racconti » Fiabe » I doni più graditi
I doni più graditi
- Dove ho la testa? Mi dimentico sempre tutto. Si vede proprio che sono diventata vecchia! Dovevo fare il vaccino per non ammalarmi nel periodo delle feste di Natale e invece... ecco! Trentotto di febbre, raffreddore e tosse. E adesso chi andrà a consegnare i giocattoli? Non posso certo comunicare a tutti i bambini che sono malata!
Chi si sta interrogando è la Befana di un paese vicino alla nostra città, con pochi abitanti, legati alla tradizione della consegna dei regali da lei in persona.
- E quella scansafatiche della mia assistente. Abbandonarmi proprio in questo periodo! È partita per le Maldive lei!
(in dialetto veneto) " Mi dispiace tanto cara signora Befana, ma ho deciso di trascorrere l'inverno al caldo distesa al sole ad abbronzarmi".
Proprio così ha detto lasciandomi sola a provvedere agli acquisti. Devo assegnare questo compito a qualcuno di fidato...
Mia nipote Serena potrebbe sostituirmi. È tornata proprio ieri da Milano. Lei è giovane, alta, snella e di sicuro saprà cavalcare la scopa più velocemente di me.
La vecchia signora non aveva fatto bene i suoi calcoli perché la nipote da lei interpellata le rispose :
- Tu sei pazza! Io, la velina del varietà più famoso in tivù, dovrei salire su un arnese simile, con i tacchi a spillo e il vestito con le paillettes? E poi mettermi anche il foulard di lana per sciuparmi i miei preziosi capelli di seta? Non se ne parla nemmeno. Se vuoi, posso provvedere alla consegna con la mia macchina sportiva che mi ha regalato il mio boy friend... e lasciare i pacchetti sulla porta di casa dei bambini.
Non riuscendo a convincerla a fare di meglio la Befana dovette arrendersi.
- Mi raccomando- disse- consegna i regali in base all'elenco che ti darò. Ognuno ha richiesto qualcosa di diverso e lo sai che io ho sempre accontentato tutti i figli dei nostri compaesani. Loro se lo meritano perché sono i più buoni al mondo...
- Va bene, nonna Stai tranquilla. Farò tutto in modo preciso.
Così a mezzanotte, prima di andare in discoteca, a fare la comparsa come ospite d'onore, Serena caricò in macchina tutti i doni della Befana e alla prima consegna si accorse di aver dimenticato l'elenco a casa della nonna.
-Non importa! - disse tra sé - tanto un gioco vale l'altro. Nessuno protesterà. Tutti i bambini vogliono molto bene alla Befana per arrabbiarsi con lei.
Alla fine del percorso la ragazza si accorse di un'ultima abitazione, al confine del paese, ma, ahimè i gioattoli erano finiti.
- E ora? Cosa faccio?- si chiese.
Guardando nel bagagliaio si accorse di avere un pacco.
" Idea! Li riciclerò. È molto "In" farlo! E poi -sospirò- quello che mi ha regalato la nonna non mi serve di sicuro. Li lascerò proprio tutti lì sul davanzale della finestra".
Soddisfatta del compito eseguito si precipitò dai suoi fan.
Il mattino seguente il risveglio per la povera vecchietta ammalata non fu dei più felici. In coda davanti alla porta c'era una lunga fila e riconobbe subito i bambini del paese che scuotendo i loro giochi avanzavano minacciosi, come non li aveva mai visti.
- Cara Befana- disse uno di loro- a nome dei miei amici ti devo dire che non sei stata per niente carina nei nostri confronti. Noi ci siamo comportati sempre bene tutto l'anno e tu ci ripaghi donandoci quello che non ti abbiamo chiesto nelle nostre letterine!
- Ho capito! Non è colpa mia bambini, è quella stupidina di mia nipote che ha fatto confusione. Ha dimenticato l'elenco sul tavolo della cucina... ho capito che cosa ha combinato! Mi scuso tanto per lei. Sarà punita come si deve!
Tra il pubblico una voce di bambina si levò:
- No, cara Befana, tua nipote non deve essere punita, lei è la persona più generosa del mondo.
- Spiegati, non riesco a capire...
- Vedi, la mia mamma è stata licenziata dalla fabbrica del paese, ed è costretta ad andare a lavorare in città, al mattino all'alba. Se ne va, in bicicletta, con il freddo e il gelo.
- E cosa c'entra mia nipote?
- Lei non mi ha lasciato la bambola che ti avevo chiesto. Ma non sono arrabbiata con te perché ho potuto fare una sorpresa alla persona che amo di più al mondo :la mia mamma. Sul davanzale della finestra ho trovato una scatola. Conteneva un paio di stivali con l'interno di pelliccia, una morbida sciarpa e un berretto di lana rossa, un maglione caldo, dei calzettoni fatti a mano. Ecco, guarda, te li ho portati per farteli vedere. Non trovi che siano belli?
- Ma quelli sono... li conosco, io!- esclamò la Befana.
Era molto arrabbiata, ma poi... non ebbe il coraggio di confessare a quella piccola bambina che quelle cose erano il suo regalo di Natale per la nipote. Aveva lavorato a maglia tutta l'estate, con il caldo cocente, proprio per lei.
- Bambini - disse, un po' emozionata,- tornate a casa ma prima scambiatevi i doni e vedrete che ognuno riceverà il gioco che aveva richiesto nella letterina. E qualcuno di voi sacrifichi il proprio regalo donando una bambola a chi la merita più di tutti.
- In quanto a Serena, per questa volta, dovrò perdonarla perché... , senza volerlo, ha reso felice due persone che hanno ricevuto i doni più graditi: la generosità e l'amore.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati