Nel 1969 facevo parte del Mancini Quartett, un complesso musicale della Michelangelo, ammiraglia della flotta di navigazione della Società Italia (oggi scomparsa) e ci trovavamo a New York. In quella città ogni volta che attraccavamo, i miei colleghi ed io, facevamo incetta di stranezze che solo là potevi trovare: oggettistica regalo, souvenir e quant'altro. Tramire un tam tam naturale di bordo avevamo scoperto un negozietto che vendeva il Chivas a nove - dico nove dollari -la bottiglia (teniamo conto che allora il dollaro era quotato 6, 25), niente, se consideriamo che la cambusa di bordo, già a buon mercato, a noi marittimi lo vendeva a 13 dollari.
Andai, feci le spese che dovevo assieme ad altre preventivate e ritornai a bordo con in una mano le due bottiglie del nostro whisky preferito (per strada ruppi il sacchetto contenitore perché era di carta), tenute per il collo, e nell'altra un altro sacchetto contenete regali ed altro.
Quando salii sullo scalandrone la nave ebbe un sussulto e per non cadere mi aggrappai al passamano, ma questa manovra mi fece cadere in mare una delle bottiglie.
Raggiunto ilmio alloggio, avevo la cabina in comune col Pepy, il mio compagno, vedendo la bottiglia, subito mi ringraziò della cortesia e allungò la mano per prendera.
"No, guarda Pepy che ne avevo comperato due, una per te e una per me, ma salendo lo scalandrone "la tua" mi è caduta in mare".
Seguì una pausa che ancora oggi non saprei se definire di sdegno, di ironia o cos'altro... e per rincarare la dose aggiunsi: "... eccoti il dollaro di resto...", e posata la bottiglia sul mio comodino e il dollaro di resto sul suo me ne andai.
Un attimo di silenzio che parve un'eternità poi rieccheggiò forte la sua voce: "Ma sei scemooooo?"... e mi sentii colpire da qualcosa che scoprii essere una babuccia da notte.
Mi voltai serio, intenzionato a prolungare un po' di quel pathos che stava aleggiando, ma dopo un attimo non seppi trattenere una risata spontanea che già era repressa, che alleggerì la tensione che si stava creando e da buoni amici, oltre che colleghi, ci dividemmo il contenuto della bottiglia superstite.