Mi chiedo perché nessuno me l'abbia mai spiegata con chiarezza, la morte.
Quando ero bambina il mondo sembrava nascondermi quella parola, quel concetto. Sono cresciuta con la convinzione che tutti noi fossimo eterni e che la mia città fosse la capitale del mondo. Mi divertivo a sentire i piccoli corpi delle formiche scoppiare sotto ai miei polpastrelli. Poi restavo immobile a scrutare ciò che avevo fatto e non capivo il perché, ma quelle formiche non si rialzavano mai e questa cosa mi urtava, a volte quasi fino a farmi arrabbiare.
Mia madre si imbestialiva sempre, senza spiegarmi perché quel gesto fosse tanto ingiusto. Mi sentivo la regina del mio mondo e tutto ciò che era più piccolo di me era sottomesso alla mia onnipotenza di bambina viziata.
La mia infanzia l'ho passata all'oratorio. Lì le suore volevano convincermi che la vita sarebbe finita prima o poi, ma sarebbe successivamente ricominciata in Paradiso, un luogo bellissimo e luminoso dove si ritrovavano le anime Pie. Un giorno però saremmo tutti risorti nei nostri corpi. Questa cosa mi intimoriva un pò. Ripensavo a quelle formiche che avevo ucciso. Anche loro sarebbero risorte? e se lo avessero fatto... sarebbero rinate in quei corpi ormai distrutti che io stesso avevo deturpato?
Cominciarono i miei incubi. Sognavo di essere assalita da branchi di formiche menomate che si ficcavano sotto la mia pelle e mi mangiavano dentro.
Mi svegliavo urlando e piangendo. Quelle scene ancora si ripresentano nella mia testa e non riesco a rimuoverle. Ma se una volta mi facevano paura, ora sento solo pena per quella povera bambina che si sentiva un Dio.
Adesso tutto è cambiato. La mia vita è un continuo lavorare, ininterrottamente, fino allo stremo delle forze. Ed è giusto che sia così. Ogni giorno vivo con la paura di quella morte atroce che ormai conosco bene. Il sudore non solca più la mia fronte, le lacrime non rigano più il mio viso, ma tutto ciò che ora ho attorno è solo terrore e disperazione.
Non ho mai creduto al Paradiso. Mai. E non ho mai creduto nemmeno all'Inferno.
Ora ci credo eccome, da quando mi ci sono ritrovata dentro. La stanchezza è tanta. Quelle suore che mi insegnavano la via ora sono qui con me. Anche loro. Mille formiche che vengono schiacciate.