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La ragazza dal mantello stellato
La ragazza si svegliò. Era tardi! Che pigrona, aveva dormito troppo.
Si vestì dei raggi del sole e indossò il suo mantello stellato. I suoi capelli, bianchi e azzurri, ondeggiavano nel vento.
Cominciò a danzare, a correre, a saltare! Gli animali del bosco la sentivano e si rallegravano del suo gioioso arrivo. La fanciulla, continuando a ballare, cantava dolci ninne nanne sulle soglie delle porte di ogni casa. <<Andate a dormire... Sognate... Riposatevi>>, diceva.
La città era deserta, ormai, e la ragazza contemplava felice quel silenzio.
Ad un certo punto, il suo sguardo celeste si posò su un gruppo di ragazzini rintanati ai margini di una via. Avevano un aspetto orribile. I loro cuori erano soli, le loro menti annebbiate, e sul volto, seminascosta da una smorfia incomprensibile, regnava la tristezza.
... La ragazza si chiese come mai fossero ancora svegli a quell' ora. Non avevano le ali, e neanche il becco, quindi non erano dei gufi o altre creature predatrici dell' oscurità! ... No, erano proprio dei ragazzi, degli esseri umani.
Incuriosita, si avvicinò con prudenza, e disse: <<Salve!>>
... Nessuna risposta.
Le guance della fanciulla cominciarono a diventare rosee come le nubi del tramonto.
Riprese: <<Posso sapere cosa fate? State forse aspettando qualcosa?...>>
Uno di loro, senza alzare lo sguardo, rispose: <<Stiamo aspettando la notte>>
<<... La notte?>> chiese la ragazza.
<<Sì, la notte. Noi viviamo di notte. Perchè di notte ci divertiamo, e non dobbiamo faticare e lottare come durante il giorno. Di notte, tutto è più semplice.>>
<<Ma di notte bisognerebbe dormire. E sognare.>> ribattè la ragazzina, stupita.
<<Ma noi dormiamo di giorno... Anzi, il più delle volte non dormiamo nemmeno. Tiriamo avanti col caffè, o con altre cose che ci tengono svegli.>>
<<E i vostri sogni? Che fine hanno fatto i sogni, se non avete mai l'occasione di farne? Li avete persi tutti?>>
A quella domanda il ragazzo alzò gli occhi per guardare faccia a faccia la scocciante interlocutrice, ma una sua compagna coi capelli viola lo prese per un braccio e lo portò via, nell'oscurità, insieme al resto del gruppo.
La volta dopo, finito il suo solito giro danzerino, la ragazza dai capelli d'argento e dal mantello stellato decise di ripresentarsi da quei giovani così bizzarri perchè voleva saperne di più riguardo i loro pensieri.
Cercò quella via buia e scura, e li ritrovò esattamente nello stesso posto del precedente incontro.
<<Sono tornata>>, disse.
I ragazzi si guardarono tra loro, meravigliati, ma nessuno aprì bocca finchè uno, forse il più piccolo, non si fece avanti borbottando: <<... Perchè sei tornata?>>
<<Perchè non mi va di vedervi così e perchè non sono d'accordo su ciò che fate.>>
A queste parole, seguì un mormorio generale e infine un grido: <<Ma tu chi sei!? Lasciaci in pace!>>
<<Chi sono io?>> disse la ragazza <<... Io sono la Notte>>
<<La... la Notte?>>
<<Io sono la Notte. Io sono colei che adorate. Io sono la cosa per la quale vivete. E voglio dirvi una cosa. ... Voglio dirvi che io, al contrario di voi, vivo per il Giorno.>>
I ragazzi la guardavano increduli. La Notte, in piedi davanti a loro, brillava e rischiarava quasi tutta la via... Emanava un profumo di rugiada e fiori freschi, e nel silenzio si potevano sentire i bubolii dei gufi scivolare tra i suoi capelli lunghi e luminosi.
<<Io vivo per il Giorno>> continuò <<perchè è lui che mi dà la vita. Se non esistesse il Giorno, voi non riuscireste nemmeno a vedermi... Perchè, sapete, la luce che io emano non è mia: me la presta il Sole! ... Io sono innamorata del Giorno...>> Qui la voce della Notte si fece tremolante, e i suoi occhi celesti sembravano fissare qualcosa nel vuoto che nessun altro riusciva a scorgere. Si fermò un attimo e poi riprese: <<... Ne sono innamorata perchè è talmente splendido vedere le sue opere, che non mi stancherei mai di ammirarlo. Fa sbocciare i fiori al mattino, fa piovere sugli orti, riempie di luce le case, dona la gioia e, soprattutto, vi consente di realizzare i vostri sogni. I sogni che io vi ho donato con la mia presenza! ... Inoltre, io non vi regalo solo dei magnifici sogni. Vi regalo sospiri, speranze, silenzio, riposo. Riposarsi è importante, perchè solo dopo una bella dormita potrete essere freschi e pronti per affrontare una nuova giornata, dall'inizio alla fine, e godervela appieno.
Ma il più grande torto che potreste farmi è quello di ignorare il mio messaggio. Ed è proprio quello che state facendo ora.>>
Il volto della Notte si incupì. I ragazzi erano rimasti senza parole, e non riuscivano a credere a quello che avevano appena ascoltato. Uno di loro saltò su dicendo: <<Ma... La discoteca... I night club... I pub... I locali notturni... Sono tutte cose che ci piacciono... e di giorno non ci sono>>
A questo punto la Notte andò su tutte le furie: <<Vedete forse una traccia del mio amato Sole in tutta quella oscurità?!? No! E infatti quella non sono io! Io non sono così rumorosa e buia... detesto il frastuono... E se proprio non volete andare a dormire, io vi posso regalare la magia di un tramonto, il dolce canto delle cicale, il cri cri dei grilli, le lucciole nei prati, le stelle cadenti per i vostri desideri e una Luna piena come scenario di un bacio d'amore, tutto questo fino al chiarore dell' alba... se solo accettaste di accogliermi così come sono... >>
La Notte scoppiò a piangere, e ogni lacrima cadeva a terra lasciando una scia di stelline gialle, rosse e bianche. Queste volavano a mezz'aria e si posavano dolcemente sulle teste dei ragazzi, che presero a singhiozzare pure loro. <<Scusaci, Notte... Non avevamo capito...! Ogni sera ti volevamo, ma tu non volevi noi... Potrai mai perdonarci?...>>
La ragazza si asciugò le lacrime con uno dei suoi raggi di sole e disse: <<Certo, a patto che d'ora in poi vi impegnerete a sognare e a ritrovare le vostre speranze...! Ecco, vi dono una stella cadente... una ciascuno... per realizzare i vostri desideri. Addio>>
Dalla chioma d'argento della Notte uscirono come per magia tante stelle dorate e splendenti, una per ogni ragazzo, e dopo che essi le ebbero raccolte, si voltarono per ringraziare la loro benefattrice. Ma la Notte era sparita.
Al suo posto, videro il chiarore di un nuovo Giorno.
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0 recensioni:
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- molto bella e ben organizzata pure nel mondo surreale che dipinge. complimenti
- Grazie Cristian!
Anonimo il 01/05/2011 07:43
leggerlo è stato interessante...
- Ok adesso mi fate arrossire! XD
Anonimo il 07/10/2010 22:46
Cavolo che bella che sei. In più scrivi benissimo.
Delicatamente fantasticata e scritta bene.
- Grazie Noir..
- Mi ha strappato un sorriso. Hai tanta fantasia e scrivi bene, qualità essenziali per una scrittrice.
Il racconto è scorrevole e carino, scalda il cuore. Ti ho deto 4 stelle.
- Grazie grazie!!
- Complimenti per la fantasia! Bellissimo racconto con un significato importante.
Brava!
Anonimo il 29/09/2010 20:05
Buon esordio!
Ps. Non esiste alcuna forma di scrittura che possa regalare realmente dei valori morali!
Sono solo significanti!
A. R. G
- "Svolazzante" è un termine molto grazioso .. Ho voluto dare un significato importante a questa breve storia perchè a mio parere ormai sono pochi i racconti che regalano realmente dei valori morali. Ti ringrazio molto per averla letta! A presto
- Complimenti, una bella favola con tanto di messaggio. Una scrittura svolazzante come la tua Notte.
Brava
- Grazie Giovanni
Ovviamente Apfel è il mio nome d'arte, ma puoi chiamarmi come vuoi. Purtroppo riesco a scrivere bene solo quando sono ispirata e quando so cosa devo scrivere... però non mancherò nel pubblicare qualche altra cosuccia. Grazie ancora
- Brava Melina (ti posso chiamare così?)! Scrittura scorrevolissima e piacevole. Poi un punto di vista originalissimo. Spero di leggerti ancora.
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