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"Favola ad Azibi"
Miei cari ascoltatori e mia cara Lettrice, la storia che vado a narrarvi non e' frutto di fantasia, ma e' il racconto di quella che potrebbe essere definita una Favola, la più bella fino ad oggi raccontata.
I protagonisti di questa storia furono due bambini, in realtà... un bambino, Arf, e una bambina, Nat, e nn poteva essere diversamente; eh si miei cari lettori perchè questa storia non e' stata vissuta sulla Terra, ma su un pianeta magico, lontano lontano, un pianeta bellissimo popolato solo da bambini; il suo nome è Azibi.
La conformazione geologica di Azibi, nonostante esso sia milioni di anni luce lontano dal nostro pianeta, è molto simile a quella sulla Terra, c'è il mare, la spiaggia, le colline i prati fioriti, animali e piante, e tutto quello che sulla Terra possiamo trovare e su di una delle spiagge più belle che occhi di bambino possano vedere sorge la "capitale" nonchè" unica città di questo meraviglioso paradiso, "Assivle".
La caratteristica principale delle sue costruzioni, case, strade e quant'altro è costituita dal fatto che sono tutte tondeggianti. Su Assivle nn si costruisce nulla con l'utilizzo della linea retta, anzi, in verità, i suoi abitanti nn hanno proprio idea di cosa sia una linea retta...
Per farvi capire meglio, dal momento che io ci sono stato ed ho potuto vedere con i miei occhi di cosa si tratti, vi descriverò la casa di uno dei nostri protagonisti...
Nella periferia sud della Capitale, nella zona più rigogliosa, pulita, e felice della città, "Campo dei Fiori fioriti", così si chiamava, sorgevano una serie di villette così belle e particolari da strappare un sorriso a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vederle.
Tutte avevano il giardino privato, molte avevano anche la piscina, e tutte erano costituite da un solo piano, in realtà tutta la Capitale era costruita così; si, ad Assivle nn usano mettere una cosa sopra l'altra, come a volte sulla Terra facciamo anche con i pensieri, ad Assilve nn hanno proprio idea di cosa ciò voglia dire.
A Campo dei Fiori fioriti le vie si intrecciavano in mille e mille serpentine e ghirigori, e spirali tanto da farmi pensare che fosse una specie di labirinto instricabile. Non è così. Là è facilissimo trovare il posto che si cerca, potrei dire veloce come chiudere gli occhi.
La nostra Nat viveva nella casa in assoluto più bella della zona. Appena giunsi là davanti, la cosa che prima di tutte mi ha colpito, e che dalla quale deduco che quella bambina avesse molti amici, fu il constatare che la sua cassetta della posta traboccava di lettere, tutte tonde affrancate con francobolli rotondi. Si perchè ad Assivle non ci sono telefoni e quando due persone lontane vogliono comunicare si scrivono.
Appena entrai, dal cancelletto dorato e tondo, nel suo giardino potei vedere la più bella disposizione di fiori mai vista per varietàdi forme e colori e posso ricordare che erano ovunque, veramente tanti. rimasi talmente affascinato dalla vista di quello spettacolo che non mi accorsi di una cosa strana; si miei cari lettori, se una delle particolarità piu accese di Campo dei Fiori fioriti fosse l'odore dei fiori che si sprigionava da da ogni aiuola o giardino, nn mi accorsi da subito che dal giardino di Nat nn si odeva alcun odore. I fiori di Nat erano tutti di plastica.
La casa era tutta rosa, la porta tonda, il viottolino a serpentina e le finestre rotonde erano tutte dorate.
La prima cosa che si nota appena si entrava in casa Nat e' che era una casa molto vuota di mobilia e di suppellettili, giusto il poco indispensabile per alcune comodità. Nat non amava pulire casa e quando lo faceva voleva che fosse facile e veloce poterlo fare.
Se la sua casa non era piena di cose, non si poteva dire la stessa cosa per i bambini. Nat infatti era una bambina gioviale ed espansiva, aveva molti amici e amava farsene di nuovi.
Erano pochi i momenti in cui non c'era nessuno nella sua abitazione. È prorpio in quei momenti che Nat si dedicava alle faccende domestiche che erano costituite essenzialmente da due cose, pulire scrupolosamente punto per punto la casa per renderla pulita e accogliente, così che ogni persona che andasse lì non avesse più voglia di andare via; Nat non sapeva che la sua giovialità e il suo sorriso sarebbero bastate ad intrattenere mille e mille bambini.
La seconda faccenda che svolgeva, e per la verità questa la svolgeva con regolarità e non nei ritagli di tempo, era prendersi cura del fiore piu bello e profumato che occhi di bambino potessero vedere. Stava in un vaso rotondo, di colore verde, appoggiato su di un tavolincino rotondo al centro del salotto, sotto il vaso... un centrino di pizzo bianco.
Era una rosa di un rosso accecante e il suo profumo, talmente era forte, toglieva il respiro per qualche secondo. Nat sapeva che era il più bel fiore di tutti, ma nn lo diceva mai, e sapeva anche che prima non era così, lo era diventato solo grazie alle sue cure.
Si, perche se su Assivle la cosa per ogni bambino piu importante era giocare, a Campo dei Fiori fioriti i bambini avevano la passione per i fiori, il loro profumo e i loro colori ravvivava le loro case, ravvivava le loro vite, tutti tranne uno Arf.
Arf era un bambino grasso, un po bruttino e sempre imbronciato, nn rideva mai e pensava molto; non so a cosa pensasse, di sicuro nulla di buono vista l'espressione del suo viso. L'unico suo hobby, quando nn pensava, era bruciare in giardino le lettere che i suoi amici gli inviavano regolarmente, ne aveva molti di amici e mai loro avrebbero smesso di scrivergli, nonostante questo lui non le leggeva mai, potete immaginare voi stessi che mai ad esse rispondeva.
Negli anni Arf era riuscito a trasformare il suo giardino in un cumolo di cenere, solo cenere, ne un fiore ne null'altro, solo cenere, nella quale amava sedersi a pensare. Era un bambino molto strano, il più strano di Azibi.
La sua casa era la più brutta che ricordi, l'avessimo vista in origine l'avremmo vista splendente di colore bianco perla, ora era grigia fuliggine, al suo interno non c'era nulla, solo un camino rotondo nel quale Arf, in un giorno che era particolarmente triste, bruciò tutto quello che aveva in casa; non sappiamo perchè lo fece, lo fece e basta.
Per pura coincidenza la casa più brutta di Campo dei Fiori fioriti sorgeva di fianco alla più bella; si amici, Arf e Nat vivenano l'uno di fianco all'altro, solo lo steccato a serpentina composto da piccoli arcobaleni di plastica divideva i due giardini, dalla parte di Nat lo steccato era bello, pulito e i colori dell'arcobaleno luccicavano in tutto il loro splendore, dalla parte di Arf non si potevano distinguere i colori perchè erano coperti dalla fuliggine.
I due erano così vicini, ma così lontani, avevano da sempre vissuto accanto, ma non si erano mai parlati.
Nat in realtà sapeva chi fosse quel bambino, lo aveva visto sempre li seduto e imbronciato e se con gli altri bambini riusciva a ridere e scherzare, con lui nn ci riusciva proprio. Mi viene da pensare che forse avesse un po' paura di quel bambino così strano, ma qesta e' solo una supposizione.
Anche arf sapeva chi fosse Nat, la bamina più simpatica ed estroversa che avesse mai visto e avrebbe tanto voluto essere come lei, ma questo era solo uno dei suoi tanti pensieri e di sicuro tra i più belli.
Passarono le stagioni e i due bambini continuarono a vivere come vi ho fin qui descritto, fino a che arrivo Peb a sconvolgere gli eventi.
Peb era il Sindaco di Assivle, era un bambino un po' più alto degli altri, non aveva capelli, un po' grassottello, con due baffetti molto simpatici, anche lui era molto simpatico, ed indossava buffi occhiali che usava fissarseli agli occhi con il dito indice, una specie di tic.
Peb si recò un giorno nella piazza centrale di Campo dei Fiori fioriti dove convocò tutta la popolazione di quella zona.
Se ne stava li fermo, con un sorrisetto beffardo, indossava una maglietta gialla, tutti i suoi consiglieri indossavano una maglietta gialla, ed in maniera risoluta comunicò che tutti gli abitanti di Campo dei Fiori fioriti avrebbero dovuto il giorno dopo lasciare le loro abitazioni perchè di lì a poco sarebbero iniziati i lavori di demolizione delle loro case per la costruzione del più grande parco giochi per bambini mai visto,
naturalmente con la concessione da parte della città di case ancora più confortevoli, comode e spaziose.
Tutti esultarono di gioia, tutti tranne uno, Arf, c'era qualcosa che lo inquietava ancora di più in quel momento, non so cosa fosse, non voleva lasciare quella casa, eppure era la più brutta e disastrata in pratica già pronta da demolire, avrebbe dovuto essere il bambino più felice del pianeta in quel momento, ma non fu così e il suo sguardo si impensieriì ancora di più.
Gli abitanti di Campo dei Fiori fioriti tornarono tutti nelle loro abitazioni e iniziarono i lavori di trasloco, tutti, anche Arf.
In realtà lui si limitò a raccogliere la posta degli amici per bruciarla nel giardino. Se ne stava lì seduto, tutto sporco, a guardare le lettere che svanivano nel fuoco quando vide Nat che si apprestava a completare il trasloco sistemando con molta cura la rosa sul suo carretto trainato da due pony.
La vista di quel firoe accese in Arf una fiamma che se ancora oggi glielo chiediamo come sia successo, ancora lui non ci saprebbe rispondere. Di tutti i pensieri che gli riempivano la testa ora uno emergeva su tutti, ed era anche il motivo per cui non avrebbe voluto trasferirsi. Non voleva lasciare quella casa per non separarsi da quella bambina così estroversa alla quale sarebbe tanto voluto somigliare. Non le aveva mai parlato, ma in quel momento trovò la forza, le si avvicinò e le disse che era la bambina più simpatica che avesse mai visto e che la cosa più vera era che gli dispiaceva separarsi da lei, poi aggiunse che anche il fiore è il piu bello mai visto. Lei lo guardò un po' storto, era tutto fuligginoso, non le aveva mai rivolto la parola pensò, e la prima cosa che gli uscì fu un po strana per lei, poi forse capì che lui era sincero e sorrise... e se ne andò.
I due non vivevano più vicini e Nat continuò a fare la vita che aveva sempre fatto, sempre piena di amici, sempre piena di lettere, tra le quali vi trovava spesso anche delle lettere di Arf; si perchè per lui le cose erano un po' cambiate, i due non si erano più visti, ma lui le scriveva sempre e qualche volta anche lei scriveva a lui e questa cosa lo faceva stare bene, adesso rispondeva anche alle lettere degli amici che teneva tutte ordinate in casa e spesso amava rileggerle, tra quest quelle che amava di più erano proprio quelle di Nat.
Arf aveva scoperto che amava scrivere; sì! Era diventato uno scrittore. La sua casa era tutta in ordine e non ci crederete, lui che era stato sempre così grasso, era pure dimagrito, al vita sembrava proprio sorridergli, tranne quando sentiva la mancanza di Nat; le scriveva, mavrebbe tanto voluto rivederla, magari anche loro due sarebbero potuti diventare amici.
Un giorno Arf si inventò un pretesto per poterla rivedere e le scrisse che avrebbe tanto voluto rivedere quel fiore che aveva visto una sola volta. Lei le rispos che sarebbe dovuto lui andarla a trovare perchè, certo, un fiore così non poteva proprio essere portato a destra e a manca, ne aveva troppa cura, e non lo diceva mai, ma per lei era proprio bello.
Lui felicissimo partì e la andò a trovare. Vide il fiore e ne rimase ancora una volta accecato. Giocarono, scherzarono, parlarono divvennero amici, poi lui tornò a casa. Sempre piu si videro e sempre di più si scriverono e sempre piu divennero amici ed Arf era prorpio felice ogni volta che la vedeva. Anche Nat si accorse che ogni volta che vedeva quel bambino era particolarmente felice ed in quel momento le sarebbe piaciuto se i due fossero ancora vicini come era una volta a Campo dei Fiori fioriti.
Passò il tempo e continuarono a vedersi e a giocare ed ogni volta che si separavano avevano ancora voglia di rivedersi e giocare insieme fino ad un giorno che fecero la cosa più originale e creativa e curiosa che due bambini di Azibi avessero mai fatto, e con l'innocenza che hannoi bambini decisero entrambi di lasciare le loro case e costruirne una piu grande e bella e spaziosa e colorata e di andare a viverci insieme così che non si dovessero più separare ed avere molto più tempo per ridere scherzare e parlare.
Il fiore e' sempre là al centro della stanza... e' bellissimo.. il più bello di tutti... di tempo e passato... ma se oggi potessimo aprire una finestra e da lontano ci mettessimo a spiare Nat e Arf li potremmo vedere lì in quella casa bellissima... scherzano... ridono e sopratutto si prendono cura del loro fiore... che bello che è... il più bello.
FINE
a Nat con affetto Arf
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0 recensioni:
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- chi avrei voluto la leggesse l'ha fatto... e veramente un grazie a tutto il sito e chi lo gestisce e chi ci lavora perche' siete stati troppo importanti... grazie di cuore..
- ... il finale e' puro frutto della fantasia... mooolta fantasia ed ogni riferimento a cose persone e fatti realmente accaduti... bhè... direi che e' puramente casuale.
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