Mi sono chiesta molte volte che cosa ho imparato nella vita. O meglio, cosa ho imparato della vita. Mi soffermo spesso a valutare in ogni minimo dettaglio quelle che sono state le mie esperienze.
Si parla di esperienze solo nel momento in cui queste si risolvono: qualsiasi esito abbiano.
Io vivo di pancia. Non conosco razionalità. E come tale non ho mai fatto tesoro delle mie esperienze passate.
Attingere consigli da vita già vissuta sarebbe come soffocare anima e istinto. Sarebbe come alienare le emozioni.
Ogni esperienza è a sè.
Ogni esperienza ha un suo percorso, con un inizio e una fine.
Ognuna lascia emozioni.
Potrebbe esistere similitudine tra loro, negli eventi nel percorso o nell'esito.
Ma non potrebbero mai trovarsi simili nelle emozioni che ci lasciano. È di queste che si deve fare tesoro.
Ho dolore dentro. Un mio antico "mai più" non potevo ascoltarlo. Il mio cuore non possiede udito per la ragione.
Ho dolore già vissuto.
Ci sono esperienze che devastano.
Ma solo quando il mio diventerà un " dolore perfetto". solo allora forse mi insegneranno qualcosa.
( Titolo ispirato da romanzo di Ugo Riccarelli)