Ciao, M o F?
Una domanda ricorrente, una vecchia compagna di viaggio, che scompare per qualche tempo e riappare quando ti sei dimenticato di lei.
Ho 4 anni. Mio nonno mi tiene per mano mentre ci avviciniamo al chiosco dei gelati. Guardo le vaschette dai mille gusti colorati quando la sua voce richiama la mia attenzione:
- M o F? -
Il nonno è sempre stato un po’ strano. Ogni tanto non lo capisco: mi parla in codice. Il gelataio ci guarda perplesso. Il nonno gli sorride, si volge verso di me e riformula la domanda.
- Mora o Fragola? ?"
Ho 8 anni. Io e i miei compagni di classe stiamo preparando le statuine di cartone per il presepe. Qualcuno le disegna, qualcun altro le ritaglia, qualcun altro ancora le colora. La maestra mi chiede:
- M o F? ?"
Anche lei è strana. Dovrei presentarla al nonno.
Mi guarda. Ha intuito cosa sto pensando? Non lo so, però mi sorride: vuole sapere se voglio disegnare o ritagliare.
- Matita o Forbici? -
Ho 12 anni. Ho comprato l’album Panini e centinaia di bustine di calciatori, ma non ho ancora completato la raccolta. Il mio compagno di banco ha quelle poche figurine che mi mancano e mi propone uno scambio.
- M o F? -
Di nuovo quella domanda. Questa volta ne decifro il codice. Cosa scelgo?
- La mia Merenda o le sue Figurine? ?"
Ho 18 anni. Sono di fronte al solito dilemma. Maria, bionda, bellissima, deliziosamente capricciosa; Fiona, mora, intrigante, uno sguardo intenso e vivace.
Un’estate, poi ci perderemo di vista.
- M o F? -
Chi mi piace di più?
- Maria o Fiona? ?"
Ho 28 anni. Mi sbagliavo: ho rivisto Fiona. Ci siamo innamorati e stiamo vivendo la più bella delle emozioni.
Squilla il telefono:
- Ciao, M o F? ?"
Sorrido, fingo di non capire. Il nonno finge di crederci.
- Non tenermi sulle spine: come sta? Quando nascerà? Sarà Maschio o Femmina? -