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Il gigante che venne dal cielo-parte quinta

Finita l'allegra festa l'enorme ospite si ritirò nella sua nave, lasciando i suoi piccoli amici rasserenati e al contempo malfidenti, perché si domandavano se veramente il gigante avesse intenzioni amichevoli oppure stesse aspettando il momento adatto per giocare un brutto tiro. Gli Herserill solitamente erano xenofobi verso i loro stessi simili, quando non facevano parte delle loro comunità e non avrebbero dovuto diffidare di un gigante proveniente da un altro mondo? Tuttavia le circostanze e il buon senso imponevano diplomazia e loro dovevano adeguarsi.
L'indomani di buon mattino Abian andò a trovare il suo nuovo amico alieno che al vederlo arrivare si allietò e gli offrì una porzione dei funghi che preparava per colazione. Ma è una porzione enorme disse Abian ridendo, questo a me basta per una settimana o più, come faccio a mangiarlo?
Non ho piatti della tua misura purtroppo, rispose imbarazzato il gigante, ti suggerisco di scalcarne quanto puoi mangiarne, poi aggiunse: non trovo giusto che dobbiate farmi gli onori se io per voi non ho fatto nulla, presso la mia gente un ospite non è tenuto a svolgere nessuna mansione, tuttavia se torna utile a chi lo ospita questo è un onore. Ora io vorrei tornarvi utile e servirvi per come posso.
Amico disse Abian, questa tua premura ti fa onore, però devo parlarne a Relta perché io non ho autorità. Quando sentì della proposta del gigante il sovrintendente pensò di approfittare dell'occasione e indicò ad Alezer un vecchia diga malandata che avrebbe dovuto contenere le acque un piccolo stagno, ma per l'usura del tempo e incidenti vari creava disagio e pericolo. Gli disse che in effetti la sua gente avrebbe tratto beneficio dalla repentina riparazione dei danni. Allora Alezer si munì di enormi e strani strumenti di lavoro, si recò nei pressi della diga e iniziò a lavorare con precisione riuscendo a riparare completamente le strutture danneggiate in un giorno solo, quando gli Herserill avrebbero potuto metterci una settimana. I piccoli folletti osservarono sbalorditi e furono felici perchè adesso potevano disporre di una maggiore quantità d'acqua senza nessun pericolo, e così ringraziarono il gigante per il servizio. L'indomani Abian andò di nuovo a trovare Alezer per chiedergli quando sarebbe ripartito, il gigante rispose che non sapeva di preciso perchè doveva ricostruire completamente il super motore della nave. Abian allora chiese come mai non chiamava in soccorso i suoi simili, ma Alezer rispose: assolutamente no, i miei simili sono un popolo più evoluto e bellicoso e non devono perciò sapere di voi. Quanto a me io sono un disertore. Abian sgranò gli occhi impaurito.

 

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1 commenti:

  • Michele Rotunno il 16/01/2011 10:28
    E vai Turi, la tua favola si fa ogni puntata sempre più interessante, bravissimo!
    Ah, guarda che il primo punto interrogativo è cascato i pieno dalle nuvole, ho riletto più volte il paragrafo e ogni volta l'ho trovato come un alieno.
    Ciao

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