Getto la sigaretta a terra. E’ancora viva, si dimena. Proseguo nervosamente, mi volto, lui si alza, la raccoglie e fuma.
Lo osservo: procede barcollante, sudicio, in preda ai suoi demoni, inquieto.
Chissà l’allucinazione di quale mondo lo ha sorpreso, mentre disteso tra rabbia e catrame sorseggiava una birra.
Ha le guance scavate dagli stenti, erose dall’incedere del tempo; i suoi occhi sono gonfi, rossi, quasi lacrimassero sangue.. inanimati.. cristalli incrinati…
Mi osserva, ma sembra non farlo.. il mio mondo.. non gli appartiene.. quanti ne ha visti di tipi come me??? Quanti tipi come me si sono fermati un solo istante, ad osservarlo?? Quanti, invece, lo hanno reso invisibile, trasparente, indifferenti alla sua realtà?
Ha le mani sporche, dovrebbe lavarsele in qualche modo…
I suoi passi sono pesanti.. i jeans strappati, lacerati dall’usura…sa di polvere…
Proseguo verso di lui, mentre il ponte si stringe…
Ho le mani pulite, dovrei sporcarmele in qualche modo.
È avvolto dal fumo della mia sigaretta.
Mi passa accanto, mentre gli passo accanto…potrei quasi parlargli, potrei quasi sfiorarlo… potrei..
mi attraversa, mentre lo attraverso…
Barcollo, ho la testa pesante, gli occhi gonfi che lacrimano sangue…le mani sporche…sono ubriaco…so di polvere..
Procedo lentamente, mi volto, inquieto.. mi cade la sigaretta.. quasi morta…i miei pensieri…si fanno inespressivi…rotolano a terra…senza soffrire…
Procede spedito, ha le spalle dritte, le mani pulite, sa di vaniglia…
Mi fermo. Dovrei farmi una doccia, ma dove??? Lancio un grido…senza voce.. non ho forze…nessuno mi ascolta, nessuno mi sorride, nessuno mi sostiene.
Lo seguo con lo sguardo, lo perdo, perché adesso il mondo di prima è meno limpido; ne distinguo a malapena i contorni. È il suo mondo, è il mio mondo…lo stesso…diverso…visto con i suoi occhi.. i miei.. diversi…gli stessi.
Mi sdraio, esausto, tra rabbia e catrame sorseggio una birra.
Mi calpestano violentemente, respiro i passi della gente.. cerco un mozzicone di sigaretta, ancora vivo.
Sono invisibile……