"C'era una volta..."
"Una volta quando?"
"Una volta, tempo fa..."
"Ma una volta una volta o una volta ieri?"
"No, direi una volta di tanto tempo fa."
"Ma diresti o ne sei sicuro?"
"Certo piccino che ne sono sicuro. C'era una volta, tanto tempo fa..."
"Ma sai che tanto tempo fa non significa nulla?"
"Come non significa nulla? Tanto tempo fa è tanto tempo fa."
"Già, ma per te che sei vecchio tanto tempo fa può voler dire, per esempio, cinquant'anni fa, ma per me che son piccolo, anche due anni sono tanto tempo fa."
"Accidenti che bambino puntiglioso. Allora diciamo: c'era una volta di tanto tempo fa, verso il milleduecento..."
"Perché verso il milleduecento... era il milleduecento o il milleduecentoventi o il millecentonovanta..."
"Perché non provi a chiudere gli occhi?"
"Perché mi piacciono le cose precise."
"C'era una volta, nel milleduecentoventidue... un principe che viveva nel suo bellissimo castello, ma era sempre triste perché non trovava una principessa..."
"Cioè, questo tizio, pieno di soldi e per giunta principe, si permette anche di essere triste. E allora il pescivendolo cosa deve fare, suicidarsi?"
"No, il pescivendolo non si suiciderà, ma io potrei strangolare te se non taci!"
"Certo papà, hai ragione."
"Allora: c'era una volta..."
"Papà."
"Sì, cosa c'è ancora?"
"Vai a dormire, che sei stanco."