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Questo ragazzo qui scrive

In tutto il mondo molte persone viaggiano, documentando poi i fatti vissuti con delle foto. Altri lo fanno scrivendo, lasciando immaginare al lettore la vicenda vissuta. Vi lascerò immaginare, come i grandi scrittori vi fanno provare quando narrano una storia.
Il pranzo è volato, la cucina francese è pietosa, solo patate e carne, tutti i santi giorni, ricordo il giorno in cui servirono il pesce.. ma è meglio non accennarlo nemmeno. Il pane è esclusivamente baguettes, la colazione composta da croissant, meno male esiste un succo d' arancia, e meno male l' acqua è davvero squisita.
Ma sono a Lourdes, non è bene lamentarsi, ma bensì vivere ogni giorno di più. Ho salutato la nonna, dicendole che tornavo alle 19:00 in albergo, l' ho pregata di non preoccuparsi ed infine mi sono precipitato fuori dall' edificio dai dieci piani.
Il cielo pare mare, le poche nuvole sembrano schiuma che si abbatte sulla battigia, che qui non si vede. Ormai qui tutto è casa, ma devo ancora esplorare il paese, quindi oggi prenderò una strada diversa, facendo attenzione a non perdermi.
Che grandiosa giornata oggi: adatta per fare una bella passeggiata ma soprattutto per scrivere.
Passo davanti alla porta di San Giuseppe, quindi di fronte a Cecilia e Nathalie, con l' intento di girare attorno al luogo sacro, per magari trovare un' altra entrata. Dopo molti passi, ammirando le case coi tetti spioventi dal colore grigio, trovo una porta spalancata, due grossi alberi che ne delimitano i lati, quindi decido di entrare, non c' era molta gente.
Lontana si erge la basilica di Notre-Dame di Lourdes e la statua della Madonna incoronata, ufficialmente sono dentro al luogo sacro, precisamente dove passa la fiaccolata al suo termine.
Perchè molte persone riescono ad odiare? a fare finta di non conoscere qualcuno, quando poi ti sorridono?
Eccomi qui, ai piedi di una quercia dalla chioma verdeggiante, le 14:00 di un caldo pomeriggio qui a Lourdes. Ammiro rose profumate, rosse decorano la via. Sono amareggiato, ma non riesco ad odiare, qui tutto è silenzio, pace, tutto è amore.
Molte rose sono secche, o tolgono germogli, fiori. Hanno vita dentro, ed è ciò che conta. Numerosi sono i fedeli che pare corrano, chissà verso cosa, ma perchè tutta questa fretta? Se apprezzassero tutto di questo luogo e non solo le cose più viste e più importanti..
Persino la nuda pietra contiene vita: l' erba è stanca, ed appoggia i suoi steli sui licheni, che nell' ombra prosperano. Voi alberi riuscite a parlarmi, danzate sulle vostre radici, illuminate i volti delle persone, rinfrescateli.
Ecco cos' è importante: il sorriso delle persone. Non rimaniamone solo impressionati, da tale magnificienza, ma impariamo a scoprirne l' essenza naturale, il suo significato.
Appare in contrasto la figura della basilica, che mi rasserena. Bernadette ha creato un luogo magico, visitato da molti volti. Si dice Lourdes cambi il carattere di una persona: qui comunque, sono tutte persone diverse da quelle della mia città, io mi sento più puro, pulito dentro, qui non si pensa mai negativamente. Sereno ritrovo la strada, scoprendo una fiducia in più, per sperare in un qualcosa di nuovo. Davanti l' incoronata tutto appare più luminoso: numerosi i fiori, rose a mazzi, tu ne sei circondata. Mi chiedo quanti pensieri hanno Te chiesto, ma soprattutto, quanta fatica dovresti patire ogni giorno di più.

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5 commenti:

  • Giuseppe Tiloca il 24/08/2010 22:30
    Questo doveva essere il più bel racconto, secondo me. Perchè appaiono molte figure materiali che erano lì presenti, grazie
  • claudia checchi il 07/08/2010 17:18
    Questo ragazzo che scrive, delle cose stupende.. leggendole sembra addirittura di viverle, essere lì sul posto... un abbraccio adun grande e bravo scrittore... ciauuu...
    claudia
  • Michele Rotunno il 01/08/2010 18:37
    Un reportage più mistico che terreno. Scusami, però, se non riesco a condividere a fondo le tue sensazioni. Forse dovrei recarmi anch'io a Lourdes. Mi contento, intanto, di apprezzare e stimare la tua fede.
    Ah, dimenticavo un aggettivo per te: Kafkiano.
    Ciao
    Michele
  • Giuseppe Tiloca il 01/08/2010 15:09
    Ti ringrazio Karl per essere passato a leggerlo
  • Anonimo il 01/08/2010 00:55
    davvero intenso... dona pace e aiuta a riflettere... grazie

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