Confini forzatamente murati.
Non è lontano quel tempo in cui quel posto era mio. Vi ero entrata timorosa, con la paura di far troppo rumore. E lo sapevo bene che sarebbe stato frastuono: lo avevo intuito già sulla porta socchiusa. Il mio istinto e i miei sensi non mi tradiscono mai. Non mi smentiscono mai.
Non percepisco distanza tra me e quel tempo, tra me e quel posto.
Tra le dita trattengo un impercettibile filo: Arianna non me ne voglia.
Non sono più miei quel tempo e quel posto. Non mi è più permesso entrarci.
E mi chiedo:
Sono perseguibile per il reato di "appropriazione indebita di ricordi?"
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