In una splendida giornata di sole, Giacomo che era un bravo contadino, disse a suo figlio Elio di andare a raccogliere la verdura. Elio, obbedì subito, prese il cesto e si avviò verso l'orto che si trovava dietro alla casa. Camminò sulla stradina di terra, senza calpestare nulla e cominciò ad allungare la mano, verso la prima verdura che capitava vicina, ma sentì una voce.
- Aspetta devi raccogliere prima me, perché sono il più importante e potente di tutti!
Questa era la voce bassa, da uomo burbero del peperone brontolone. Elio non fece in tempo a risponde, che intervenne la carotina timidina, con la sua leggera vocina.
- Ci sono anche io, mi vergogno, ma voglio essere la prima.
- Invece, no prima le signore.
Aggiunse la melanzana, con la sua voce da donna di classe.
Poi intervenne la zucchina sensibile, che sorrise dolcemente e gentilmente, ma disse anche lei la stessa cosa.
- È meglio che prendi prima me!
- Ma no dai, io sono più simpatica, sono sicura che mi preferiscono!
Questa era la patata simpaticona, accanto a lei c'era la fresca e verde insalata con voce melodiosa.
- Con le mie canzoni, l'estate fresca risveglierò e piacere a tutti darò!
- Lo sapete che il più importante sono io!
Questo era il pomodoro rosso e vivace, che non lasciava nessuno in pace.
- Non è giusto io sono quella più saporita. Disse la cipollina arrabbiata.
- Io sono quella più saggia e merito la precedenza. Disse la barbabietola.
- Noi siamo tanti e vinceremo! Esclamarono i fagiolini e i piselli.
Elio cominciò ad arrabbiarsi per quella discussione e alzando la voce disse: "Basta! adesso mi avete stancato, mio papà mi ha sempre detto, che noi siamo tutti uguali e questo vale anche per voi. Non importa chi raccoglierò, prima tanto devo raccogliervi tutte!"
"A parte questo vi spiego una cosa molto importante, il Signore ci ha creato e ci ha donato voi come nostro bene. Quindi significa che ci ama tutti ugualmente e lo stesso vale per voi. Non siamo uguali ne fisicamente, ne mentalmente ma abbiamo tutti un unico valore. Ognuno deve essere orgoglioso di se stesso, senza esagerare, ma la stima è importante. Voi dovete volervi bene come fratelli e sorelle e non invidiarvi, perché l'invidia è quel emozione che distrugge l'amore. Nessuno è meglio e nessuno è peggio! Siete tutte molto importanti!"
Le verdure capirono, si sorrisero a vicenda e ringraziarono il piccolo Elio della lezione di vita, che gli aveva fatto imparare. Così non litigarono mai più e lui, senza pensarci, le prese a caso e le infilò tutte nel cestino. Loro cantavano, scherzavano, erano silenziose e ridevano, ma nessuno le sentiva, solo lui sentiva la loro felicità, perché erano insieme con un amore fraterno nato tra di loro.
Prima di entrare in casa Elio sentì un soffio di vento che gli sussurrò: "Bravo sei un angelo!" Guardò il cielo azzurro e sorrise alla luce della vita!