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Angeli e demoni (ultima parte)
"Fapes, ripetimi di nuovo cosa vi siete detti, nei minimi particolari" La novità riportata da Fapes ha reso molto pensieroso Lucifero e, apparentemente incredulo, chiede per la terza volta al subordinato di raccontargli come sono andate esattamente le cose con il cherubino. Che sia preoccupato non lo da a vedere eppure non è spensierato come al solito. Fapes, quindi, racconta gli eventi non omettendo nulla anzi soffermandosi sui particolari.
"Quindi, secondo te Zophiel (è il vero nome del cherubino da tutti chiamato Zaffiro tranne che da Lucifero) non pare condividere questa cosiddetta nuova strategia?"
"Sì, da quello che ho potuto capire ha notevoli perplessità. Certo che da qui a non condividerla ce ne corre ma a me è sembrato molto scettico".
"E ti ha esplicitamente confermato che si tratta di una iniziativa di Pietro?"
"Sissignore, inoltre ha confermato che anche gli arcangeli si sono dovuti adeguare".
"È ciò che m'impensierisce, la Triade non può sottomettersi di nuovo a Pietro, dopo gli sfracelli fatti con le Crociate. Questo significherebbe che lassù si stia combattendo una guerra di potere molto pericolosa".
"Per noi Signore?"
"Non è di questo che mi preoccupo ma non vorrei che venissero scoperti i nostri infiltrati".
"Abbiamo degli infiltrati Lassù?" chiede Fapes al massimo della costernazione. Lucifero ha un moto di stizza, soprappensiero si è lasciata sfuggire una delicatissima indiscrezione. Ora che la frittata è fatta dovrà rivelare tutto a Fapes.
"Quattro plotoni, Fapes. Inizialmente erano meno di una dozzina, al tempo delle Crociate, poi sono aumentati di numero. Oggi sono più di duecento".
"Duecento? Per la miseria! Così tanti? E... dove? Come?"
"Occupano posti molto delicati. In pratica stiamo forzando la mano agli uomini".
"Credevo non ce ne fosse bisogno, deboli come sono".
"A parte qualche spontaneo scellerato la massa non è poi così malvagia. Noi, però, dobbiamo accelerare la loro dannazione".
"Perché? Voglio dire che fretta abbiamo?"
"Non avremmo avuto alcuna fretta se le cose fossero rimaste immutate nel tempo con le parti ben delineate. Il male da una parte e il bene dall'altra. L'uomo non aveva mai mostrato tanto interesse per tutto ciò che esulava dalla sua piccola sfera d'interesse poi è arrivato Lui, il Figlio, a scombussolare ogni cosa. Una nuova religione che ha soppiantata la vecchia e, non contenti, si è ramificata in diverse sette. Non bastava ecco spuntare Maometto, in diretta concorrenza, con altre forme di fede. Il male ormai si era così ampliato e modificato che la linea di separazione con il bene è diventata così sottile e indefinibile da non poterlo più valutare".
"Non capisco, gli infiltrati, Signore, cosa fanno di preciso?"
"Ah ah ah, se non riesci proprio ad accorgertene vuol dire che stanno facendo un ottimo lavoro".
"Eh sarebbe?" chiede Fapes timorosamente.
"Ti faccio un esempio, la pedofilia nella chiesa, o credi che sia tutta opera della sola malvagità umana?"
"Accidenti! Non lo avrei mai immaginato! Allora sarà per questo che Pietro vuole cambiare le regole?"
"Ecco, mi hai fatto ritornare il malumore, potevi farne a meno di nominarlo?"
"Credevo che a innervosirvi fosse solo la Triade!"
"No, quelli almeno li conosco perfettamente sebbene l'unico che realmente temo è Michele, quello che non appare mai se non al momento decisivo. Pietro, invece, è quello che mi fa andare in bestia perché nella sua superficialità è incontrollabile".
Voi temete, Signore, che possano aver scoperto gli infiltrati?"
"Non lo so, certamente qualche sospetto ce l'ho, altrimenti non capisco questo improvviso cambio di metodo. Senti, quel tipo lassù si è ripreso e intende ritornare a bere ma non ne ha per molto, come sei rimasto con Zophiel? Vi dovete rincontrare di nuovo?"
"Certamente, abbiamo quell'anima in sospeso".
"Perciò questa sera fatti trovare nei pressi del ponte e attacca bottone, oltre tutto dobbiamo pur sapere quali sono i nuovi metodi di valutazione se non vogliamo litigarci ogni momento, ti pare?"
"Sì, certamente".
"Allora va e cerca di saperne di più".
"Fapes! Spero che questa volta sia quella buona" commenta il cherubino all'apparizione del demone nei pressi del ponte. Poi, arricciando il naso in direzione dell'atteso moribondo, mormora:
"Guardalo, si sente il puzzo da lontano. Mi fa una pena!"
"Vai di fretta? O è la mia compagnia che ti disturba?"
"Certamente non mi attira"
"Possiamo sempre farci una bella chiacchierata"
"E quali argomenti possiamo avere in comune noi due?"
"Non so, ad esempio perché tutti ti chiamano Zaffiro quando il tuo vero nome è Zophel?"
"Ah, quella! È una vecchia storia"
"Ecco vedi?, non avevo ragione a dire che ne abbiamo argomenti da discutere?"
"Solo che..." Il cherubino s'interrompe perché inaspettatamente è comparso l'arcangelo Gabriele.
La sorpresa è totale, soprattutto per Fapes che, improvvisamente mostra paura temendo di essere caduto in un tranello degli angeli. Ma ogni timore personale viene fugato dalle parole che l'arcangelo rivolge ad entrambi.
"Lasciate perdere quel miserabile, c'è qualcosa di molto importante su cui discutere, tra poco verrà qui Michele, tu - dice rivolgendosi al demone in tono di malcelata sufficienza - chiama Lucifero e digli di venire qui, portasse con se chi vuole, non importa, Michele deve comunicarci un messaggio del Padre"
Lucifero, un po' per non mostrarsi inferiore agli arcangeli si è presentato da solo ed ora, con l'unica compagnia di Fapes guarda impavidamente l'arcangelo Michele. I due, dalla cacciata, s'incontrano per la prima volta. Mentre Lucifero cerca di non mostrare il suo timore l'arcangelo, piuttosto accigliato, non mostra alcun sentimento, intento com'è a trovare il modo per comunicare ai presenti il pensiero di Dio. Infine è Dio stesso a invadere la sua mente e tramite la sua voce lancia il proprio monito diretto all'umanità.
"Ascoltatemi, parlo a voi perché sono a conoscenza di tutte le vostre azioni. Infiltrati, strategie, metodi, mi sto stancando dell'intera umanità. Dopo la Creazione, per un capriccio ho creato anche l'uomo, la più inutile delle mie azioni. Gli ho dato una forma intelligente e gli ho messo a disposizione l'intero universo. "prendilo, gli ho detto, un giorno ne diventerai il dominatore". È stata la più banale delle mie affermazioni perché da subito egli ha intrapreso le strade più diverse da quelle che gli avevo tracciato. Gli ho lanciato un monito cercando di farlo ricominciare dall'inizio ma non c'è stato nulla da fare, imperterrito ha ripreso il vecchio malcostume. Ho pensato a delle correzioni donandogli il senso della fede e della religione, gli ho persino sacrificato un figlio, senza esito. La sua cocciutaggine è davvero immensa così come la sua presunzione.
Ho cercato di tracciargli una strada morale dandogli dei comandamenti da seguire, Mosè è stato novanta giorni sul monte a metabolizzarli e scriverli sulle sacre tavole, niente, è stato tutto inutile.
Ora sono stanco, non ho più voglia di sopportare il fastidioso ronzio di questi stupidi insetti perciò ecco il mio ultimatum. Mosè ha impiegato novanta giorni per tutti i comandamenti allora io concedo all'uomo novanta giorni per ognuno dei comandamenti. Trascorso tale termine se l'uomo non sarà ritornato in sé lo cancellerò per sempre dal creato distruggendo il suo pianeta. Andate e spargete la mia voce".
Un attimo dopo, tra il silenzio imbarazzante dei presenti, Michele riprende possesso del suo corpo e della sua mente. Angeli e demoni si guardano tra loro, la minaccia è davvero sconvolgente. Michele è il primo a prendere la parola.
"Dovremo fare l'impossibile per salvare l'umanità perché è il solo modo per salvare noi stessi".
"Sono d'accordo con te, senza il male e il bene noi non esisteremmo" conferma Lucifero.
Il cherubino Zophiel e il demone Fapes si guardano stravolti, forse sono gli unici che hanno appreso in pieno il senso del tempo che il Signore ha concesso, infatti, rivolgendosi a Fapes chiede:
"Novanta per dieci, sono novecento giorni. Quando scade il tempo concesso?" Fapes fa un rapido calcolo e poi afferma:
"Pressappoco alla fine del 2012".
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- Guido hai centrato perfettamente. Ti dirò di più che con tutte le interruzione che in casa mi hanno costretto a fare già è stato un successo che non abbia perso il filo durante la scrittura cosa che non è avvenuto con Marinella. avendolo scritto in meno di mezz'ora.
Grazie Guido.
- un cammino tortuoso, fino alla "sconvolgente" verità. sembrano tre racconti diversi, ognuno con un suo perchè. Invece secondo me non è così. Prendi per mano il lettore trascinandolo piano piano verso il tuoobiettivo. Una strategia molto rischiosa, ma che con me ha funzionato. Bel racconto Michele
Guido
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