Le prime luci dell'alba illuminavano a stento le imponenti vette di quel desolato scenario. La campagna era avvolta da un silenzio quasi totale, solo qualche passero salutava il giorno qua e là col suo lieve cinguettio. La quiete e la serenità parevano regnare su quei monti impervi ma, di lì a breve, l'ennesimo dramma si sarebbe consumato, ferendo ancora una volta gli afflitti animi della comunità.
Il leggero sonno di Efisio fu bruscamente interrotto dagli insistenti latrati di Iustìtia, il suo fedele mastino che, all'imboccatura della grotta, abbaiava ferocemente in direzione della fitta boscaglia. Stravolto, il bandito si precipitò fuori: con suo grande sgomento vide un gran numero di carabinieri avanzare rapidamente verso il nascondiglio. Un tradimento, una soffiata! Pronto a tutto pur di evitare la cattura, Efisio sparò alla cieca nel gruppo e dovette colpire un milite, poichè se ne udirono le urla di dolore. Prese a correre disperatamente fra le macchie mentre su di lui si scatenava l'inferno: incitandosi a vicenda con forti grida, addolorati e carichi di odio, i gendarmi aprirono ripetutamente il fuoco contro Efisio; le palle dei moschetti fendevano l'aria infrangendosi violentemente su tronchi, massi, andando a vuoto... L'inseguimento si faceva drammatico! Come in una caccia spietata si tentava di abbattere barbaramente quella bestia in fuga, di abbattere un altro di quei tanti uomini traditi dal destino, costretti a viver come fiere per sottrarsi all'umana giustizia.
Ormai ferito ed ansimante, Efisio giunse in prossimità di un burroncello; intravedendo nella balza una via di salvezza tentò di saltare ma, raggiunto alla schiena da una scarica, vi cadde pesantemente privo di vita. L'immagine era straziante: disteso tra le sterpaglie il cadavere era circondato da un'abbondante pozza di sangue, il volto segnato da una profonda smorfia di dolore. La pericolosa preda era stata stanata, inseguita, uccisa senza pietà alcuna. Efisio, bandito per vendetta, lasciava nella più triste sofferenza una moglie e due sfortunati bambini.