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Quando la giustizia funzionava

In nome di Sua Maestà Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d'Italia il Pretore del mandamento di Montepiano nell'udienza del 20 aprile 1932 ha pronunciato la seguente sentenza nella causa di azione privata

C o n t r o

1) CASTELLI ANTONIO fu Giovanni di anni 40
2) CASTELLI SEBASTIANO fu Giovanni di anni 42
3) MORETTI GIUSEPPE fu Francesco di anni 68
4) RIENZI MATILDE fu Antonio di anni 65
Tutti di Montepiano

i m p u t a t i


Il 1° uccisione di un gallo senza necessità - lesioni senza conseguenze (schiaffo) - ingiurie verbali - in pregiudizio di RIENZI Matilde.
Il 1° anche di lesioni personali volontarie prodotte con colpo di sasso e guarite nel decimo giorno in danno di MORETTI Giuseppe.
Il 2° di complicità nel reato di lesioni commesso dal primo
Il 3° di lesioni senza conseguenze (pugni) in danno del secondo
La 4^ di complicità nel reato di lesioni commesso dal terzo.
In Montepiano il 15 gennaio 1932

In esito all'odierno dibattimento - sentite le conclusioni di parti civili - inteso il P. M. nella sua requisitoria - Osserva in Fatto e Diritto -

Addì 4 marzo 1932 CASTELLI Sebastiano, esponendo che mentre si trovava nella sua casa, avendo udito delle grida ed essendo accorso per sedare la questione vide il MORETTI con la moglie RIENZI Matilde che si azzuffavano col fratello di esso CASTELLI a nome Antonio; che alla sua vista il MORETTI si scagliò contro colpendolo con pugni e lacerandogli una giacca, aiutato in ciò dalla moglie RIENZI Matilde.

Tutto ciò narrato. Sporto querela a carico dei coniugi MORETTI i quali furono rinviati al giudizio di questo Pretore per rispondere dei reati loro ascritti in epigrafe.

Addì 1 marzo i coniugi MORETTI, esponendo che CASTELLI Antonio senza alcuna necessità gli aveva ucciso un gallo e che chiestogli conto del perché dell'uccisione il CASTELLI ebbe a dire " SE I PADRONI FOSSERO STATI EDUCATI, ANCHE IL GALLO LO SAREBBE STATO" ingiuriando la moglie con le parole "SEI PEGGIO DI UNA DONNA DI MALAFFARE", tirandole anche uno schiaffo, narrando ancora che accorso il predetto Sebastiano, con l'aiuto di costui, il CASTELLI Antonio gli tirò un sasso, producendogli lesioni di cui al referto medico, sporse querela a carico del CASTELLI Antonio e del CASTELLI Sebastiano, i quali furono rinviati a giudizio di questo Pretore per rispondere dei reati di cui in epigrafe.

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6 commenti:

  • Anonimo il 08/04/2011 16:54
    Una storia curiosa, mai descritta con questo stile da altri autori. Ciò, fantasticamente, accaduto nel regio territorio di Montepiano degli anni 30 mette in moto un meccanismo che fonde leggenda e favola, mistificazione (?), dando vita a qualcosa che sarebbe certamente piaciuto ai fratelli Grimm.
    Racconto considerevole.
  • Michele Rotunno il 17/08/2010 17:11
    Grazie Nino, la parte più difficile è stata tradurre la scrittura similgotica dell'originale.
    Grazie Fabio, in effetti in quei tempi la giustizia era spesso una modesta amministrazione di cortile, però molto equa. Infatti non guardava in faccia nemmeno i preti.
    Ciao a entrambi
  • Fabio Mancini il 17/08/2010 16:14
    La tua ironia mi diverte moltissimo! In effetti, leggendo la sentenza e le varie denuncie, sembra di essere dentro una stazione dei Carabinieri. E poi rosicano se raccontiamo le barzellette sui Carabinieri! Le barzellette ricalcano stralci della realtà. Complimenti Michele sei bravo e simpatico. Un caro saluto, Fabio.
  • Anonimo il 15/08/2010 11:05
    Ben elaborato in ogni parte. Si vede che ci hai lavorato tanto
    Ma a mio parere la giustizia mai ha funzionato
    Con questo caldo meglio una insalata
    A presto!


    A. R. G
  • Michele Rotunno il 15/08/2010 10:49
    No, oggi tocca al vitello, caro Nunzio.
    Dopo una giornata di mare da 40 gradi e passa, oggi il fresco tra le quattro mura di casa.
    Caio Nunzio
  • Anonimo il 15/08/2010 07:05
    Povero gallo, e povera gallina! Se solo fossero nati qualche decina di anni dopo, avrebbero potuto amoreggiare in santa pace.
    Michele, credo che tu abbia seguito lo schema di un autentico atto giudiziario dell'epoca, ma la tresca dei volatili dediti al libertinaggio è certamente opera della tua fantasia!
    Ottimo, Michele, davvero ottimo! Immagino che oggi festeggerai il ferragosto con qualche erede di quel gallo. Auguri!!!
    Ciao, e buon appetito!

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