Il sole spunta e imprime nell'anima il ricordo della notte appena passata.
<<Cosa ne sarebbe di noi se sapessero?>> Chiede Adam, più a se stesso che al suo compagno addormentato.
Un raggio di luce si fa strada fra le spesse tende e colpisce i suoi capelli biondi facendoli brillare, lo sguardo si fa malinconico mentre guarda il suo amore dormire sereno.
Vorrebbe di nuovo baciare quelle labbra morbide, tuffare le mani nei lunghi capelli color nocciola.
Per quanto tempo ha spiato i lineamenti di quel viso alle noiose feste aristocratiche? Quante volte aveva finto di seguire i ragionamenti politici dei vecchi uomini che lo circondavano, quando in realtà pensava al suo modo di coprirsi la bocca quando rideva? Adesso è lì, dorme a tre passi da lui e non gli sembra vero.
Dalla prima volta che lo aveva visto, capii che sarebbe diventato il più grande tormento e la più grande luce della sua vita.
Purtroppo, i loro discorsi, fino a quel momento si erano limitati alle frasi di circostanza, ma era evidente dagli sguardi quanto si desiderassero l'un l'altro.
Finalmente alla festa della sera prima gli aveva mandato un biglietto che lo invitava a raggiungerlo in un'altra città.
Tutta la loro vita si sarebbe concentrata nell'arco di quella notte.
<<Sei qui!>> Esclamò il giovane con gli occhi pieni di lacrime.
<<Sì, sono qui>> Rispose Adam senza fiato per l'emozione.
Poteva nascere intesa più perfetta? Le loro mani sembravano fatte per creare brividi sulla pelle dell'altro, i loro occhi erano liberi di osare, senza preoccuparsi di destare sospetto.
Solo una notte, come tante, dove il tempo perde il suo significato, in una stanza che racchiude il mondo.
Niente era più piacevole della consistenza della pelle calda a contatto con le dita, finalmente erano persi nell'abbraccio che avevano desiderato dal loro primo incontro.
Solo una notte che sembrò andare avanti per un'eternità, ma che adesso, guardandola alla luce del sole, appariva troppo breve.
<<Non posso amarti come desidero e non posso smettere di farlo.>> Sussurra continuando a guardare il ragazzo disteso nel letto.
Il sole ormai è alto nel cielo e i suoi raggi arrivano a colpire anche il ragazzo addormentato.
<<Buongiorno.>>
<<Buongiorno. Ho dormito molto?>> Sorride ancora rallentato dal sonno. <<Come mai quello sguardo? Sei pentito?>> Chiede mentre scompare ogni forma di allegrezza dal viso.
<<No. Sono triste. Non potrò mai tenerti la mano, non potrò danzare con te alle feste>> Risponde Adam mentre una lacrima gli si affaccia agli occhi <<non posso dire che sei la persona che amo e gli anni passeranno.>>
<<Potremo comunque stare insieme.>>
<<Sì, ma perderemo tanti particolari>>. I singhiozzi diventano sussulti. <<L'amore sta nelle piccole cose, nelle piccole attenzioni quotidiane.>>
Il ragazzo corre ad abbracciarlo <<L'importante è che ci amiamo. Non importa se quest'epoca reputa questo amore sbagliato.>>
<<L'unica cosa che mi consola è che ci saranno altre notti.>> Sussurra Adam all'orecchio del suo bellissimo amante, <<ma saranno seguite sempre dal mattino...>>