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Inspirazione

Questo è un mio momento d'ispirazione. Nella psicologia contemporanea si offre poca attenzione alla componente dell'"io narrante", quella vocina in terza persona che assume il potere oggettivo e spesso discutibile, della descrizione della situazione..

Non sono capace, non ce la faccio, non mi fa ridere, non ho voglia di parlare. Voglio restare qui zitto e in silenzio a non fare niente.
Insomma sei un artista! Ma di cosa stai parlando?
Non sono abbastanza allenato, insomma non sono pronto.
Ormai sei qui e non puoi tirarti indietro.
Ma no, ti prego, voglio andare a dormire un'oretta.
Ma che ti salta in mente, bevi un sorso di birra e ti riprendi. Te l'avevo detto di non fumare appena sveglio.
È un'inutile domenica mattina e questo non era il sistema giusto per restare svegli. Soffrire di narcolessia è veramente una gran paranoia. Dover trovare ogni momento della propria giornata una ragione valida per tenere gl'occhi aperti è veramente un'impresa. Le giornate trascorrono come quei tentativi di jogging falliti per non riuscire a spezzare il fiato. Ma la costanza premia. Io sono riuscito a fare jogging per tre anni senza mai riuscire a spezzare il fiato e ne ho corsa di strada; eppure è sempre andata così, alla ricerca di un ritmo vitale soddisfacente per i criteri di uno che vuole una vita tranquilla, senza troppe emozioni; uno che ha smesso di cercare di capire il perché delle cose, perché non è mestiere suo, uno di trentasei anni, insomma, uno della mia generazione. Sono nato nel 1973 e sono uno di quelli che l'aveva capito da subito che faceva parte d'una generazione di gente fottuta in partenza. Voglio correre un'ora, un'ora e mezza al giorno (compreso il riscaldamento, ovviamente), ma non ce la faccio perché ogni volta che mi viene voglia di cominciare, arriva immediatamente la domanda meccanica successiva: come faccio a smettere?
Infatti non avrebbe senso indossare le scarpe da tennis solo perché è domenica, perlustrare il circondario di una città nuova, farsi un'idea, dove andare a bere una birra la sera, qual è il cinema più vicino, le discoteche, d'altronde sono nel paese dei balocchi. Sono a T. il non luogo per eccellenza. Sono nomade in questa fase della mia vita e T è il mio non luogo comune, un luogo da visitare nelle mie masturbazioni narrative; comunque è tutto inutile! Questa storia non ha un futuro, non indosserò mai le scarpe da tennis, non faro stretching, non suderò di domenica, per il semplice motivo che comunque, domani sarà lunedì ... e si ricomincia. Quindi sarò talmente stanco che non avrò voglia di andare a correre.
La vocina aveva ripreso a parlare man mano che in me s'insinuava la sensazione del complotto. Ma non volevo crederci. La verità è che tutti una volta parlavamo del fatto che saremmo andati in Irlanda. L'Irlanda! Che fine ha fatto l'Irlanda? Una volta tutti volevamo passare un'estate in Irlanda. E adesso, che fine ha fatto l'Irlanda?
Ho sonno. Perchèèèè? Qualcuno mi dica il perché? Perché ho sempre sonno? Forse perché devo lavorare di notte? Vado a dormire... l'ultima sigaretta e vado!

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6 commenti:

  • Claudia Ravaioli il 20/11/2010 10:12
    Scrittura che ti trascina fino alla fine della lettura, quindi, almeno sotto questo profilo, obbiettivo raggiunto. Effetto calderone tollerabile proprio perchè abilmente contenuto in due pagine!
    I miei complimenti!
  • Antonio Viciani il 07/06/2010 11:48
    piaciuto, sei un pazzo. five stars
  • Alfa Alfa il 31/05/2010 21:05
    Troppo generosi... grazie a Guido per il complimento gradito... e a Laura per gli spunti di riflessione... Per Antonio: se il tuo giudizio lo leggesse il mio prof di letteratura, sarebbe orgoglioso (e perplesso)...
  • Anonimo il 31/05/2010 20:09
    Ottimo. E sopratutto originale 5 stelle
  • Guido Ingenito il 31/05/2010 13:41
    alfa alfa te lo chiedo: ma sei pazzo? componimento tra i più contorti e semplici che abbia mai letto su questo sito. Per cui bellissimo! Un calderone incredibile che sembra scritto a 9 mani - a chiunque consiglio di leggerlo almeno un paio di volte (oltretutto è scritto bene e piacevole). Piaciuta

    Guido
  • laura cuppone il 31/05/2010 10:06
    riflessione aguzza
    nonostante la narcolessia...
    le insicurezze che leggo, le ascolto da me stessa
    nulla hanno a che fare con i "disturbi" del sonno
    delle nuove generazioni
    che hanno tempo da bruciare
    per trovarne da bruciare
    ...
    ma ognuno é il prodotto
    dell'ognuno precedente
    e ci saranno sempre
    editori che pretendono
    metafore profonde
    per svendere palpitazioni
    cercando di farti scavare la fossa
    prima del prossimo sonno...

    ..
    magari non ho scarpe adatte
    ma una passeggiatina nel parco
    se vuoi...

    non conosco T.
    ma sembra una città affascinante...

    ciao 1973...
    ciao Alfa... che bello che hai scritto.

    talpa Lau

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