"Allora, riprendiamo da dove ci eravamo lasciati. Mi ha detto che quella donna le aveva rivelato, non so se è il termine giusto, una filastrocca, uhm, mi faccia vedere:
Vieni da me
non te ne andare
liberami dalle catene
che mi fanno affondare.
Vieni da me
fui ingannata
diceva di amarmi
mi ha affogata.
Vieni da me
portami via
la mia giustizia
è anche la tua.
Non è molto criptica, a lei non dice niente?"
"No"
"Non è successo mai niente in famiglia sua prima di questi episodi?"
"No"
"Eppure l'ultimo verso 'la mia giustizia è anche la tua ' la coinvolge...
Mi diceva che gli incubi erano passati per un certo periodo e, se non sbaglio, sono tornati sei mesi fa"
"Sì"
"Se la sa dare una spiegazione?"
"Sei mesi fa è morta mia nonna, io sono l'unico erede e sono stato costretto ad andare in quella casa. Non ci sono più tornato dalla morte dei miei genitori. Una volta varcata quella soglia sono tornati gl'incubi, lo sapevo ma, non ho potuto evitarlo".
"Io penso che, se vuole liberarsi dagli incubi, dovrà affrontarli. In quella casa c'è la soluzione al mistero, qualcosa che è stato celato e che vuole riemergere e che per qualche strano motivo lei ne fa parte".
"No. Non ci tornerò più. La casa adesso è in vendita, ci penserà l'agenzia, io, voglio solo dimenticare"
"Ma non capisce! È proprio questa sua ostinazione che non la libererà. Chiunque sia questa donna, vuole che lei la rintracci e non avrà pace finché non lo farà".
"Non ce la faccio... lei ha ucciso i miei genitori! Io non l'aiuterò!"
"Ma non ha ucciso lei! E questo avrà pure un perché? Aveva l'opportunità di farlo per ben due volte eppure non l'ha fatto. Dia retta a me, torni alla casa e al lago; cerchi qualsiasi cosa, legga i giornali locali, soprattutto i fatti accaduti prima del 1981. L'aspetto tra dieci giorni".
"No dottore, non lo farò"
"Si ricordi il motivo per cui è venuto qui!
La seduta è terminata".