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Amore Cattolico

E poi ti rendi conto di quello che hai avuto, solo quando non lo hai più.
Ecco, io adesso non so contro cosa ho combattuto per anni, ho combattuto per non far finire la nostra storia, credo, veramente non lo so, ma ora so che ha vinto lui... lei... la cosa.
Per provare a capirci qualcosa vado in una libreria e cerco un libro che parli del rapporto tra uomo e donna.
Guardo tra gli scaffali di psicologia, poi tra quelli di sociologia, poi intravedo un titolo : "Il gioco delle passioni", di Aldo Carotenuto, leggo sul retro: "psicoanalista, è stato tra le figure più significative dello junghismo italiano ed internazionale.
Junghismo... psicoanalista... lo compro.
Poi vado in uno di quei centri commerciali non lontano da casa e compro sei di quei scatoloni che servono a conservare i vestiti al cambio di stagione, quelli che si devono in qualche modo montare a casa, mi chiedo se sei sono abbastanza, spero proprio di sì, ne compro otto.
Prima di iniziare l'operazione mi siedo sulle scale e comincio a sfogliare il libro, vorrei proprio trovare una frase che mi possa aiutare:
" Una coppia tenuta insieme da un'alleanza patologica non rappresenta un'eccezione, perché in tutti i rapporti d'amore ognuno incarna la malattia dell'altro. Paradossalmente, più l'altro appare distante, sfuggente, capace di ferire, più affascina e lega a sé l'amante. Lo sforzo per catturare l'essere amato e compiacerlo diviene una sfida con se stessi. Da questo genere di rapporti, vissuti non tanto come relazioni autentiche e mature, quanto come lotte spietate, non emergono quasi mai un vincitore e un perdente. Ci troviamo dinanzi a una modalità esasperata e sado-masochistica di vivere il rapporto d'amore: si è attratti dalla sofferenza, dalle peripezie e dalle emozioni forti. Ma in questi casi, ciò che maggiormente seduce, più che la peculiarità dell'altro, è la lotta con se stessi."
No, non mi aiuta molto, ed io ho proprio paura di aprire quell'armadio.
La prima cosa che mi torna in mente è come al solito: "... ma quanto tempo è passato? Quanti giorni? Quante settimane? Quanti mesi?"
Mi alzo e mi avvicino alla libreria, prendo un libro di una amica scrittrice:
"La verità di un'emozione che resiste - sì, la parola che ho pensato è amore, ma meglio non esporsi più di tanto - e la verità di un'altra che non c'è più sono bugie solo per uno sguardo superficiale, miope o egocentrico. In realtà sono solo due verità in tempi diversi. Basta pensarci (Rosaria)."
Amica scrittrice, è una di quelle tante donne così più in gamba di me, che continuano a darmi severe lezioni di vita, ed io faccio il collezionista (delle lezioni di vita).
L'intuizione di un mondo futuro migliore in quanto governato dalle donne probabilmente non è così originale, ma credo che finalmente il momento sia arrivato.

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4 commenti:

  • dario pasquali il 05/06/2011 11:23
    Caro Zorro La Leggenda, ti ringrazio sinceramente per l'attenzione... a presto. Dario
  • Anonimo il 03/06/2011 10:35
    Incredibile
  • dario pasquali il 05/11/2010 09:46
    Caro Giancarlo, in verità non conosco bene il sito, e non so se questo mio commento al tuo commento ti arrivi. Il raccnto parla di un amore finito tra un uomo ed una donna, e di un figlio non nato, non vuole trattare temi relgiosi, filosofici o ideologici, è confuso come è confuso l'amore, la rabbia, la delusione, e ils enso del racconto è forse proprio che di fronte all'amore e al miracolo della vita le religioni, le ideologie sembrano essere tutte inadeguate...
  • Giancarlo Stancanelli il 04/11/2010 16:17
    Mi ha lasciato perplesso, e non tanto sul "cosa" - ognuno ha il meraviglioso diritto di esprimere i concetti che ritiene giusti - quanto sul "come" che, almeno per me, è più importante.
    Parli di argomenti "grossi", roba che scotta, dio, l'etica, la religione, ma lo fai in maniera confusa.
    Per cui apprezzo il tentativo, e molto, ma penso anche che sia migliorabile.

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