A volte mi sento donna. Mi guardo allo specchio, realizzo che ho diciotto anni e sento addosso il peso delle responsabilità. Sono le volte in cui avrei voglia di andare ad abbracciarmi alle gamebe di mia madre e non staccarmi da lì come quando ero una bambina. Ma so che non posso farlo.
Perchè devo dimostrare di meritarmeli questi diciotto anni. Perchè devo crescere. Allora mi butto in mezzo al mondo e provo a fare del mio meglio.
A volte penso di sbagliare tutto.
Tutto.
Di non riuscire a capire chi ho accanto. Di essere inutile. Di non riuscire a proteggere le persone che amo dal dolore. Di allontanare chi mi vuole bene e tenermi troppo vicino persone vuote, che scappano quando dovrebbero restare invece.
Sento come se la mia vita fosse ad una svolta. Ma ancora non avessi capito bene verso dove.
In un certo senso è anche così perchè il liceo sta finendo e si avvicina il giorno in cui dovrò decidere cosa fare della mia vita. La mi amigliore amica inizia a fare le valigie e si prepara a partire. I miei compagni studiano per i test di medicina. Qualcuno si cerca un lavoro. Qualcuno piange la morte del padre e cerca di ricomporre i pezzi della sua vita. E io mi sento nel mezzo di un vortice nel quale tutto si sposta, anche quelle certezze che erano così salde.
E questo mi spaventa terribilmente. Ma mi da lo stimolo per andare avanti.
In questo mondo che si sposta gli amici si avvicinano e si allontanano. Le cose che amo fare cambiano. Le priorità si modifiicano. Cambio io.
A volte sono felicissima perchè tutto questo cambiamento è bello. È meraviglioso. Perchè mi sembra di essere rinata. Di vivere una vita nuova. Perchè sento nuovi stimoli tutto intorno a me e di ritagliarmi un posto nel mondo che si adatti a me meglio di quello che occupavo prima. Penso a tutte le cose che sto scoprendo e rido. E sono felice.
Poi penso a tutto quello che ho perso. Tutto. In un colpo solo. A tutti gli affetti. Le certezze. Le abitudini. Le compagnie del sabato sera. Le estati. I compagni di viaggio. Tutto diverso.
E un po' mi viene nostalgia di quei momenti. E piango.
Ne ho bisogno. In qualche modo questo turbinio che ho dentro deve uscire.
Allora ballo.
Ma a volte nemmeno questo basta basta e ogni tanto piango..