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Il risveglio della tenerezza (terza parte)
All'alba quando spiragli di sole entravano nella stanza, Catherine si svegliò e si accorse che Daniel si era già svegliato. Dopo aver fatto colazione ed essersi vestita con l'aiuto delle cameriere, decise di andare a fare un giro a cavallo. Passò vicino alla sala reale, dove c'era Daniel alla scrivania, voleva salutarlo, ma non la vide così lasciò perdere.
Andò alla stalla e salendo su Oscar raggiunse il bosco, voleva ritrovare il piccolo Tenerì, lo desiderava tanto, ma non sapeva dove cercarlo. Si fermò vicino al cespuglio, dove lo aveva visto il giorno prima, ma non c'era nessuno, così un po'delusa continuò a cavalcare lentamente. Osservava attentamente tutto finché, mentre si disperse nei pensieri, comparve all'improvviso, saltando fuori da un cespuglio.
- Tenerì, finalmente ti ho ritrovato, ti ho cercato tanto!
- Anch'io ti aspettavo!
- Come stai piccolo?
- Bene cara amica. Vuoi venire con me che ti presento i miei fratellini?
- Certo!
Lei era già scesa da cavallo, gli prese la manina e si avviarono insieme a Oscar, che li seguiva tranquillamente.
- Ora andiamo vicino al torrente, dove c'è un'aiuola a forma di cuore con dell'erba speciale, fresca e naturale che dà solo benessere.
- Va bene! Disse lei, che sapeva di non averla mai vista, nonostante si era avvicinata al torrente.
Raggiunto il posto, si sedettero sull'aiuola delicatamente, era un grande cuore morbido e rilassante.
- Forza ragazzi, venite anche voi! Esclamò Tenerì. Così all'improvviso, Catherine vide correre e saltare tanti folletti con vestiti colorati, come il suo amico e raggiungerli sull'aiuola. Sorrise dolcemente a tutti e lui li presentò. Questi sono i miei fratellini e come me sentono particolari emozioni come gioia, tristezza, rabbia, fiducia paura e tante altre.
- Siete davvero bravi e simpatici!
Erano tutti attorno a lei e cominciarono a farle mille domande come bimbi curiosi, ma lei non rivelò il suo problema, cercò di rispondere loro serenamente che era l'emozione che le trasmettevano in quel momento. Catherine adorava i bimbi e per lei era un vero piacere stare con loro, provava una gioia immensa. Quando scese il tramonto, però salutò tutti i folletti e tornò al castello.
La notte si svegliò d'improvviso, per un brutto sogno e cominciò a sentire ancora quegli strani rumori, le facevano paura, ma voleva scoprire cosa succedeva. A piedi nudi e a passo di gattina, senza far sentire nulla, uscì dalla stanza. Si avvicinò alle scale, perché aveva già scoperto che i rumori provenivano da lì, lentamente scese nei sotterranei e il brusio si faceva più intenso, quanto la tensione che provava. Sceso l'ultimo gradino sentì un sogghigno e si avvicinò alla porta, cercando di non farsi scoprire. Diede una leggera sbirciata togliendosi subito, per paura di essere scoperta e vide tanto fumo nero che saliva. Un libro infuocato, ma che non bruciava, di magia nera e una donna anche lei vestita di nero che vide di spalle, ma capì subito che era sua zia Ellen. Spaventata, si allontanò subito, senza fare rumore, per raggiungere la sua stanza facendo finta di non aver visto nulla. Prima che si allontanasse, riuscì a sentire la sua voce maligna che parlando da sola ad alta voce disse:
- Riuscirò ad avere tutto il potere, ormai sono divisi per sempre!
Sconvolta e confusa, Catherine raggiunse il letto cercando di riaddormentarsi, ma dopo quello che aveva visto e sentito era molto agitata. Decise di non dire nulla a Daniel, perché lui non l'avrebbe capita e il giorno dopo con Oscar raggiunse i suoi amici folletti.
Accomodati sull'aiuola vicino al torrente, lei cominciò a raccontare loro favole, che ascoltavano molto interessati. Avere attorno a lei tutti quei piccoli folletti che come bambini, le facevano sentire emozioni intense di gioia che vibravano nell'anima. Si sentiva la principessa dei folletti, loro gli volevano bene e si erano affezionati per la sua semplicità e il suo grande cuore.
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