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Un giorno vedrai
Era una bellissima giornata d'estate; il lago era riscaldato dal sole che risplendeva e i fiori colorati sul prato profumavano che era una meraviglia, ma lei camminando da sola pensava alla sua triste vita noiosa.
Era una ragazza di diciotto anni di nome FIORDILUNA, viveva in una casa vicino al parco e così portava spesso la sua cagnolina lì a passeggiare, le voleva molto bene ed era l'unica che l'ascoltava piangere con dispiacere, ma purtroppo era un cane e i cani non parlano. Fiordiluna desiderava tanto sentire i suoi pensieri quando lei la guardava con gli occhi teneri e profondi. In quel momento sentì che stava arrivando un temporale, così corse subito a casa per non bagnarsi. A casa si annoiava, aiutò la sua mamma e finalmente il temporale finì, terminarono anche i lavori e visto che c'era il sole, decisero di partire: Fiordiluna, i suoi fratelli e i suoi genitori andarono al mare e iniziarono così le vacanze.
Al mare Fiordiluna si divertiva a fare il bagno, l'acqua era limpida, azzurra e fresca, all'improvviso vide un pesciolino, si avvicinò, ma lui non scappò. Gli disse: " vorresti esplorare il mare con me e conoscere una sirenetta?" Fiordiluna accettò, così andarono sott'acqua e iniziarono l'avventura.
"Che bello stare in fondo al mare!"Vide tanti tipi di pesci che gli sorrisero dolcemente e finalmente arrivarono al castello reale, lì poté conoscere una graziosa sirenetta che aveva una voce meravigliosa, vide lo spettacolo e la sentì cantare. Poi però dovette risalire alla superficie perché la sua mamma, preoccupata, la stava cercando e vedendola si calmò; Fiordiluna salutò il simpatico pesciolino ringraziandolo.
Ad un certo punto vide una barca con un uomo che, con la mano, le faceva segno di raggiungerlo, così si avvicinò e una luce abbagliante le fece chiudere gli occhi, quando li riaprì, vide davanti a sé proprio lui, il suo migliore amico GESU'. Solo lei lo poteva vedere e rimase molto sorpresa, perché era da tanto che desiderava incontrarlo e i suoi occhi brillavano di gioia.
Fiordiluna salì sulla barca tanto contenta perché era vicino a Gesù e non aveva mai navigato; sentiva nell'immensità del mare quella dolce arietta fresca, il sole rovente le scaldava il cuore e acqua di mare limpida e trasparente ondeggiava sotto i brillanti occhi. Appena li alzò vide un'isola deserta. Subito scesero dalla barca e andarono sulla spiaggia. Era l'isola NATURALE, si chiamava così perché la natura rilevava la sua importanza. La spiaggia, infatti, aveva palme e altre piante tropicali, c'era una stupenda musica di sottofondo che era il leggiadro canto degli uccelli mentre volavano e cinguettavano nel cielo il sole risplendeva e l'acqua di mare brillava come il sorriso di Fiordiluna tanto contenta di essere in quel posto magnifico. Ringraziò Gesù che le aveva regalato tanta gioia portandola lì. Iniziò poi l'avventura, s'incamminarono per attraversare l'isola in mezzo alle mille piante. Fiordiluna era tranquilla, non aveva paura perché aveva accanto Gesù che la proteggeva, camminò con lei e poi le disse: "Devi andare avanti da sola, devi costruire la tua vita da sola". Un po' preoccupata gli disse di sì e Gesù scomparve. Continuando a camminare si trovò in mezzo a uccellini, scoiattoli, scimmie, cerbiatti e altri animali dolci che si divertivano con lei; era diventata la principessa della natura.
Nel cammino incontrò una tigre e si spaventò, ma la tigre era incantata dalla sua preziosa bellezza ed era buona come un micino. Si abbassò e fece salire Fiodiluna. Che emozione provò a cavalcare una tigre con quella stupenda pelliccia! Poi volò nel cielo immenso con un'aquila reale che la portò al ruscello vicino ad un incantevole cigno bianco.
Intorno a lei viveva la felicità, una fantastica musica si sentiva nell'aria e penetrava nel suo cuore, una leggera brezza marina le scompigliava i capelli; presa dalla stanchezza corse al mare, si tuffò e dopo una nuotata rilassante riprese il viaggio finché passo dopo passo, arrivò il tramonto e lei cominciò a preoccuparsi perché non sapeva dove trascorrere la notte. Ormai era buio e incominciava ad aver paura, anche se c'era la piccola luce delle lucciole.
Dopo un po' incontrò la famiglia delle illusioni: erano piccoli folletti con occhi grandi e capelli di tutti i colori, si accorsero che era spaventata e fecero amicizia, Fiordiluna li trovò simpatici e carini. Dissero: "Chiudi gli occhi e immagina cosa vorresti". Lei immaginò un lettino in una casetta e aprendo gli occhi vide proprio quello. Era tanto felice, ma anche molto stanca, Così ringraziandoli si addormentò.
Passò una notte tranquilla, senza accorgersi della tempesta e all'alba un raggio di sole entrò dalla finestra della casetta svegliandola. Mangiò qualcosa, andò al ruscello a bere e continuò il suo cammino per visitare l'isola.
Ad un certo punto vide lontano qualcosa, si avvicinò e scoprì che era un piccolo villaggio, ma sembrava deserto. Fiordiluna non sapeva che era il villaggio delle canzoni, dove c'erano i canterini: piccole creature che adoravano la musica e cantavano spesso canzoni allegre e dolci. Seduto sopra un sasso, c'era DO, il capo del villaggio, che riposava e che conoscendo Fiordiluna, le spiegò il motivo di tutto quel silenzio. Infatti, sull'isola era arrivato un enorme drago verde che volava e sputava fuoco. Questo drago era abituato a dormire vicino al villaggio e mentre riposava, non voleva essere disturbato. Così i canterini non potevano ne suonare ne cantare, ma stare nel silenzio più profondo perché erano così piccoli e avevano tanta paura di quel drago.
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