che continuava a gocciolare sul pavimento, le braccia sulla cattedra con le mani intrecciate fissando i ragazzi, il ghigno... poi di nuovo serio...
-non crederete mica alle stronzate di quella sgualdrina?
... silenzio... poi Zebis proseguì con tono beffardo
-avete sentito la mia domanda? È maleducazione non rispondere...
allora uno di loro prese coraggio e provò a sdrammatizzare la situazione
-professore, ci ha lasciato un po' sorpresi, anche se quando parliamo fra noi usiamo certi appellativi per voi professori non siamo abituati a sentirvi chiamare così fra voi e poi a quali cavolate non dovremmo credere?
-Hai ragione scusami volevo dire puttanella, e mi riferivo al fatto del creato, prima ho ascoltato la parte finale della lezione della mia collega e ho pensato che la scuola vi insegna delle cose sbagliate, vi rendete conto?, voi venite a scuola per imparare.. e quello che vi viene insegnato è sbagliato..., ma del resto ve lo meritate, con quei cervelli atrofizzati che vi ritrovate non siete nemmeno in grado di formulare semplici obiezioni o chiedere chiarimenti
Possibile che il primo coglione che passa e vi dice che tutto quello che vi circonda è opera di
Tizio e voi ci crediate?
-professore, non è che ci crediamo, è che non ce ne frega niente!
(risa gaglioffe del gregge-classe)
-per noi la terra potrebbe essere tranquillamente piatta, basta che la Juve vinca lo scudetto e Marco Carta vinca San Remo
-si, e anche che la Susanna te la dia prima o poi
(ancora risate del gregge-classe)
Poi... una voce fra la marmaglia...
-io invece professore mi sono incuriosito... se lei dice che la professoressa di religione ci stava dicendo delle cose sbagliate ce le dica lei quelle corrette, ma a questo punto vorrei una spiegazione scientifica, non mi basta che mi dica non è stato Tizio ma Sempronio...
-infatti non è stato nessun Sempronio, ma il suo nome fa rima con quello
il gelo s'impadronì dell'aula
-e la spiegazione te la darai da te se mi segui nel ragionamento
-qual 'è la forma predominante che caratterizza l'universo infinito? Voglio dire i pianeti, le orbite eccetera...
-la... la... la forma circolare o sferica...
-bravo, e qual è il numerino magico che serve a calcolare le aree e i perimetri?
-Il pi greco... il 3, 14
-Sbagliato, o meglio inesatto, il numero è: 3, 1466666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666...
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- caro Jack, il mio cervellino soffre a cercare di capire la fine del tuo commento, se me ne fai un altro così segnalo abuso! ... naturalmente scherzo grazie 1000
Anonimo il 06/06/2010 16:51
Bel racconto, Bob. Fresco, scritto di getto come fai tu... al diavolo punti virgole e cazzi vari.
Scrivevo anch'io così... poi uno stronzo mi ha convinto a cambiare... vabbè. Mi hai riportato a scuola, dove ho insegnato un bel po' d'anni. Io la matematica la usavo solo... sono ingegnere, le mie materie erano tecniche... il nostro era un uso della matematica non filosofico. però c'è da dire che molti insegnanti di matematica che vogliono filosofeggiare a volte esagerano... a me è rimasto impresso jung che in un suo libro, Sogni, ricordi e riflessioni, mi pare, sosteneva che chi ha introdotto il concetto di proprietà transitiva era uno da curare mentalmente e che la dimostrazione del teorema è una elucubrzione mentale, una sega matematica. Infatti anche da un punto di vista geroglifico, grafico, non si può dire che se A è uguale a B e B è uguale a C allora A è uguale a C. Potrebbe valere solo per numeri che rappresentino nient'altro che se stessi( il che è già difficile) ed allora si dovrebbe enunciare. Se 5 è uguale a 5 e 5 è uguale a 5 allora 5 è uguale a 5. Da internare immediatamente. Ciao
- per vincenzo corbo: intrigante il numero phi!, mi dovrò arrendere al codice da vinci, non lo volevo leggere perchè andava di moda, sono uno irritantissimo snob, sorrido
-----------------------------------------------------------------------------------------------------per guido: dico la verità non avevo uno scopo, solo continuava a girarmi in testa questo paradosso dell'universo creato dal demonio e per liberarmi di questo pensiero-scoria ho scritto il raccontino. mi fa un sacco piacere che venga apprezzato, il grazie è d'obbligo
- lettura che mi ha divertito, scioccato, agghiacciato e poi di nuovo divertito. A parte la regole matematiche, il tuo scopo era un altro e io penso di averlo percepito per ben benino. Piaciuta
Guido
- Il numero phi chiamato anche "proporzione divina" è una costante che si ritrova nella natura. Se ne parla anche nel celebre romanzo "Il codice Da Vinci".
- ciao, sinceramente non ho la più pallida idea di cosa intendi col "numero phi"
grazie del sostegno per il racconto!
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oltre alla storia-delirio di Laura Palmer non conosco altro di Lynch, ma mi basta quello che ho visto per ritenerlo un genio del male
- Dimenticavo, sono un appassionato di Lynch.
- Che ne dici del numero phi? Un racconto avvincente e creativo.
- Per paola... io lo avrei, lo attaccherei all'attaccapanni in classe...
- ... e dopo il complimento della Paola mi sento libero di montarmi la testa...
- per Clem Ros: buona sera prof. , non si preoccupi avevo recepito il messaggio, il problema è che matematica e in specifico geometria era la mia materia preferita, quindi pensi nelle altre com'ero bravo;
per Nunzio: avevo capito la precisazione, infatti mi era passato per la testa di scrivere i 6 a gruppi di tre, ma poi mi son detto: "chi vuol capire capisca" ;
per Vincent Gallo Blues: in realtà la promessa la intendevo evasa dal fatto che un valore nel suo essere matematico e quindi indiscutibile confermava ciò che affermava quel bastardo di Zebis (che poi il 6 periodico me lo sia inventato io è un altro paio di maniche)
per tutti grazie dei commenti ciao
- Bella storia agghiacciante!!!
Un prof. così chi ha il coraggio di attaccarlo!!!!
Bravo

- Ahahah, grande Bob, la ferocia di Zebis è grottesca e la cosa del gregge mi ha fatto ridere moltissimo!! In più, e questo rende il racconto avvincente, c'è quella promessa di risposte inattaccabili che, pur restando inevasa, lo arricchisce e rende profondo. Bravo, bravo, mi è piaciuto davvero. Lo vedi che anche superando le dieci righe sai fare cose buone!?!
Anonimo il 19/05/2010 15:24
Scusami tu, bob. Io, che ai mie tempi ero uno di quelli di cui parla il prof. Clem, volevo solo dire che per indicare l'artefice, qiello che fa rima con Sempronio, bastavano tre volte 6. Ciao.
- Avrai capito bob che il mio era un simpatico rimprovero. Sono convinto, da buon laureato in matematica, che non amate questa materia a causa dei professori che non la sanno insegnare.
- scusate voi, mi ricordavo solo che non finiva dopo il 14 il pi greco e che continuava all'infinito... allora sono andato in provincia a chiedere una licenza poetica e il gioco è fatto... poi Zebis era il supplente mica il professore uffiaciale, non si può pretendere troppo ciao!
- inesatto amico mio, 3, 14159 26535 89793... in quanto le cifre si ripetono all'infinito senza periodicità, cioò non esiste nessuna sequenza di questi numeri che si ripete.
Scusa, a per la precisione.
Io sono il matematico che da i numeri...
Anonimo il 19/05/2010 04:39
Esagerato, bastavano tre 6. Zebis mi ricorda moltissimo un mio insegnante di quando andavo a scuola (secoli fa). Racconto interessante. Bravo.

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