C'era una volta Marisol, una splendida ragazza dagli occhi azzurri e capelli lunghi, che quando ballava erano legati a chignon. Fin da piccola si era allenata per diventare una brava ballerina, la danza le piaceva molto, aveva nel sangue l'istinto di muoversi leggermente ogni volta che sentiva la musica.
All'inizio era una ballerina di danza classica, poi scoprì anche la ginnastica ritmica. Imparò a volteggiare nell'aria, librarsi e girarsi con il nastro che le roteava attorno, creando piccole spirali e cerchi immensi. Delicati erano i movimenti seguiva la musica ad ogni passo, saltava si abbassava e si alzava e con le braccia muoveva il nastro di seta rosa, attaccato a una bacchetta. Provò anche a danzare con la palla che lasciava scorrere sul suo corpo, lanciava e dopo capriole la riprendeva al volo. Fece diverse gare e saggi poi imparò ad usare anche il cerchio, sempre con leggerezza, lo muoveva, lo lanciava e lo faceva girare attorno alla vita. Tutto questo con passione e gioia, allenandosi tutti i giorni, con energia e vivacità in una concentrazione che le faceva superare ogni difficoltà, facendola sentire soddisfatta di se stessa.
Una notte, dopo una lunga giornata faticosa era molto stanca e si addormentò profondamente senza accorgersi dello spirito maligno che era entrato nella tetra stanza e penetrando nella sua anima le lanciò una maledizione. All'mattino si risvegliò e anche se aprì gli occhi non vide nulla perchè era diventata cieca, non udiva nulla e non riusciva a muovere le gambe, era totalmente bloccata nel letto senza poter fare nulla e dovendo rinunciare al sogno della sua vita. La sua vita non aveva più senso ed era disperata, le carezze della madre le davano coraggio e gli amici le stavano vicino, ma non riusciva a reagire a quella inutile vita.
Una notte, nonostante la sua cecità, vide una luce intensa davanti a sè mentre era sdraiata nel letto e nonostante la sordità riuscì a sentire le parole di una splendida donna che le diedero forza.
"Non disperare del dolore è solo un segno d'amore, accetta la vita come un dono e riceverai tanto perdono."
Marisol ascoltando questa parole riuscì a sorridere e capire chi le aveva rivelate, la tristezza non l'aveva abbandonata del tutto, ma la forza dell'anima riusciva a farla gioire, sognando e sperando.
Chi le stava più vicino in quel momento era Rafael, che provava già dei sentimenti d'amore per lei e nonostante i suoi problemi l'amava appassionatamente, trovando nel suo cuore la sensibilità di un fiore e il coraggio di una tigre.
Un giorno uscì dal bosco la fata della danza, una splendida fata dalle ali colorate che danzava nell'aria, senza che nessuno la vide finì per appoggiarsi alla finestra aperta della camera di Marisol. Con la magia, vide dentro di lei l'intenso desiderio di ballare e le dispiace vederla lì bloccata nel letto, così provò a volare sopra di lei, che non si accorse di nulla. Facendo cadere una polverina magica che veniva dalle sue ali. Con la magia della polvere Marisol aprì gli occhi, vide la fatina e sentì la musica che veniva dal suo cuore. Con gioia si alzò e cominciò a ballare in armonia con la musica, ringraziando tanto la fata che aveva accanto.
La sua vita ricominciò, con intensi esercizi e gare, libera di danzare e non sola, ma con accanto Rafael che l'amava più della sua stessa vita e tra un bacio e una carezza vissero felici e contenti nel loro splendido mondo danzante.