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Una serata speciale

Thomas era lì che non rompeva le palle a nessuno, se ne stava tranquillo al bancone del pub. Il Gasolina, quel pub che sta sulla statale, sì sì proprio quel pub lì, frequentato più che altro da motociclisti e qualche rockers old style con la maglia degli AC/DC
Anche lui era uno di quelli. Ma la maglia degli AC/DC quella sera non se l'era messa, aveva optato per un camicia nera a maniche lunghe, jeans anche quelli neri, stretti e un paio d'anfibi.
Fatto sta che se ne stava lì al bancone con la sua media di birra cruda, se la stava gustando proprio, era dalla mattina che stava immaginando quella birra.
Era il mese di giugno faceva caldo, lui lavorava in un magazzino di una di un fabbrica tessile, aveva passato tutta la giornata sul muletto a scaricare bancali di filato dai camion sotto il sole cocente. Il suo capo continuava a urlare come uno sclerotico sotto cocaina e l'unica cosa che aveva impedito a Thomas di farlo fuori era il pensiero che alla sera si sarebbe gustato la birra fresca. Immaginava la sensazione dissetante e quel gusto leggermente amarognolo, quella sensazione di rilassatezza che solo una birra fresca dopo un' intera giornata di merdoso lavoro riusciva a darti.
Certo avesse avuto una ragazza sarebbero state altre le cose da fare per rilassarsi, ma i tempi in cui aveva la donna, i tempi in cui al posto della birra c'erano i pompini sotto una doccia fresca, erano lontani.
Thomas era solo da dieci anni.
Di solito se ne stava a casa a guardarsi i film che accumulava per via del downloading acuto che faceva da mesi, da quando finalmente era riuscito a mettersi Internet in casa.
Un bel film d'azione e un paio di filmati su you porn e la sua esistenza si trascinava senza intoppi da un giorno all'altro.
Quella sera però aveva avuto lo slancio di uscire, sarà per la bella stagione che ormai era esplosa e poi gli era venuta quella voglia di birra la mattina e vi assicuro non era più riuscito a togliersela fino alla sera.
Dicevamo che appunto era li al bancone e non rompeva le palle a nessuno, dalle casse dello stereo del pub si susseguivano senza sosta canzoni rock e metal anni 80: Iron Maiden, Metallica, Judas Priest, Alice Cooper ecc. Thomas le conosceva quasi tutte. Era proprio rilassato, ascoltava le sue canzoni preferite e si gustava quella birra ghiacciata che ormai era alla fine.
Non aveva voglia di andare già a casa, stava bene lì e allora decise di fare un secondo giro. Lo stereo continuava a buttare fuori musica, Thomas cominciava ad avere un leggero sorrisino sulla faccia, l'alcool stava facendo il suo effetto, il mondo aveva un suono più ovattato, un'aria più rassicurante. Fu alla fine della seconda birra che Thomas notò la tipa che stava dall'altro lato del bancone, anche lei da sola, davanti a un bicchiere di qualcosa di forte, con l'aria un po' triste e dentro un vestito leggermente provocante. Thomas la guardava, quella tipa gli piaceva. Un quarto d'ora buono di seghe mentali senza controllo e poi finalmente si decise. Tentò il classico approccio del "<ciao come stai, che fa una tipa come te da sola?>" e lei: < Aspettavo che mi offrissi da bere>. Lui sorrise in maniera sincera, ordinò un altro giro, poi un altro e un altro ancora. I due ridevano e si raccontavano cose poco interessanti, ma andava bene così. Si guardavano negli occhi brilli per via dell'alcool e lei gli mise la mano sulla patta dei jeans, dicendo <dai andiamo a casa tua>. Thomas sorrise, pensò: <finalmente dopo dieci anni, avrò una donna di nuovo, sapevo che questa sera era la serata buona, è giusto che anche un uomo come me ogni tanto abbia i suoi 10 minuti di gloria>.

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6 commenti:

  • laura cuppone il 02/06/2010 17:34
    hey... scusate... io li ascolto tutt'e due... i generi, dico...
    i depeche li ho anche visti...
    ma adoro anche il metal... eccome!!!
    naturalmente con le sue varianti...
    e Thomas.. mi era simpatico!

    ciao a entrambi...(una birra fresca non ha generi.. si beve volentieri sempre)
    Lau
  • antonio monteleone il 02/06/2010 17:28
    laura la tua interpretazione è corretta!!
    Nunzio i Depeche mode sono la mia band preferita
    quelli che ho menzionato li ascolta Thomas hehehehe
  • Anonimo il 02/06/2010 17:26
    È un racconto che mischia solitudine, dolcezza, ironia. Il doppio finale lascia supporre quello che il lettore vuole supporre. Bello! Una nota di colore. Gli anni 80 erano i miei anni, però avevo, ed ho gusti musicali leggermente diversi da quelli citati da te. Io ascoltavo Depeche Mode, Simple Minds, Talking Heads, B 52. Scusa per la divagazione.
    Ciao Antonio.
  • laura cuppone il 02/06/2010 17:21
    e che serata Anto!
    mamma mia...
    mi piace pensare al mistero e la fantasia... che la "tipa" sia.. insomma, la nera signora?
    un leggero velo di tristezza..
    dai l'idea sia nella stesura che nel linguaggio, sempre in tutti i tuoi scritti! e poi hanno emozione dentro...
    si, questo é anche dolce.

    ciao
    Lau
  • antonio monteleone il 02/06/2010 15:52
    voleva essere un racconto che mischiava solitudine, dolcezza, ironia, ... quello che trovi non è sempre quello che cerchi... o soprattutto chi cerchi ehehehehe
  • Guido Ingenito il 02/06/2010 15:44
    finalmente dopo due giorni di riposo nuovi racconti da leggere, e con piacere il primo è il tuo. Ti stai confermando Antonio, i tuoi finali suscitano più di una reazione. Scrivi bene e questo racconto è scritto con più dolcezza rispetto gli altri. Il finale dopo il finale è molto carino, adoro i loop. piaciuta!

    Guido

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