È domenica finalmente e oggi i negozi sono chiusi, cassa mia oggi non mi appartieni tolgo una esse e me ne resto a casa...
Potrei dormire fino a tardi, ma mi piace troppo questo silenzio, la città è sprofondata nel letto e mi sento padrona del mondo, le campane stanno già ricordando che troppo spesso ci dimentichiamo di santificare le feste... Un cane abbaia, scodinzola e annusa l'aria a un'invisibile felicità, si stira i rami un mandorlo, ha già ricamato il suo sogno di primavera... Offirà il suo corredo di gemme ad un tiepido sole che oggi ha dato carta bianca, ma a lui piace farsi desiderare. Il sole è come l'amore arriva timido esplode nella passione e poi... tramonta, ma risorgerà sempre.
Mi inebrio di questa libertà che poi spesso finisce per trasformarsi in ozio, prendo la bici, voglio tradire quel letto che oggi resterà sfatto, l'azzurro della pista ciclabile mi ingoia nel suo mare. Navigo controvento pedalando energicamente, lasciandomi accarezzare è quasi una sfida, qualcuno mi supera e allora accellero e lo supero, ma lui non ci sta e mi raggiunge... questa pista è come la vita...
Seguo l'azzurro della pista che diventa rosa e costeggia la ferrovia, un treno passa fischiando muove l'aria ed io lo saluto e ritorno bambina... a contare i vagoni, pedoni...
Comincia ad animarsi il percorso, qualcuno corre con le cuffie, alcuni conversano, mamme e passeggini e papà pazienti e orgogliosi, un gruppo di anziani, due ragazzi che si baciano pensando a domani.
Profumo di caffè, cappuccino e cornetto -grazie- un rito a cui non so rinunciare e il pacchetto di paste con il cordellino, l'enigma della scelta, si prendono le più colorate e poi alla fine si rivelano più buone quelle meno appariscenti... Ma ci caschiamo sempre.
La spiaggia intanto aspetta l'estate, mentre i gabbiani si godono la loro libertà, si sono improvvisati bagnanti e passeggiano sulla riva.
Il mare si è ritirato e ha lasciato spazio alla sabbia ha appeso un cartello -riapriamo per Pasqua- la spiaggia... A una vedova allegra mi fa pensare, seppellite le lacrime e i dolori è sempre pronta a ricominciare.
Qualcuno intanto sta raccogliendo i ricordi del mare, qualcuno è già in fila all'autolavaggio... Facciamo tutti le stesse cose nello stesso momento... Mentre io pedalo sempre controvento.
Sembra che di domenica il traffico si sia trasferito dalla strada che resta deserta ai marciapiedi e alle piste, una ambulanza corre una sfida contro il tempo, ricordandoci che anche se è domenica c'è chi lavora e chi soffre.
Mi tuffo nel nastro d'argento, stringendo il pacchetto con le meringhe che hanno regalato la panna all'incarto, risalgo controcorrente, lasciando la domenica in pieno svolgimento per strada.
Sono le piccole cose che dovremmo aprezzare, sono più vicine di quanto si possa sperare, magari sempre con lo stesso sapore, ma vuoi mettere il cuore?