Ventidue ore terrestri.
Questo il tempo che mi resta per sciogliere le criocelle, liberare le quadriforme e far saltare in aria la fortezza di Neflon.
Ventidue ore e sono in viaggio da 8 flutti, un tempo che gli umani chiamerebbero secoli, un tempo scontato per noi, un tempo dell'attimo cosmico.
Mi muovo lento in questa atmosfera. Le prove biovirtuali non sono riuscite a rendere l'idea di quanto l'ossigeno pesi sul mio scheletro.
Sembro umano. Una piattaforma liscia e riflettente che chiamano specchio mi mostra le fattezze che ho scelto per questo viaggio.
Studiare la terra è stato facile, un transfert psico-dinamico che ho appreso osservando 20 flutti di questo strano genere di forma vitale.
É stato durante uno dei miei viaggi che ho... conosciuto ciò che ora cerco disperatamente.
Neflon ha proibito quella sensazione, come ha reso innocui i protettori indaco della quadriforme, congelandoli in micro celle d'azoto.
Le quadriforme...
Quelle creature...
Ho sentito quei versi durante il flutto 18.
La materia di cui son fatto si è scomposta e ricomposta in una danza linfatica senza eguali...
Le quadriforme riuscivano a fare qualcosa che gli umani chiamano "musica" col suono dell'orifizio centrale...
Hanno cantato.
Non posso dimenticare quali conseguenze ha avuto anche nel mio tempo, questa tonoparte. Gli umani la chiamano Emozione...
Io ne fui schiavo.
Sono scappato solo
Disobbedendo all'ordine deliberante, ho rubato una nave, i neuro combustibili e sono partito.
Non basteranno per tornare indietro. Lo so, io morirò qui.
Non possono uccidermi le armi terrestri, né quest'atmosfera seppure pesante.
Le quadriforme si. Se solo sentissi ancora il canto morirei.
Ed è per questo che sono venuto.
Per questo ho solo ventidue ore...
Ho scelto le fattezze giuste per questo viaggio ed ora sorrido mentre guardo dritto in faccia il distruttore, l'imperatore di Neflon di fronte a me, nella piattaforma liscia e riflettente che chiamano specchio.