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Un giorno vedrai (seconda parte)
A Fiordiluna piacevano tanto le canzoni così decise di aiutarli, anche se aveva paura pure lei. Lo disse subito a DO e lui ne fu contento. Poi Presentò i suoi amici a Fiordiluna: c'era RE anche lui quasi capo, infatti, DO e RE erano i più bassi e i più saggi. C'erano MI e FA la coppietta: MI una dolce ragazza e FA un bravo uomo.
SOL un gran simpaticone, LA un'alta signora e infine SI il più piccolo e il più tenero bimbo. (Però non avevano sembianze umane, erano tutte note musicali. Poco visibili, ma che si sentivano vibrare. Esempio Do nota bassa e LA nota alta). Fiordiluna li trovava davvero simpatici, ma poi le venne in mente il drago: si avvicinò insieme a DO per vederlo e si spaventò per l'aspetto orribile che aveva. Meno male che dormiva come un ghiro! "Da sola non ce la farò, devo cercare aiuto" pensò Fiordiluna. In quel mentre una noce cadde dall'albero e subito lo scoiattolo scese a prenderla l'albero si trasformò in persona umana e Fiordiluna rimase a bocca aperta. I canterini appena la videro furono felici e la presentarono a Fiordiluna. "Lei è la fata AMORINA che vive nel mondo della fantasia, ma quando qualcuno ha bisogno di aiuto arriva con amore da un albero, da un fiore o da qualsiasi cosa della natura".
Questa fatina era molto saggia anche se giovane, simpatica, bella e brava. Era vestita da petali di fiori rosa, in testa aveva una corona di perle di conchiglie e aveva scarpette di foglie verdi. Fiordiluna l'ammirava molto. Però affermò che non poteva aiutarli e spiegò perché: " solo una canzone nata dal vero amore può calmare il drago, la mia magia purtroppo non può far niente".
Pensando e ripensando, andarono alla spiaggia e là sulla sabbia passarono il tempo senza idee. Arrivò sera e Fiordiluna non sapeva dove poter dormire, così chiese aiuto ai canterini, che la portarono alla grotta lì vicino.
Fiordiluna aveva un po' paura, ma prese un lumino ed entrò trovando subito un giaciglio; appoggiò delle foglie rassettando un bel letto. Salutò i canterini e si sdraiò addormentandosi dolcemente. I canterini coprirono l'entrata della grotta con una roccia per proteggerla dal pericolo e silenziosamente tornarono al villaggio.
Dopo un po' di tempo, a notte fonda, si sentirono dei rumori. Fiordiluna si svegliò spaventata: " chi sarà?". Curiosa e impaurita cercò di esplorare la grotta, vide un po' di luce, si avvicinò e trovo un bellissimo ragazzo.
Vide subito che era ferito a una gamba e che cercava di medicarsi; lui le chiese il nome e lei non esitò a rispondere e a chiedere il suo che era Eric. Le raccontò che la sua nave, era affondata per colpa di quella minacciosa tempesta e che l'unico a salvarsi era stato lui, gli altri non ce l'hanno fatta il mare li ha catturati. Era riuscito ad arrivare su quest'isola all'alba, ma appena arrivato sulla spiaggia un leone lo aveva graffiato e se non avesse raggiunto la grotta, lo avrebbe mangiato.
Fiordiluna si stupì perché a lei non aveva fatto nulla la tigre, ma non disse nulla. Era un ragazzo simpatico, dolce e anche se lo conosceva, appena, a Fiordiluna piaceva già. Lei gli raccontò invece che era stata portata lì da Gesù. Anche a Eric era simpatica e non riuscì a resistere le disse subito che era davvero una brava ragazza. La notte la passarono svegli a parlare in compagnia, poi al mattino Fiordiluna andò dalla fata Amorina e lei muovendo la bacchetta e dicendo: " PIC/PAC ZIC/ZAC" fece sparire il dolore alla gamba di Eric che riuscì a camminare ancora senza fatica.
Passava il tempo e Fiordiluna ed Eric si divertivano conoscendosi sempre di più. Insieme facevano corse sulla spiaggia, tuffi in acqua e lunghe nuotate. Finché una notte, passeggiando mano nella mano in riva al mare, sotto un cielo stellato, mentre la luna si rispecchiava nell'acqua. Sentivano il cuore che batteva forte perché erano vicini, Eric sentiva il fiore sbocciare nel suo cuore mentre i sentimenti accarezzavano i petali. Quest'amore non poteva più essere chiuso nella trappola, doveva volare come una farfalla intorno a Fiordiluna, ma per farlo doveva soffiare fuori dal cuore come un vento. Così fermandosi, guardò intensamente i suoi occhi splendenti e le dichiarò il suo amore dicendole: "TI AMO". L'emozione che provò Fiordiluna fu così forte che la sentì pure il cielo facendo cadere una cascata di stelle in mare e mentre cadevano Eric senza esitare, si avvicinò e la baciò. Fu un bacio lungo e pieno d'amore, Fiordiluna sentì in cuore tanta felicità e appena si staccò dalle sue morbide labbra sorridendo, timidamente gli disse: "ANCH'IO TI VOGLIO TANTO BENE".
Il cuore batteva sempre più forte e i suoi occhi stracolmi di lacrime di gioia brillavano, finalmente aveva trovato l'amore che da tanto tempo aspettava. Eric disse: " sei bellissima ". L'abbraccio e le sfiorò ancora le labbra. Poi prendendole la mano si mise a correre lungo la riva, Fiordiluna lo seguì e i suoi lunghi capelli erano accarezzati dal vento. Qualcosa mancava in questa notte incantevolmente romantica, era la musica di sottofondo, quella dei canterini, ma il drago non voleva disturbi. Loro si divertirono ugualmente e raccogliendo conchiglie Eric fece una bella collana che Fiordiluna mise subito al collo.
La notte passò piacevolmente e un nuovo amore era nato da due cuori pieni di speranza. Seduti sulla sabbia, ammiravano l'alba sul mare, il sole che sorge e una cosa stupenda, è come la vita che nasce. La luce lentamente arrivò e anche i canterini si svegliarono e arrivarono alla spiaggia per vedere Fiordiluna ed Eric.
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