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Serata
È da circa due ore che sto passeggiando insieme ai miei due amici Marco e Filiberto, sono stanco morto ma loro non hanno la minima intenzione di fermarsi. È sera, c'è un po' di venticello ma non fa freddo, c'è un bel clima. Stiamo camminando sul lungomare e senz'altro la vista di quelle piccole onde mi fanno sentire di meno il dolore dei piedi. Comunque c'è molta gente: vecchiette che si mangiano un gelato, comitive di ragazzi che ridono per ogni minima cosa, stranieri che cercano di vendere rose e altri in bicicletta che fanno continuamente slalom per non investire nessuno.
Marco come al solito si sta lamentando dell'Italia, non gli va mai bene niente, fa sempre discorsi di politica che fingo di ascoltare per non offenderlo. Vuole far vedere che odia l'Italia ma secondo me in realtà non ne può fare a meno.
Filiberto si sta fumando una marea di sigarette, e sinceramente mi chiedo come faccia a essere ancora vivo... si fuma minimo quattro pacchetti al giorno, per lui il tabacco è come respirare l'aria, è incredibile, deve odiare davvero parecchio i suoi polmoni.
-Oh, ci andiamo a mangiare una pizza?- propone Marco.
E meno male che odiava l'Italia, alla pizza però non rinuncia! Eheh...
Senza manco rispondere ci avviciniamo alla prima pizzeria nei dintorni. Non vedo l'ora di sedermi, rifocillarmi e riposarmi dopo questa lunga camminata. Eccoci arrivati, i miei due amici ordinano due diavole, io che non posso mangiare il piccante preferisco prendere una margherita.
Per fortuna oggi la pizzeria non è molto affollata e si percepisce molta tranquillità. Filiberto tra una sigaretta e un'altra attacca discorso: -Mia sorella fra un mese si sposa con il suo ragazzo, si trasferirà a Milano, farà dei figli, e io diventerò zio. Avrà una famiglia tutta sua mentre noi tre siamo ancora scapoli, quando ci daremo una mossa?-.
Marco risponde -E grazie che siamo scapoli! In questo paese il lavoro non c'è, come cavolo pretendi di farti una famiglia?-
A riecco che ricomincia con i suoi discorsi pessimistici, meno male che è arrivata la pizza così perlomeno si sta un po' più zitto. Che fame... finalmente si mangia!
Un tizio ha incominciato a cantare, stasera abbiamo anche la musica, cosa si può volere di più?
Suppongo sia un cantante napoletano visto che inizia con il classico "Funiculì, funiculà".
Quando c'è il ritornello tutta la gente della pizzeria batte le mani seguendo il ritmo, mi sa tanto che la tranquillità che c'era prima se ne è andata a quel paese! Eheh..
Ci stanno pure delle signore mezze ubriache che stanno a ballare ahah...
Di fronte a questa scena, urlo a Marco prendendolo in giro: -Oh chiacchierone! Va a ballare con le signore! Che magari fai colpo!-.
-Ahah beh se mi offrono qualche sigaretta ci vado a ballare io- aggiunge Filiberto.
Scoppiamo tutti e tre in una grande risata.
Il cantante prosegue con "Tu si 'na cosa grande" e "Caruso", ma prima della fine di quest'ultimo ce ne andiamo via per proseguire la nostra passeggiata.
Si è fatto abbastanza tardi, mi sa tanto che fra un po' ce ne torniamo ognuno a casa propria, anche perché ne ho le scatole piene di sorbirmi il fumo passivo di Filiberto.
Marco propone: -Oh andiamo in piazza? Ci sta la fontana, è rilassante da vedere-.
Beh... rilassante fino a un certo punto: la fontana della piazza ha delle statue di angioletti completamente nudi che fanno pipì... ogni volta che li guardo mi viene una gran voglia di andare al bagno. Comunque io e Filiberto accettiamo la proposta, al massimo se poi dopo "mi scappa" cerco di mimetizzarmi nelle statue eheh...
Ci addentriamo nei vicoletti del paese per raggiungere il nostro obiettivo, c'è pure un cagnolino che ci segue, quanto è carino, sembra un barboncino.
-Tenetemi lontano questo cane che io ho lo fobia!- dice Filiberto.
- Ma dai non fare l'imbecille Filibè! Non vedi quanto è piccolo? È più probabile che ti morda Marco che il cane!-.
Certe volte Filiberto spara cavolate pazzesche, mi sa tanto che il troppo fumo gli dà alla testa.
Eccoci arrivati nella piazza, il cane si è rotto di seguirci, ci sediamo su un muretto e osserviamo la fontana. Davvero un bel posto, si provano delle bellissime sensazioni, ci sono pure delle belle ragazze eheh... è comunque sempre una bella vista.
-Spero un giorno di avere abbastanza soldi per andarmene via dall'Italia-.
Come al solito Marco spezza i bei momenti come questo con le sue lamentele, stavolta però rispondo: -Ma che palle che sei... ma perché te ne vuoi andare? Dove li trovi posti belli come l'Italia? L'aria che si respira in questo paese secondo te la trovi da altre parti? Perché vedi solo le cose negative? Guardati attorno! Possibile che sei sempre così depresso? Trova un po' di gioia in queste piccole cose!-.
Marco abbassa il capo: -Ma che stai dicendo? Il governo fa schifo, il lavoro non si trova, stiamo tutti alla canna del gas e tu mi parli di piccole cose? Ma stai zitto un po', restaci nella tua bella Italia ma non fare la morale a me!-.
Tempo perso! Inutile, non vuole ragionare... mi dispiace perché dopotutto è pur sempre un amico, mi scoccia vederlo così, ma più di tanto non posso fare. Va bene che l'Italia ha i suoi problemi come ce li hanno tutti i paesi del mondo, ma Marco ne fa una cosa tragica ai massimi livelli!.
-Dai non litigate su! Mo mi fumo quest'ultima sigaretta poi se volete entriamo nella chiesetta della piazza, anche se Marco è un ateo bestemmiatore, però dai, osserviamo gli affreschi che sono belli-.
Di fronte all'affermazione di Filiberto, Marco sorride.
Eheh... la chiesetta della piazza è molto carina. Mo fra un po ci andiamo, mi stavo appisolando su questo muretto. Da qua c'è una bella visuale della luna: non è del tutto piena, manca uno spicchio. Meno male... non ci sono "lupi mannari" stanotte... a parte Marco ovviamente! Eheh...
Vabbe dai... possiamo entrare in chiesa che Filiberto ha finito di fumare.
Ci alziamo e entriamo. Siamo solo noi, dietro l'altare, a fianco della croce, ci sono degli affreschi molto belli: presumo che raffigurano la Madonna e qualche altro santo che mi è difficile da identificare, d'altronde sono un credente non praticante, poche volte ho visto queste figure dal vivo.
Ci sediamo per un po', Filiberto che è più religioso di me si è messo a pregare, io non ho voglia al momento, sono troppo stanco e mi fa male la testa. Marco invece osserva ogni minimo particolare, sembra sia la prima volta che entra in una chiesa, e non è così improbabile ateo convinto com'è.
-Sentite, io sono veramente distrutto, se voi siete d'accordo, adesso usciamo dalla chiesa e ce ne andiamo tutti a nanna-.
I miei due amici non hanno obiezioni.
Usciamo e torniamo di fronte alla fontana, sono veramente stanchissimo, gli occhi mi si chiudono e sbadiglio continuamente... è proprio arrivata l'ora di salutarci.
Inizia Filiberto: -Grazie della bella serata. Sono stato bene insieme a voi e alle mie sigarette. Sentite, domani notte avete voglia di pescare? Andiamo con la mia barca a largo e cerchiamo di prendere qualche pesce, così poi ci facciamo qualche soldo vendendolo al mercato, che ne dite?-.
Rispondo: -Boh, non so, sto troppo stanco per pensare a qualsiasi cosa, dai domani vediamo-.
Marco invece dice: -Per me non c'è problema. Dai ci sentiamo domani! Ciao a tutti!-
E così dopo questa lunga serata ci dividiamo, ognuno prende una strada diversa. I miei due amici sembrano strani ma in fondo sono delle brave persone.
Ho la faccia di uno "zombie" per quanto sono stanco, il fatto è che mi sono alzato pure presto, ho camminato tanto, e adesso mi fa male pure la schiena... non vedo l'ora di tornare a casa e buttarmi sul letto.
Improvvisamente sento qualche goccia sui capelli... mmh... mi sa tanto che sta per piovere.
L'acqua piovana proveniente dalle nuvole aumenta sempre di più, questa non ci voleva proprio, sto tutto bagnato, conviene correre verso casa prima che mi venga un accidente. Però mi sembra di aver letto da qualche parte che quando piove se fai movimenti veloci ti bagni di più. Credo che era una rivista scientifica, e quindi non penso dica cavolate.
Lo trovo assurdo, ma visto che non ho né la voglia né la forza di correre, cammino normalmente come se niente fosse sotto la pioggia. Ahah... che strana sensazione, alcuni signori si girano verso di me, probabilmente pensano che sono un pazzo. Però devo dire che percepisci un grande senso di libertà e benessere: è davvero bello osservare il paese mentre vieni bagnato.
In questa zona non c'è nessuno, quasi quasi improvviso un balletto sotto la pioggia... ma si! Togliamoci questo sfizio!.
Faccio tante giravolte, mentre le gocce piovane si infrangono su di me. In questo momento i miei pensieri sono tanti, chiudendo gli occhi rivivo nella mente tutti i piccoli particolari del fantastico paese dove vivo: le antiche case decrepite, il profumo del mare, il gallo del contadino che ti sveglia la mattina, il laghetto con le papere, i vecchi che imprecano in mezzo alla strada, la piazza con la sua fontana, i miei due folli amici... ahah... eh... che dire... sono felice!.
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