Il mio quartiere sembra una prigione a cielo aperto...
alzo gli occhi al cielo tutto mi sembra immensamente grande.
Mentre cammino mi sembra di essere una trottola che gira a vuoto,
nessuna meta, nessun pensiero.
Ad ogni sospiro segue un groppo in gola, mi guardo intorno e non mi riconosco in nulla o forse sono talmente simile a quanto mi circonda da non notare alcuna differenza.
In questo quartiere che mi sta stretto, tutto è più stretto anche l'ansia che spezza i miei sorrisi, mi sforzo, ci provo, sorrido a tutti e ad ogni cosa, forse cosi tutto svanisce.
Sono due giorni che rotolo qua e la, non so da dove iniziare, mi dico che forse non so bene cosa voglio, invece lo so è solo che non so da dove iniziare per ottenerlo.
Ho sognato tanto io, mi sono stancata di farlo, non voglio sognare voglio vivere
ogni emozione, sfumatura, ostacolo, dolcezza, rabbia, lacrima, sorriso, ma lo voglio fare nella vita che mi appartiene.
Anche adesso le parole che scrivo mi appaiono tutte uguale oggi come quelle di ieri, dell'altro ieri.
Forse dovrei solo alzare la testa e smettere di vedere confini all'interno del mio quartiere, decidermi a fare la valigia.
Mi incammino, ormai è buio, mi raccolgo nelle spalle per il freddo, abbasso la tesa del mio capello per sfuggire agli sguardi, si forse dovrei farlo di alzare la testa e guardare davvero questo cielo, è immenso, sulla sua superficie si possono percorre molti passi tanti quanti ne posso fare nella mia vita.
Mi avvio verso casa, anch'essa stretta come questo quartiere, salgo le scale, apro la porta del mio mondo;qui mi sento rincuorata e al riparo da tutto ma non è questa la vita che voglio vivere, la vita è la fuori, per le strade, fra la gente, comincia ad essere stretto il mio mondo ho bisogno di fare quattro passi.
Richiudo la porta di casa, mi perdo nelle luci della città, mi perdo nei pensieri, mi sento parte di qualcosa di grande, alzo la testa, respiro più che posso, io la voglio vivere la grande favola della mia vita.
Un altro passo, incrocio sguardi, un altro passo incrocio voci, un altro passo e
sto camminando nella mia vita :
Non è un sogno, mi appare tutto quello che posso dare e fare, essere, costruire,
sono qui immobile e presente:
Una bimba mi sorride e sento la vita che si colma di sereno, altri quattro passi indietro e sono a casa... più tranquilla devo solo avere fiducia.
Non è questo quartiere ad essere stretto lo è la mia anima compressa in un "personaggio scenico" che non mi appartiene, non è la mia parte.
Forse è ora di essere più simile a me stessa che ai desideri degli altri.