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Il risveglio della tenerezza (quarta parte)
Un giorno mentre era lì in loro compagnia, come al solito, vide apparire dal nulla una donna. Con una graziosa naturalezza si avvicinò a loro volando lentamente con le splendide ali di farfalla colorate. Aveva gli occhi azzurri e i capelli molto lunghi, che le coprivano tutto il corpo, anche se aveva un costume aderente e un corpo dalla forma perfetta. Sorrise e rimase sospesa nell'aria come un angelo, mentre Catherine sorpresa contraccambiava il sorriso salutandola. I folletti l'accolsero gioiosi e si alzarono saltando e facendo capriole per la gioia.
Loro la conoscevano, era la vera principessa dei folletti, quindi l'emozione delle emozioni, si presentò a Catherine e loro la chiamavano mamma. Il suo nome era Nett e diventarono subito amiche. Anche lei si posò sull'aiuola ed era felice nel vedere che i folletti avevano fatto amicizia con una ragazza sincera e gentile.
Parlarono un po' mentre i folletti giocavano, Nett le racconto che aveva dei poteri magici delicati e in una primavera di tanti anni fa, fece germogliare tanti fiori speciali, dai quali quando sbocciarono nacquero i folletti. Sono nati così e rimarranno per sempre della stessa età, anche se sono molto saggi e questo deriva dalla loro particolare magia, che io in parte gli ho donato, per questo mi chiamano mamma. Catherine ascoltò tutto con stupore e poi le raccontò la sua storia, ogni cosa che aveva vissuto, in un riassunto, ma soffermandosi al problema che la faceva soffrire molto. Lasciò cadere qualche lacrima e Nett allungò la mano sfiorando la sua.
Vedendola soffrire le disse di confidarsi, buttando fuori tutto il dolore, perché si sarebbe sentita meglio, così le raccontò come si era sciolta la tenerezza nel cuore di Daniel e di cosa aveva visto nei sotterranei, riferendosi alla zia. Nett aveva sentito il suo dispiacere e voleva aiutarla, così la consolò dicendole: -Vedrai che risolveremo tutto non preoccuparti. Lei le sorrise e la ringraziò, anche per i piccoli folletti, che le avevano fatto provare una leggera gioia in un momento di delusione.
Passò la giornata e tornò al castello come abituata, vide Daniel, ma aveva paura del suo comportamento e si limitò a salutarlo. Un attimo dopo, lui si avvicinò un po' arrabbiato e le disse:
- Dove sei stata, dove te ne vai tutti i giorni?
- Nel bosco a cavalcare con Oscar, tu non vuoi venire. Lei si sentiva leggermente turbata, non sapeva come comportarsi.
- Non puoi sempre andare in giro così, devi assumerti le tue responsabilità, questo è un grande sbaglio!
- Scusa io non pensavo che...
Catherine non finì nemmeno di parlare e si sentiva profondamente in colpa, però cercò di giustificarsi, facendogli capire che era anche colpa sua, perché la trascurava. Lui si arrabbiò ancora di più e la aggredì con uno spintone, che la fece finire a terra. Non spinse tanto forte e non le fece male, ma le spezzò il cuore, la spaventò e la fece scoppiare in lacrime, per l'azione, che non si sarebbe mai aspettata. Senza dire nulla e terrorizzata uscì dal castello e con Oscar raggiunse il bosco, dove c'erano i suoi amici, che la consolarono.
Decise di rimanere con loro, finché non sarebbe riuscita a risolvere il problema. Arrivò anche Nett e le disse di addormentarsi un po' per rilassarsi, così si sdraiò sull'aiuola morbida e appoggiò la testa sulle gambe di Tenerì. Lui le accarezzava delicatamente il viso lasciando nascere un sincero sorriso nei suoi occhi, che lentamente si chiusero e la fecero addormentare.
Intanto Nett pensava a qualcosa per poterla aiutare. Mise al collo di Oscar una collana con una croce d'oro che lui osservò un momento, ma non sentì nessun fastidio e la lasciò lì. Ad un certo punto Nett si ricordo della piantina magica, così vedendo che Catherine era tranquilla, la svegliò per spiegarle cosa poteva fare.
- Ascolta Catherine, tutte le notti, quando la luna illumina la cascata con la sua luce intensa, le acque si aprono come una tenda, dividendosi in due e sollevandosi per aprire la grotta formata dalle rocce dalle quali scende l'acqua. Tutto questo dura solo il tempo in cui la luce della luna fa brillare l'acqua, poi quando si sposta, ritorna una cascata normale e le acque scendono ancora per scorrere intrepide nel torrente.
- Davvero è una cosa fantastica!
- Sì, ma non è finita qui, nella grotta c'è una piantina molto rara, che è veramente unica e si chiama eroma. Questa piantina è con piccole foglie azzurre, cresce in un ambiente umido, ha piccoli fiorellini fosforescenti non ha profumo e dovrai trovarla il più presto possibile.
- Sarà difficile, potrebbe essere ovunque, la grotta non penso sia piccola.
- Lo so ma quella è l'unica possibilità che hai per spezzare l'incantesimo, tu non sentirai nessun profumo, ma lui potrà odorarlo e tornerà ad essere la persona che amavi, che ami e che amerai per sempre.
- Va bene ce la farò!
- Posso venire anch'io con te, voglio aiutarti? Disse Tenerì avvicinandosi preoccupato.
- No, meglio di no piccolo, potrebbe essere pericoloso, ce la farò da sola grazie lo stesso. Accarezzandogli la testa e sorridendogli.
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1 recensioni:
- Sempre più interessante
- Grazie Denny sei molto sensibile e vedo che la storia ti coinvolge fra un po' quando la pubblicano saprai come continua
- sara, daniel è diventato aggressivo.. e non va bene, ora nett la sta aiutando, ... la croce al collo a oscar, la cascata.. la grotta.. e la piantina... non è facile, può essere pericoloso.. ma catherina si avventura.. con coraggio per il suo daniel e... Sara, aspetto, non mi muovo... attenta.. ala zia, non mi sembra molto buona.. nett la principessa dei folletti, amata come una mamma, fantastico!! Sara, bravissima!!!