Il giorno in cui ho deciso di ospitare "Creatività" nella mia casa è nata una creatura meravigliosa, nata nel silenzio della notte, una di quelle notti in cui anche la malinconia può diventare poesia.
Scrivevo per comprendere perché desideravo avere "Creatività" nella mia vita ma mi allontanavo sempre di più dal tema per avvicinarmi sempre di più a questa magnifica creatura, Creatività e lei andavano a pari passo dentro di me, l'una dava forma e vita all'altra.
Mi chiedevo come avrei potuto occuparmi della mia creatività e non lasciare che essa fosse solo un frutto di un istante riflesso da uno stato emotivo per poi in seguito disperdersi con l'esplosione delle emozioni, cercavo di afferrarla perché non volevo che ancora una volta mi abbandonasse, non volevo ritornare ad essere una creatura inanimata, non volevo percepire come in passato il vuoto della sua assenza, non volevo che il giorno e il mondo la schiacciassero nuovamente... cercavo disperatamente di capire come potermi occupare di lei, nel quando l'altra creatura si faceva sempre più spazio e chiedeva quanta cura avrei avuto di lei.
Mi chiedevo quali mezzi avevo a disposizione per arricchire la mia creatività, guardandomi intorno ne ho scovati a bizzeffe, la natura, la gente, quello che gli altri scrivono ma il mezzo più efficace è la curiosa voglia di scoprire senza critica e giudizio, poi ho osservato la mia meravigliosa creatura, quante cose avrei potuto fare con lei? Quali dialoghi giocosi e profondi sarebbero nati con lei?...
La creatività ti sveglia di notte poco gli importa se hai mal di testa se domani devi andare a lavorare, vuole parlare, chiede di essere, vuole svuotarti di tutto quello che senti rimuginare dentro non ha regole non le sopporta è istinto, come un bambino piange quando ha fame, ride quando sta bene, come un bambino chiede attenzione quando il buio ed i sogni gli fanno paura, chiede che venga assecondata la sua eccitazione davanti al nuovo e di riempire lo spazio vuoto della sua curiosità con la conoscenza, chiede ed io sarò pronta a dare, s'avvicina la mia creatura, dolce e premurosa, vuole un abbraccio, vuole che io la ami, cerca solo amore è il suo istinto primordiale.
La creatività hai suoi tempi, si cura poco di dove ti trovi e con chi stai, capricciosa e imprevedibile ti chiede di fare quello che in quel momento per lei è un esigenza e quando la mia speciale creatura vuole giocare o parlare poco importa il quando e il dove spontaneamente entrambe si fanno spazio a volte con prepotenza cercando la mia attenzione.
Non ricordo il giorno che ci siamo incontrate, nemmeno come è stato il nostro incontro, era lì e punto.
Ma ricordo i giorni e le notti passate in sua compagnia ed il senso pieno che mi riempie quando trova espressione, ricordo la notte di un anno fa quando grazie a lei è nata quella piccola creatura, ricordo le emozioni, l'abbraccio virtuale di una vita nuova, il pianto che strappa via tutto, non sapevo ancora cos'era... non sapevo che stavo scrivendo la mia vita che stavo costruendo la mia realtà.
Il sorriso di Melina è nitido, quasi reale è lei la mia speciale creatura...