" ti-ti-ti", un messaggio al cellulare...
L'emozione che Piero non aveva trovato all'interno del pub gli piombò fra capo e collo avviandosi alla propria autovettura... Arrivava da un numero non abbinato a nessun nome della sua rubrica, ma che conosceva bene ugualmente, era l'Erika che riappariva dal nulla;
tante volte nelle sere dove la solitudine regnava sovrana aveva sperato che arrivasse quel messaggio e tanti invece ne aveva scritti lui e poi cancellati, ma adesso proprio non se l'aspettava...
"Ciao Piero, come va? Nell'ultimo periodo ti penso spesso, mi piacerebbe incontrarci una sera, cosa ne dici, ne hai voglia?"
Dal momento in cui finì di leggere il messaggio a quando riacquistò il lume della ragione passarono alcuni secondi in cui il suo corpo si era mosso autonomamente dal cervello, infatti si ritrovò seduto in macchina con la radio accesa senza ricordarsi nemmeno di avere aperto lo sportello e il caso volle che mentre tornava in sé, la musica di sottofondo era una canzone dei Timoria che descriveva a puntino il suo stato d'animo:
"... felicità suprema - seduto ad ascoltare - il cuore mio che batte - il cuore mio che batte"...
Ora però bisognava rispondere, non avrebbe mai pensato che sarebbe stato difficile ed invece... cosa scrivere?...
Sicuramente la risposta sarebbe stata affermativa, ma sarebbe stata una risposta dove trapelava tutta la sua voglia di rivederla e quindi mostrarsi debole? o una risposta fuggiasca e quasi snob da far credere che da quando si erano lasciati non ci aveva neanche più pensato a lei? Il monologo interiore durò alcuni minuti, con varie sfaccettature, ma il succo del pensiero era sempre lo stesso... poi un lampo di genio... visto che il conscio non sapeva decidersi, lasciar fare all'inconscio:
rimedio alcolico! e si r'infilò nel pub...
-"cosa ti sei scordato sta volta?"
-"niente niente Gina, fammi il drink più alcolico che hai!"
Al ché la Gina raccolta nelle sue bracciotte sul bancone e senza muovere il corpo di un micro millimetro alzò un sopracciglio beffarda, roteò gli occhi verso il flacone di plastica dello spirito rosa(quello per disinfettare)alludendo:
"questo può bastare?"
e Piero apprezzando l'ironia...
- "non esagerare dai!"
- "in questo momento Piero non ho fantasia"
- "dai, va bene qualsiasi cosa, basta che mi vada subito alla
testa"
- "mi ricordo che una volta ho bevuto una vodka alla pesca calda
e mi fece subito passare allo stato di ebbrezza, vuoi provare?"
- "e vada per la vodka calda..."
Il liquido trasparente fece il suo dovere e l'effetto fu che Piero si rese conto che i pensieri di prima erano solo paranoie assurde e rispose di tutto cuore:
"Ciao Erika! certo che una sera mi farebbe piacere vederci!, quando vuoi io ci sono"
e così con l'animo alleggerito dal peso della monotonia degli ultimi giorni e anche un po' dall'alcol si diresse verso casa...
Era proprio una serata fortunata per Piero infatti nel tragitto dal pub a casa sua la pattuglia dei carabinieri non sciolinò la paletta intimando l'alt, ma il rischio corso, il ritiro della patente e vari anni di analisi del sangue, lo fece tornare sobrio in un batter d'occhio.