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Il Natale di Hansi Muller
Primo traguardo del 2012: abolire il Natale! Da Capodanno raccoglierò firme per indire un referendum.
Quel maledetto sacrestano ha iniziato scampanare alle 7, e mi ha tirato giù dal letto. Per mezz'ora ho tentato di riprendere la via onirica; negativo.
Colazione, panoramica su Internet, meditazione sul global warming e zacchete. Operazione di assemblaggio della cyclette acquistata ieri.
Ci sono riuscito in 1 ora, 59 minuti, 27 secondi. Diego, non ghignare! Ci avrei messo meno tempo, però mi sono dimenticato di collegare il pomello della resistenza magnetica (per intenderci, quello che fa variare la pendenza della bike). Forse avrei potuto evitarlo. Conoscendo la mia pigrizia, i livelli dal 3° al 5° rimarranno illibati.
Una boccata d'ossigeno per riprendermi; ho rinviato il collaudo dell'opera. Ero atteso a casa di Muller senior. Giacca Napapijiri, berretto, sciarpa, e via nel traffico. Che, per fortuna, era pressoché inesistente. Sono giunto ad Anzate in 5 minuti.
Il babbo si è lamentato dell'assenza della badante (beata lei!), poi ha apparecchiato la tavola. Il pranzo natalizio consisteva in: mezza focaccia, ed una fetta di panettone. Sicuramente non ingrasserò..."Accomodati sul divano!" ha poi detto.
In realtà si tratta di 2 sedie di paglia, legate insieme con una corda, sormontate da un mucchio di cuscini. Lui ne è orgoglioso e lo chiama divano: perché dovrei contraddirlo? L'eccentricità è una dote di famiglia.
Dal caos primordiale della sua camera, ha estratto il programma del pomeriggio cinematografico: "Paolo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento"; "Mezzo destro, mezzo sinistro"; "Il tifoso, l'arbitro, il calciatore". Un breve sunto di questi capolavori.
"Paolo Roberto etc..." Alvaro Vitali interpreta un calciatore brasiliano, che gioca nel Napoli. Non ho nessun dubbio nell'indicare le parti migliori del film: tutte quelle con Carmen Russo (la fidanzata di Cotechino). La pupa aveva delle armi di seduzione di massa... altro che Saddam Hussein! Mi sarei chiuso in camera da letto con lei, ad oltranza.
In "Mezzo destro, Mezzo sinistro" si sono Gigi e Andrea, due giocatori della neopromossa Marchigiana. Gigi è rimbambito come al solito, Andrea è maggiormente interessato alle sottane che a fare goal.
Ne: "Il tifoso, l'arbitro, e il calciatore" divertente l'episodio di Pippo Franco. Suo padre è un accanito tifoso giallorosso, mentre il futuro genero è laziale. Amedeo (Pippo Franco) riesce a reggere il doppio gioco; almeno finché non viene organizzato il derby amichevole Roma-Lazio. A tal punto Muller senior ha fatto scorrere i titoli di coda. Incombeva la Santa Messa di Natale... ahimè!
Il parroco era un signore tozzo, alto come il gigante di Cigoli; una cinquantina d'anni abbondanti, stempiato. Nell'attesa della funzione, si è diretto caracollando verso il centro della navata e ci ha salutato: "Buon Natale figlioli, pace e bene". "Altrettanto" ho risposto con tono aulico.
Pace forse, bene no. Altrimenti sarei stato all'ERCOLANO, a spupazzarmi Moira e Natasha.
Durante la celebrazione sono stato fagocitato da un tedio astronomico. Se avessero letto l'elenco telefonico, oppure (le due opzioni si equivalgono) un libro di Criccia mi sarei annoiato in misura minore.
Diego, i pretacci contano su le stesse fanfaluche di quando noi andavamo a catechismo. Urge qualcosa di nuovo.
Il figlio di Dio, 1961 anni dopo, ridiscende sulla Terra. Fonda un partito, e dopo 3 mesi vince le elezioni politiche. Nei diciassette anni successivi l'unto del Signore abbandonerà tutti i suoi beni privati, per occuparsi solo dei problemi del popolo. Questa sarebbe una storia in grado di affascinare un largo pubblico.
E poi: "Il Corpo di Cristo" bah. Dicessero almeno: "Gentili spettatori, ed ora ecco a voi una rappresentazione figurata del Corpo di Cristo". E invece: "Il Corpo di Cristo" ma va' là.
All'uscita della Chiesa sono arrivate delle terrificanti raffiche di vento gelido. Ho accelerato il passo, pur tenendo conto delle difficoltà di deambulazione paterne. Mio padre Sergio, infatti, cammina con l'aiuto di un bastone.
<<Ciao Hansi, allora ci vedremo domani? Così finiamo di vedere i film...>>.
<<Forse, ti faccio sapere col cellulare>>.
<<Va bene. Ti ho mai raccontato, nel 1960...>>.
<<Scusa, ma ho freddo. Salgo in macchina>>
Dammi tre parole: salgo in macchina. Difficili da mettere in pratica. La picchiata della temperatura a livelli pseudopolari (-10?-15?) ha fatto ghiacciare la serratura dell'auto. Ergo, per poter posare le chiappe sul posto guida della Punto ci sono voluti 283 smadonnamenti, alias 26 minuti netti.
Diego, fammi sapere come hai passato il Natale. Io chiudo qui, non vorrei rovinare il computer. Devo ancora finire di scongelarmi; vado a stringere il calorifero.
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