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Il lupo e l' agnello
Forse conoscete la favola di Fedro del lupo e l'agnello. È una favola che risale a tempi antichi. Oggi i tempi sono cambiati ed è cambiato anche il rapporto tra lupi ed agnelli. Dunque un lupo beveva ad una sorgente di acqua freschissima in alta montagna. A valle un agnello beveva la stessa acqua che non era proprio freschissima e neanche molto pulita.
"Stupido di un agnello! - disse il lupo - Togliti da lì. Va a bere da un' altra parte. Non bere la stessa acqua che bevo io. Me la inquini".
Nella favola di Fedro il lupo, tirando in ballo assurdi pretesti, alla fine si mangiò l' agnello. Ma adesso i tempi sono cambiati. Il nostro lupo digrignava i denti e metteva proprio spavento. L' agnello non si lasciò intimidire e rispose: " Ma come faccio ad inquinarti l'acqua, signor lupo, se io sto a valle e tu in alto, proprio all' inizio della sorgente? E poi l'acqua è un bene di tutti. L' ha detto il mio pastore alla sua bambina che lascia sempre aperti i rubinetti del lavabo. "Non sprecare l' acqua. - le ha detto - È un bene prezioso ed è di tutti. Purtroppo non tutti ne hanno abbastanza. Molti bambini, in certi lontani paesi, sono costretti a bere acqua inquinata perché quella pulita non c'è. Dunque, hai capito? Non sprecarla!". Il lupo si infuriò ma non disse niente, mentre pensava: "Adesso si mette a fare anche il professore, questo stupido agnello! Prima o poi gliela farò pagare".
Passò un po' di tempo. Una notte il lupo, che andava a caccia nel bosco, notò una casetta rossa molto graziosa. Era chiusa ma, fuori, un'insegna luminosa, permise al lupo di dare una sbirciatina all'interno, attraverso i vetri delle finestre. La sua attenzione fu attirata da una fila di bottiglie chiuse da un tappo azzurro e fasciata da un'etichetta con strani segni. Il lupo naturalmente non sapeva leggere ma capì subito che dentro quella bottiglia ci doveva essere acqua speciale e gli venne una voglia matta di assaggiarla. Ma come fare? Nei giorni successivi mise a punto un piano e una sera l' attuò. Si nascose tra gli alberi che circondavano la casetta e quando il padrone uscì per chiudere il chiosco, con un balzo entrò, afferrò con la bocca una bottiglia e scappò. L' uomo restò esterrefatto. Si era preso un bello spavento ma subito si era rasserenato. " Meno male che non mi ha aggredito"- si disse e tornò a casa. Anche il lupo andò nella sua tana, s' ingegnò ad aprire la bottiglia e bevve un piccolo sorso d' acqua. "Ah, è proprio buona! - si disse tutto contento - Senti come frizza allegra sulla lingua. Devo assolutamente procurarmene un'altra". Il piano che via via gli si delineò nella mente non poteva essere realizzato da lui solo. Allora convocò tutto il branco a cui apparteneva e lo mise al corrente di tutte le operazioni che si dovevano fare per raggiungere lo scopo che illustrò punto per punto. Una notte decine e decine di lupi piombarono sulla casetta rossa, forzarono porte e finestre, spaccarono tutto e portarono via tutte le bottiglie. Il padrone della casetta rossa fallì rovinosamente e andò in città a cercarsi un altro lavoro.
Il giorno seguente il lupo andò alla solita sorgente. A valle c' era il solito agnello. "Ehi, tu! - lo chiamò - Questa sorgente ora è mia. L'ho comprata ieri. Dunque vattene!!!!" Il povero agnello, quasi piangendo chiese: " E dove andrò a bere? Certamente ci saranno altre sorgenti o ruscelli ma chissà dove saranno. Prima di trovare altra acqua forse io e il mio gregge moriremo di sete." "Non ti preoccupare. - disse il lupo - Io produco un'acqua meravigliosa. Berrete quella". "Davvero possiamo? -chiese l' agnello. "Certo, - disse il lupo - ma me la dovrete pagare". "E come?" - sospirò l' agnello. Il lupo rispose: " Tu e il tuo gregge mi terrete pulita la tana. Orgnizzatevi, raccogliete saggina, fatene scope. Insomma, arrangiatevi come volete ma la mia tana deve essere lustra come uno specchio. Se non lo farete sbranerò molti di voi. Questo è quanto. O bere o affogare!" Tutto il gregge fu costretto ad accettare.
Appena usciti dall' ovile, pecore e agnelli correvano tutti in una direzione. Il pastore, sbigottito e perplesso non capiva perchè non riusciva più a guidare il suo gregge.
"Ma, - direte voi - quando l' acqua in bottiglia sarà finita, come farà il lupo a ricattare il gregge?". Giusta obiezione. Ma, vedete, i lupi ne sanno una più del diavolo. Sicuramente inventeranno qualche altro piano.
Vi avevo detto che i tempi sono cambiati... Voi dite di no?
Beh, avete ragione.
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0 recensioni:
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- bella mi è piaciuta anche questa favola e sono d'accordo i tempi cambiano e il lupo ne sa una più del diavolo si inventerà qualcosa!
- Molto gradevole e interessante. Magari lascerei solo la storia, senza le considerazioni iniziali e finali... parla da sola.
- Grazie, Angela Maria e grazie Claudio. Ad entrambi un augurio anticipato di buon Natale. Franca.
- bellissima favola molto personalizzata, scorrevole la forma, ottimo il contenuto
- Simpatica. Ciao Angela
- Hai ragione, Sara. Infatti ho modificato la favola. Appena avrò tempo posterò la nuova versionew. Ciao. Franca.
- Anche questa volta il lupo l'ha spuntata sull'agnello... come per dire che i più deboli perdono sempre... non è così: prima o poi qualunque cosa si faccia di brutto torna sempre indietro... Provare per credere.
- Grazie, Francesco. Auguri per la bellissima Sicilia. Ciao. Franca.
- Tema molto sentito qui in Sicilia, brava.
- I tempi non cambiano mai? Forse tu non te ne accorgi. Ciao. FRanca.
- Grazie, Bruna. Io non compro acqua minerale e cerco di non berla se me la trovo davanti. Ciao. Franca.
- Grazie, Carmelo, per il tuo commento. Ciao. Franca.
- Grazie, Bruna. L' acqua è un grande problema. Bisognerebbe sensibilizzare i bambini su questo tema. Ciao. Franca.
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