Passo davanti ad una statua posizionata nel centro di una piazza della città. Raffigura un eroe del tempo andato che, a cavallo, guarda lontano indicando con il braccio teso un punto imprecisato.
Mi siedo su una panchina ai piedi di quella figura scolpita nel bronzo e l'osservo.
Ne guardo il lavoro sapientemente rifinito dallo scultore, ma il mio pensisero si ferma a quel "personaggio" come non fosse più una statua, ma un essere umano... vero.
Il cavallo sbuffante per la corsa fatta e lui, l'eroe, che osserva laggiù qualcosa che forse dovrà accadere o è già accaduta a suo tempo... chissà!
Passa un funerale, mi Segno in forma di rispetto verso quell'Anima che ha lasciato questo mondo per andare sicuramente in Uno migliore e penso a quante esequie deve aver assistito quel personaggio sul suo cavallo!
Poi, lentamente, il corteo si allontana e quel luogo ritorna ad essere frequentato dai piccioni che della statua ne hanno fatto il loro luogo di riposo e dal solito vecchietto che siede sulla logora panchina per dare da mangiare ai suoi amici volatili che l'aspettavano da tutta la mattinata.
Nessun'altro oltre a loro ha apprezzato la statua, e di quelli che ogni tanto passando gli lanciano svolgiatamente un'occhiata... molti non sanno neppure chi fosse.
Ma quell'eroe è lì, sul suo cavallo, che sfida il trascorrere del tempo di generazione in generazione mentre noi cerchiamo di vivere a malapena la nostra vita senza neppure renderci conto di quell'imponente scultura che ci ha accompagnato per tutta la nostra esistenza.
Ci ha dato il benvenuto quando siamo venuti alla vita... sarà ancora lì a salutarci quando ce ne andremo da questo mondo!