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Secondo me dovresti
- Secondo me dovresti scrivere un dialogo.
- Secondo me avrei cose migliori da fare.
- Dici? Non mi sembra che in questo momento tu sia impegnato a salvare il mondo.
- Sono impegnato a salvare me stesso, se non te ne fossi accorta.
- Ah si? E da chi?
- Da te. Da te e dalle tue brillanti idee.
- Sei il solito mostro. Cosa ti costa?
- Mi costa il tempo e la voglia. E in più in questo periodo non ho nulla da raccontare.
- Ma non voglio mica che mi racconti della tua vita! Lo so che non c'è nulla da dire.
- Grazie. Io sarò un mostro, ma anche tu...
- Anche io rispondo a tono. Il mio voleva solo essere un consiglio.
- Un consiglio reiterato nel tempo.
- Un consiglio che ci tengo ad infilare nella tua zucca dura.
- Va bene, consiglio recepito. Cambiamo discorso, ora?
- No, con tutta la fatica che ho fatto per arrivare all'argomento.
- Fatica? Ma se sei sbucata fuori dal nulla con 'sta storia di scrivere un dialogo!
- Lo stesso. E allora?
- Allora cosa?
- Allora quando inizi a scrivere qualcosa?
- Anche subito. Vedi questo foglio? Vedi questa penna? Vedi cosa scrive questa penna su questo foglio? "Non rompere". Per me qualcosa vorrà pur dire.
- Ah. Ah. Ah. Divertentissimo come tuo solito.
- Esatto. E visto che lo sai, perchè continui a stressarmi?
- Perché voglio leggere qualcosa di tuo.
- C'è il mio nome sul citofono, accomodati.
- Ma dai! Piantala!
- Ne sarei ben lieto, se lo facessi anche tu.
- Ma poi lo sai che ti piace scrivere! Sei solo un maledetto pigrone.
- Sì, esatto, e mi esercito in questa nobile arte da molti anni, non vanificare tutti i miei sforzi.
- Sei irritante. E poi non è vero che non hai nulla da scrivere.
- Sentiamo, quali argomenti ho in mano pur senza saperlo?
- Potresti scrivere il dialogo di due persone, una che cerca di spingere l'altra a fare qualcosa.
- Uuuuh, squillo di trombe e rullo di tamburi, fate largo all'idea geniale.
- Dài, bestia, ascolta. Dici di non avere nulla da raccontare, e invece guarda quanti spunti ti sto dando!
- Eh già, caterve. Ma la mia piccola mente limitata non riesce a coglierne nemmeno uno, mi spiace.
- Ma sì! Metti due personaggi, uno querulo e petulante e l'atro noioso e saccente. Gli fai fare un bello scambio di battute serrate, e lllà, finito.
- Querulo e petulante, noioso e saccente. I due generi di eroi in cui la gente ama immedesimarsi.
- Non devi mica scrivere un romanzo... son personaggi che durano cinque minuti, che ti frega?
- Bah, non mi convince punto. E di che dovrebbero parlare?
- Ma ti devo inventare tutto io?
- Sei tu la committente, mica io. Per me, quei due possono anche incrociarsi, buongiorno e buonasera, e poi andare ognuno per conto suo. Fine della storia.
- Mi stai seccando. Va bene, ok; uno chiede all'altro di scrivere qualcosa, che te ne pare?
- Si aggiungano cimbali e grancasse, l'idea geniale ha finalmente visto la luce nella sua completezza!
- Hai poco da fare il sarcastico. Se volevi un'idea migliore potevi collaborare.
- La mia idea migliore era di andare a prendersi un gelato, oggi pomeriggio.
- E invece no, ora mi togli questa soddisfazione.
- Bah. Due persone che dialogano riguardo lo scrivere un dialogo. È un'idea talmente naïve da essere quasi imbarazzante.
- Ma che dici? A me piace.
- Perché sei naïve.
- Sei tu che hai sempre da borbottare contro qualsiasi cosa. Secondo me, se gli metti in bocca delle belle battute, è un'idea valida come qualsiasi altra.
- Non ho la forza per discutere. Assumiamo di accettare l'argomento, dove andrà a parare la storia?
- Che il brontolone scrive qualcosa e la petulante se ne va contenta.
- La petulante? È diventata donna?
- Il petulante, la petulante, che importa? quei dettagli mettili a posto te.
- Uomo o donna, non mi pare proprio un dettaglio.
- Ma sì che lo è.
- E comunque che finale è? Vissero tutti felici e contenti?
- Che c'è che non va?
- Che sei naïve. Già è una storia senza capo nè coda, se poi gli metti anche un finale così insulso...
- E va bene, signor sei-tu-che-sbagli-tutto, tirami fuori tu l'idea geniale che salvi tutto e distrugga la mia naïveitudine!
- Non credo si dica, naïveitudive.
- Fa lo stesso. Avanti? Cosa mi tiri fuori dal cappello?
- Bah... La base è talmente debole che ci possiamo mettere qualsiasi trucchetto di repertorio; io lo farei ricorsivo.
- Ricorsivo? In che senso?
- Nel senso che la fine riprende l'inizio.
- Bello! E come fai a rendere una cosa del genere?
- Oh, ma è semplice. Basta prendere carta e penna e scrivere...
"Secondo me dovresti scrivere un dialogo."
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