L'aria fredda, l'alito che si condensava ad ogni respiro, era già arrivato l'inverno cazzo. Il cielo era grigio, andava sfumando in striature di bianco creando una cupola di malinconia tra le strade. Che posto era quello? Dove mi trovavo? In quella cupa atmosfera camminavo per una lunga ed asfaltata strada di campagna, solo e pensoso direbbe il fu Petrarca, circondata da steccati in legno che separavano la carreggiata da un lunga e folta fila di alberi. Fu improvviso il tuo arrivo, ma piacevole come la leggera brezza autunnale che ti sfiora il volto quasi come per accarezzarlo."Vieni con me" mi dicesti sorridendo mentre porgevi a me la tua mano fredda che al contatto con la mia iniziava a scaldarsi proprio come il mio cuore."Dove andiamo?" ti chiesi, e tu puntasti il dito in alto. Il cielo si era spaccato. La monotonia del grigio veniva interrotta da una crepa che nascondeva certezze per il presente, sogni e speranze per il futuro."Andiamo, lì dove le nuvole hanno le tempie fluorescenti"... Svegliarsi con una lacrima che scendeva e non trovarti accanto a me. Adorarti è fin troppo facile, volerti bene è una regola. Viviamo il nostro Presente e Futuro come abbiamo deciso insieme!!!