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La principessa dei fiori -5° capitolo
- la mamma di Angelo
Seduto vicino la stufa, prendo il libro che ho iniziato a leggere qualche giorno fa, la lettura mi tranquillizza rendendomi sereno, sembra di uscire della realtà e viverne una diversa. Sporadicamente m'immedesimo nella storia che leggo, spesso mi sembra di vivere le emozioni che l'autore trasmette.
Qualche volta però mi capita di addormentarmi senza accorgermi, sarà l'età, sorrido sottilmente, immaginando la faccia che farebbe qualcuno vedendomi in questa situazione.
Quando riapro gli occhi è l'alba, la luce attraversa i vetri, mi alzo e mi avvicino alla finestra, prima mi stiro come i gatti(dormire sulla poltrona non è comodo). Le ombre della notte si allontanano lentamente, nello stesso momento gli uccelli fischiettano alzandosi nel cielo, poi c'è quel corvo che tutte le mattine si fa sentire e non la smette mai fin quando non gli do da mangiare qualche mollica di pane; eccezionale il risveglio della natura avvisa tutti dell'arrivare del giorno. Dopo una decina di minuti inizio a sentire il rombo delle automobili che si mettono in moto, ci sono anche quelle che trovano difficoltà perché troppo fredde; se guardo l'alba sento il rinascere del giorno, il miracolo della natura che si rinnova sempre allo stesso modo, magari cambia il panorama in base al tempo, ma la gestualità degli uomini in parte è sempre simile.
Preso da questi pensieri mi sovviene ciò che ho deciso di fare oggi, il tempo scorre veloce e quindi devo fare tutto in fretta, oggi dovrò parlare con la mamma di Angelo la mia ex moglie.
Claudia, una donna quarantacinquenne ancora bellissima. Ci eravamo conosciuti da bambini, "per me fu subito Amore" lei sorella di un mio compagno di scuola, non è molto alta, capelli castani un fisico asciutto ben modellato, fianchi stretti e gambe che si lasciano guardare, anche il lato B non dispiace, gli occhi grandi e rotondi come i fari di una torpedo blu luminosi che quando la guardi in profondità, rimani incantato, non si può fare a meno che restarne affascinati, ma... oggi allo stesso modo di tutte le altre volte che m'incontro con lei, mi trovo in imbarazzo, soprattutto adesso che vivo questo status vite di disagio, lei è sempre stata una donna che trova da ridire sempre su tutto soprattutto nei miei riguardi, non lo fa di proposito è la sua natura, un difetto che mi ha sempre dato fastidio, però nonostante queste incomprensioni, dopo la nostra separazione siamo sempre rimasti in ottimi rapporti.
Devo parlare della nuova realtà che si crea per nostro figlio con la mia partenza da San Remo, lui non è mai stato da solo; come padre sono sempre stato apprensivo, lasciarlo senza lo sguardo di un genitore mi crea angoscia, questo è proprio il motivo per cui ho deciso di andarla a trovare ; suono il campanello e lei mi apre;
"Ciao Claudia, come stai?"
"Bene, come mai qui, ci sono delle incomprensioni con Angelo?"
"No, nessun problema, sono venuto a farti presente che vado via da San Remo, vado a lavorare all'estero ed Angelo rimarrà da solo insieme la sua ragazza, lo so che non è solo, ma mi piace pensare che in qualche modo tu gli farai sentire di più la tua presenza su di lui, mi sentirei più tranquillo"
Dopo una riflessione, risponde:
"Cosa devo fare? Lui ha la sua vita! Certamente gli telefonerò più spesso, ma non posso fare molto, anch'io ho la mia vita, la mia famiglia, non ti aspettare molto da me, quando mi sarà possibile andrò a trovarlo, lo sai che ho anch'io i miei problemi e non vivo da sola, non faccio tutto quello che voglio; anzi, sai cosa penso, questa situazione lo farà maturare più in fretta, così dovrà assumersi quelle responsabilità che con la tua presenza gli hai sempre sollevato, in questo modo lui potrà scegliere da solo la sua vita."
"D'accordo, dovevo dirtelo, certamente farai quello che potrai!".
"Pietro dove andrai a lavorare e cosa farai?"
"Vado a Parigi, Gerard mi offre un posto di lavoro nella sua azienda ed un appartamento ammobiliato".
"Sono contentissima questa è una bella notizia, speriamo che col tempo tu possa ritrovare la serenità perduta, te lo meriti; adesso però scusami, devo prepararmi perché devo andare a lavorare."
"Certo vado via anch'io, ho ancora molte cose da fare, sono passato da te solo per avvisarti di questi cambiamenti, ti auguro un buon lavoro, un bacio e vado via, prima di partire passerò a salutarti ciao."
"Benissimo rimaniamo d'accordo così, ciao e anche a te buona giornata!".
Rimangono due giorni all'arrivo di Gerard, ancora ho qualche cosa da sbrigare e dopo darò la mia risposta alla sua proposta, devo mettere ancora bene tutto a fuoco, un poco sono disorientato, tutto troppo in fretta mi ha confuso la mente, dovrò avvisare Luciano (il signore che mi ha sub affittato l'alloggio) farò presente che lascio l'appartamento per motivi di trasferimento, darò le chiavi a mio figlio, domani sarà davvero una giornata impegnativa, adesso però voglio passeggiare e riordinare le idee.
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0 recensioni:
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- Ma sta ex moglie mi sembra un po' stronzetta...
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- Eccomi qui! Il racconto è sempre più interessante, aspetto con piacere il prossimo capitolo
Anonimo il 22/02/2011 18:47
Vediii? Ho letto. E ora aspetto il resto...
Ciao caro, un bacio.
- bello Giu... mi piaceeeeeeeeeeeeeeeee
Anonimo il 21/02/2011 14:15
Beh... io sono ansioso di vedere che tipo doi vita lo aspetta a Parigi... a mio avviso ci dovrebbe essere una bella scossa alla sua routine... faccio il tifo per lui... o per te... uguale.
ciaociao.
- tranquilla sono scritti altri 5 capitoli per questo ho ritardato a pubblicare (la storiella è appassionante) devi seguirmi come anche gli altri, grazie del passaggio ciao...
Anonimo il 20/02/2011 19:09
... aaah... per sesto capitolo nn farmi aspettare troppoooo!!!!!!!
Anonimo il 20/02/2011 19:08
come sempre ben scritto, una bella storia... spaccato della nostra realtà...
BRAVO GIUZE!!!!!!!!!!!!
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