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Radio Monacensis
Per anni una delle mie abitudini più ferree è stata la musica di sottofondo ogni qualvolta prendevo posto davanti la tastiera del computer. Ho scritto romanzi e racconti spesso iniziati con poca convinzione e, poi, portati a termine con soddisfazione grazie alla musica che mi teneva compagnia e, qualche volta, che mi spronava. Mi bastava inserire nell'apposito lettore un CD e il gioco era fatto.
Intanto, quando parlo di musica non mi riferisco a quella in generale poiché sono di gusti ben precisi e poco restio a cambiarli. Pertanto possedevo, e possiedo ancora, pochi CD e tra questi sceglievo quello che di volta in volta decidevo di ascoltare.
La mia piccola ma buona collezione si compone di una dozzina di CD dei quali solo uno è italiano, la Premiata Forneria Marconi, tutti gli altri appartengono al genere rock storico e sono: i Pink Floyd, i Led Zeppelin, i Deep Purple, i Genesis, i Jethro Tull, gli U2, e la mitica e indimenticabile Janis Joplin.
Ma su tutti in particolare i Dire Straits, due CD con i miei brani preferiti in assoluto: Walk of life, Calling Elvis, Twistin by the pool, Tunnel of love e per finire Private Investigations. Devo però confessare che di tutti questi CD e i loro brani non sono mai riuscito a imparare i titoli, figuriamoci poi a ricordarmeli, so quali sono e conosco la loro posizione dal numero che precede il brano sull'elenco.
A questi vanno aggiunti, con una buona dose di masochismo musicale tre CD speciali di purissimo blues che sono Howlin' Wolf, Big Bill Broozny e Robert Johnson la cui particolarità è questa: estrapolati da qualsiasi altro contesto musicale sono di una lagna interminabile ma se si cerca una concentrazione assoluta allora non vi è di meglio. Il loro ritmo monotono riesce a ipnotizzare l'ascoltatore agevolando il viaggio della mente verso lidi inarrivabili e, soprattutto, verso mete inaccessibili.
Ecco, armato di queste armi non tradizionali per anni sono riuscito a estraniarmi dai rumori casalinghi e a creare opere per me soddisfacenti. Tutto questo fino a inizio aprile quando, bersagliato dalle continue lamentele dei miei figli mi sono parzialmente arreso.
Erano giorni che li sentivo brontolare su. "dai papà, hai rotto con questa musica, sempre la stessa, cerca di cambiare" e stavano diventando sempre più deboli le mie proteste su: "che c'è che non va? Se vi disturba tanto non ascoltatela".
Bella pretesa la mia, non certo da genitore modello. Il mio egoismo era totale e assoluto.
Alla fine mi sono deciso a fare qualcosa di diverso. Navigando in internet ho trovato il sito Windows Media Guide Radio Internet dove venivano elencate un migliaio di emittenti radiofoniche di ogni genere. Qui qualcosa troverò, mi sono detto, e senza indugio mi sono tuffato alla ricerca di una radio per me interessante. La fortuna ha voluto che iniziassi con la categoria di radio internazionali e, in seconda o terza pagina non ricordo bene, mi sono imbattuto in una emittente dal nome piuttosto curioso e intrigante "radio monacensis".
Ho pensato subito ad una emittente di musica religiosa in lingua tedesca e, più che altro per curiosità, mi ci sono sintonizzato. La prima sorpresa è stata di ascoltare la registrazione dal vivo di un complesso rock, la musica mi pareva familiare ma non sono riuscito a individuare il gruppo degli artisti.
Ho lasciato che si esaurisse l'intero repertorio mentre mi ero già messo a battere qualche pagina di un lungo racconto a cui stavo rimuginando da oltre una settimana. Appena finito il concerto, tra gli applausi registrati, vi è stato uno stacchetto pubblicitario in cui, con una voce appuntita e cadenzata come solo i tedeschi sanno fare, lo speaker mi ha informato che stavo ascoltando radio "monazensis". Ecco, è stata proprio questa la pronuncia esatta con la quale ha chiamato l'emittente. Pochi secondi dopo è iniziato un altro brano musicale.
Sono bastate le prime note per catturare la mia attenzione, perbacco, conoscevo fin troppo bene la canzone, una delle mie preferite di fine anni settanta, eccezionalmente italianissima, tant'è che mi aspettavo di sentire la rauca voce del cantante e, invece, mi arrivano alle orecchie le germaniche parole di "Nicht von der art und weise von du..."
Elettrizzante, semplicemente elettrizzante. Era l'inizio, in tedesco, di "piccola e fragile" di Drupi. Anche la voce sembrava quella di Drupi, ma non lo era. Era quella di un cantante tedesco dalla tonalità simile a quella di Drupi. Comunque a ipnotizzarmi per tutta la durata della canzone è stato proprio quel tono rude e aspro della voce del cantante.
La canzone mi aveva tuffato prepotentemente all'indietro di oltre trenta anni esattamente all'inverno del 1977, quando Drupi l'aveva lanciata ed io, (con Lei), l'avevo ascoltata per la prima volta abbracciati
teneramente in un angolino intimo sotto le mura del castello di Montepiano. Sebbene all'epoca non fossi certo un ragazzino alle prime armi quei giorni trascorsi con Lei sono rimasti tra i ricordi più belli e indimenticabili del mio passato. Parlo per me ovviamente, non oso interpretare i Suoi sentimenti anche perché, dopo quel fine anno, la vita ci ha separati e non l'ho più rivista.
Tornando a "Radio Monazensis", da quel giorno è rimasta la mia emittente preferita, anche in questo momento la sto ascoltando, e la musica che trasmette, quasi assolutamente non stop, varia dalla pop al rock, dalla celtica al country, dalla lied tedesca alla religiosa (ma solo sporadicamente).
Sebbene non mi sia più capitato di ascoltare "piccola e fragile", e in nessuna altra lingua, non riesco più a staccarmene ed anche i miei ragazzi hanno smesso di bofonchiare, poiché essa non è affatto monotona.
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0 recensioni:
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Anonimo il 08/10/2014 12:37
Urka Michele, me l'ero perso... stessissimi gusti musicali... io ne ho anche altri ma tutti quelli che hai elencato sono miti per me. Io li ascolto perfino mentre nuoto...è fantastico. Mio figlio e la sua donna mi hanno regalato un mp3 impermeabile, da mettere sotto la cuffia... giuro, è una goduria. faccio tre chilometri e non me ne accoirgo... chissà dove sei ora, sei scomparso!!!... holahola.
- Pare che Manzoni mentre scriveva il Cinque Maggio obbligasse la moglie a suonare il piano ininterrottamente per giorni, qualsiasi cosa, purché non smettesse di suonare.
Anonimo il 09/11/2011 20:09
... quando bastano le note di una canzone per far riaffiorare immagini solo nascoste nell'anima! Racconto vero e... della lunghezza che piace a me. Grazie!
- 1 - Giovannona coscialunga
2 - La dottoressa della leva molitare
3 - Susanna tutta panna
4 - La colonnella
5 - Grazie zia
6 - Pierino la peste
Per le fattezze si va a intuito o spedisco foto a mezzo busto?
- Lau, il mio regno per space oddity in italiano.
ok, torno in topic. Michele, se mi regali una sexilogia ti faccio una statua al valore in piazza Duomo. Giuro.
complimenti a tutti per i gusti musicali
Ash sta prendendo appunti
Guido
Anonimo il 21/06/2010 17:10
Ciao Michele, eccomi di nuovo qui. Belli i tuoi gusti musiali, coincidono quasi con i miei. Io però appartengo agli anni 80, e quindi ai gruppi chehai indicato aggiungo Simple Minds, Depeche Mode, Talkings Heads e via così. Anche i Rem non mi dispiacciono. Bellissima Così piccola... di Drupi. Bello ritornare indietro negli anni, bello il tuo racconto.
Ottimo MIchele!
Ciao.
- E non hai sentito "era bella" sempre di Drupi. Se vuoi ti mando un fazoletino.
Ciao e grazie.
Michele
- heheheheheh "così piccola e fragileeeeeeeee",
il caro buon vecchio Drupi!
in tedesco non oso immaginare... sarà una botta!
é capitato anche a me di andare a fare un giro per radio su internet, interessante si, strano..
Ma la cosa più strana che ho sentito é Space Oddity di David Bowie, cantata dallo stesso Bowie in ITALIANO!!!
... un nostro amico che vive in Germania, per l'appunto, l'ha trovato (45 GIRI!!) in una vecchia discoteca. Che figata!!!
grazie Miche per quest'altro viaggetto... ma mi fai nostalgia un pò.. però sorrido ..é bello.
Lau
- Mi sovviene un dubbio: se invece di cinque fossero sei come si direbbe, sexilogia?
Meditate giovani, meditate!
- beh, il mio alter ego, il buon Ash, e Sam, della cara Lau, non vedono l'ora di leggere i prossimi due capitoli della tua pentalogia (forse si dice così )
vai Michele, quando le idee ci sono buttale fuori!
Guido
- Paola, più che simile parlava di angeli e demoni (non è un plagio, solo coincidenza) la trama è assolutamente diversa, molto ironica e sarcastica. Lo farò con piacere appena mi libero della saga sulla radio, non è una trilogia ma una quintologia (si può dire?).
Questo succede quando per la testa si hanno troppe idee che, come saggiamente dici tu, vanno conciliate con i rumors casalinghi.
Grazie per il gentile commento.
Ciao.
Michele
- Funziona anche con me, a seconda della musica che c'è di sottofondo nasce un qualcosa di diverso ispirato da essa; adesso no, non ho molto tempo scrivo nei bellissimi e rarissimi momenti silenziosi che mi concede la "casa"!!!
(P. S. Mi pubblichi quel racconto che dici simile al mio???? Grazie!!!!)
- I tre blues che cito sono degli anni "10" circa (1910 intendo). Te li sconsiglio a meno che non fai prima una passata all'Antichrist. Tra quelli e la cantilena indiana pellerosse non vi è poi molta differenza, se sei ben predisposto (cioè senza crisi depressive) sono godibilissimi. Scusami ma oggi non riesco a tenere lontana l'autoironia. Forza Italia (calcio). Ciao.
Michele
- posso definire questo racconto come chiusura di una tua piccola trilogia sulle radio
innanzitutto i tuoi figli imparino ad ascoltare il blues, genere meraviglioso di cui non conosco autori e titolo ma che ascolto molto volentieri, soprattutto quando vado alle jam session dei miei amici.
Non conosco il pezzo di Drupi su cui gira la trama, provvederò - bel racconto, narrazione di una sorpresa nella sorpresa - con piccolo spezzone finale su "Lei".
Sei sempre godibile, Michele!
Guido
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