Il profumo della primavera risveglia il fluido magnetico del passato.
Nella nebbia dei ricordi un volto dai lineamenti indefiniti.
Quello che mi appare ben visibile è la bocca del ragazzo all'altezza della mia.
Difficile identificarne la forma. Sono troppo vicina e ho tenuto gli occhi chiusi, come mi hanno suggerito le mie amiche esperte.
Le labbra turgide e il profumo che penetra in me è di clorofilla.
È stato saggio : sa che per me è la prima volta.
Io non glielo ho detto ma l'ha intuito dal mio comportamento.
Credevo che il gioco finisse lì toccandosi...
Invece qualcosa di viscido, facilmente identificabile, fa capolino tra le labbra che si aprono come la caverna, pronta a intrappolare il cuore, secondo lui. Le viscere, secondo me.
Che schifo, penso.
Io che rifiutavo il bicchiere usato da altri offrivo parte della mia intimità al mio ragazzo.
Una vocina mi dice di continuare. - Vedrai, ti piacerà.
Invece comincio a pensare che il mio cucciolo si stia trasformando in lucertola o meglio nella vipera pronta a iniettarmi il suo veleno.
Mi allontano con forza dalla ventosa che mi trattiene e fingo di abbracciarlo.
La testa appoggiata sulla spalla, mi metto a ridere in modo isterico dentro di me.
Mi allontano e gli sorrido.
E lui soddisfatto :
- Ti è piaciuto, vero?
- Sì -rispondo.
Era stata la prima bugia del nostro breve rapporto.
A proposito, poi ho cambiato opinione!