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Alice ed Ettore
Dalla vetrata colorata della grande cucina entrano pertinenti raggi di sole, che si divertono a fare ghiri variopinti e danzanti sul tavolo di lavoro, infastidendo un pacco di spaghetti già aperto.
Dei pomodori maturi al punto giusto e naturale, che taciti giacciono anch'essi sullo stesso piano, non provano verso i raggi di sole nessun fastidio, abituati com'erano a giocare con loro, facendosi carezzare nell'orto del padrone.
Altri ospiti di questo tavolo di lavoro sono:
Uno spicchio d' aglio già pulito di colore giallino, ben adatto all'uopo; una bottiglietta d' olio extra vergine d' oliva, che si vantava d' esser toscana; e per finire una mangiata di foglie di basilico, fresco e profumato, appena colto, di un bel verde cupo, da far ricordare gli abissi marini.
C' è da dire che, una di queste foglie è in compagnia del proprio folletto, dalle piccole ali d' argento, due gambini a stuzzicadenti, una maglietta a zebra rossa-gialla, due piccole antenne ed una faccetta paffutella e bella dalle guance rosse e un nasino all'insù.
Questo folletto che si chiama Ettore, aveva visto nascere e crescere questa foglia di basilico, gli aveva tenuto compagnia giorno e notte, quando poi al fine era stanco su di essa felice schiacciava il suo bel pisolino.
Ettore sa che la sua foglia staccata dalla piantina madre ha i minuti contati e trema convulso nel suo corpicino.
In quel momento entra Alice, la nipotina del gran cuoco, che ben conoscete.
Oggi vuol cucinare lei, approfittando dell'assenza del nonnino, preparando un bel piatto di spaghetti al pomodoro e basilico, detto anche "Alla sciué sciué".
Quindi guarda sul tavolo di lavoro se ci sono tutti gli ingredienti e soddisfatta annuisce con la bella testolina.
Eppure non gli sfugge un particolare, apparentemente insignificante, una foglia di basilico è distaccata dalle altre, la prende in mano, ed è un po' bagnata.
Alice possiede un microscopio, un oggetto che ingrandisce, grazie a due lenti speciali, fino a mille volte e più, qualsiasi cosa si vuole osservare; lo prende quindi e sulla lastrina delicatamente ci posa la foglia e la guarda attraverso il cannoncino a doppia lente.
Vede Ettore disperato, che con i due braccini si attacca alle piccole nervature della foglia, bagnandola di lacrime.
Alice:
- Chi sei smorfioso?
Ettore (asciugandosi le lacrime):
- Sono Ettore, il folletto di questa foglia!
Alice:
- Perché piangi e tremi?
Ettore:
- E me lo chiedi?
Alice:
- Sei un po' pertinente; ma credo di aver capito! Tu non vuoi che la tua foglia finisca nel mio sugo di pomodori.
Ettore:
- Ma tu, tu chi sei? Co cos'è questo sugo? Io so solo che la mia foglia sta per morire, essendo staccata dalla piantina madre.
Alice:
- Sono Alice, la nipotina del gran cuoco, e se hai già sentito in giro pettegolezzi, ebbene si, quel cuoco brillo ma non troppo; il sugo è un intingolo che serve a condire generalmente la pasta, ma si adopera anche per la pizza. Ma questo molto probabilmente tu non lo puoi capire!
Ettore:
- E va bé, ma che c' entra la foglia mia?
Alice:
- Quando il sugo è bello e pronto, si aggiunge una mangiata di foglie di basilico, per dare un gusto particolare e gradito, e la tua è una foglia di basilico come le altre, appunto; e se continui a fare il pertinente ti giuro che ce la schiaffo davvero nel mio sugo prelibato.
Ettore:
- Scusami, facciamo la pace e lascia in pace la mia foglia.
Alice:
- E va bé, anzi ho una bella idea, e per quel che mi riguarda una foglia in meno o una in più, al gusto nulla toglie. La tua foglia la sotterro di nuovo nell'orto, anche se avrebbe dovuto avere dei semi, ma speriamo bene, magari con il tuo amore, le tue cure e il volere del Signore spunterà una nuova piantina con tante nuove foglie tutte tue. Che ne pensi?
Ettore:
- Veramente lo farai?
Alice:
- Si! Che ci perdo.
Ettore:
- Grazie amica mia diletta! E scusami ancora per la mia pertinenza.
Alice:
- Bene, bene!
Alice prende la foglia con Ettore da sotto il microscopio e la porta nell'orto, e la sotterra come ha promesso ad Ettore, il quale svolazza felice su quel mucchietto di terra appena smosso, custode geloso della sua piccola foglia.
Alice rientra nella gran cucina, si riavvicina al tavolo di lavoro fa a pezzetti i pomodori, dimenticando di metterli a bagnomaria per poi sbucciarli, ma non dimenticando di lavarli accuratamente.
In una casseruola che già si trova sull'attenti su uno dei fornelli vicini, ci mette lo spicchio d' aglio unito ad un po' di quell'olio toscano e lo lascia soffriggere a fuoco moderato per un po'; mentre in una pentola, che si trova sul fornello accanto, mette a bollire una giusta quantità d' acqua salata per gli spaghetti.
Nella casseruola ci aggiunge i pomodori a pezzettini con un po' di sale e peperoncino, e sempre a fuoco moderato lo lascia andare.
Alice non sa fare entrambe le cose in una volta, quindi finisce prima il sugo, al quale un attimo prima di spegnerlo ci aggiunge la mangiata di foglie di basilico, meno una, come ben sappiamo.
Finalmente nella pentola che brontola già da tempo, ci cala un po' di spaghetti, e li tira fuori al dente, scolandoli ben bene nell'apposito scolino. Li mette poi in un piatto fondo, ci aggiunge il sugo e su di esso qualche altra goccia di quell'olio a crudo con un po' di parmigiano grattugiato.
Li guarda, sembrano ottimi, ci infilza la forchetta e li porta alla bocca con grande golosità e li finisce in meno che non si dica. Alla fine sazia e soddisfatta poggia la sua testolina dalla chioma ricciuta e carina sul tavolo e si trova già nel bel mondo dei sogni.
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0 recensioni:
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- Le narrazioni di Don Pompeo, sempre riposanti e piacevoli, non hanno soltanto un significato simbolico, ma modificano la forma visibile delle nostre cose; sembrano quasi invogliare alla ricerca di una felicità vera, di quella propria derivante dallo spirito del mondo, spesso dimenticato sia nel suo presente che nel suo passato.
- carina riflessione sul rispetto delle "cose altrui".
Guido
- Bellissima!!!!!!!!
Grazieeeeeeee ...
ps ma da ora come faccio a fare il pesto????????
Ettore deve darmi un suggerimento!!!!!!
un abbraccio alice
- Bella fiaba davvero originale e simpatica! A lieto fine e mi ha fatto venire un languore!
- grazie per l'invito alla spaghettata...
bella e apprezzata fiaba
bravooooo
- Se ogni foglia avesse il suo folletto... se ogni uomo avesse la sua Alice...
Molto bello Don... leggo molto nelle Tue opere.. un grande rispetto per la vita... che è coscienza ovunque...
domani guarderò con occhio diverso il basilico che ho sul balcone... anche se di solito taglio solo le punte... dicendo a Ettore...(non conoscevo il Suo nome) di scendere sulle foglie più in basso... l'Alto ricrescerà... in nuove foglie...
miracolo delle piante...
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