In un bosco incantato, ai tempi nostri, che pur felici non sono, vive una bambina, piccola come un mignolo, per questo tutti la chiamano Mignolina.
Ha i capelli come la seta, due occhi come il cielo, una faccina rosea e bella. Sola soletta, nella sua stanzetta, aspetta la fine di quest'anno.
Una stanzetta alquanto umile, facente parte di una casetta nel bel mezzo di tanti abeti ammantati di neve.
Mignolina guarda dalla piccola finestra, se suo padre boscaiolo, unico genitore, non arrivi prima del tocco della fatidica ultima mezzanotte dell'anno.
Eppure come abbiamo già detto il bosco è incantato, almeno così si dice, ma fuori non succede un accidente.
Nevica, nevica e quel manto di neve già esistente, che tutto copre ed azzitta, sotto la luce delle stelle, che son tante, e della bella luna tonda, sembra argentato e scintillante.
Ma del suo babbo neppure l'ombra. Manca circa mezz'ora prima che il canuto e ormai stanco Dicembre ci lasci e va in pensione. Mignolina sbirciando ancora dalla finestra, vede uno strano esserino, sembra una donnina, ma veramente strano, quasi piccola come lei, ha in più però delle ali dorate e svolazza di qua e di là, accendendo candeline colorate su uno dei tanti abeti intorno e sembra giorno.
Guarda meglio, il viso non gli è nuovo, ma sì, è la sua mammina, che in cielo vive attorniata dagli Angeli e i Cherubini; ma ora è lì a consolare la sua piccina.
Lo stesso vedersi a vicenda, è già un incantesimo, per quanto piccole sono.
La mammina salutando la piccina, con un bel gesto di mano, scompare rapita da una stella.
Ma le candeline su quell'abete rimangono accese ed illuminano il sentiero, da dove finalmente spunta il padre.
Mignolina dalla contentezza saltella canticchiando, ed è proprio a questo punto che la porta si apre e compare il babbo.
Questo buon boscaiolo non ha nulla, se non nel palmo della mano la sua Mignolina, ma è come avere un mondo intero.
Intanto il giovane Gennaio, baldanzoso, bussa alla porta, gli viene aperto, fatto accomodare ed insieme brindano al Nuovo Anno, seppur con calici di carta e acqua freschissima di pozzo.
Ma pochissimi sono così felici, in questo momento, come loro.