Mi piace percepire la mancanza del rumore di fondo dei giorni festivi, come a natale o il primo dell'anno m'incammino verso il fiume, una passeggiata per immergermi nel silenzio...
Verso le ultime case del paese ci sono dei bambini col pallone...
<< No Alessio! Prima l'hai tirato te e sono andato io a prenderlo! >>
La voce squillante e lagnosa del fratello minore che ha tirato il pallone nel recinto dei vicini mi infastidisce... no, non perché turba il silenzio, ma perché è intrisa del senso di giustizia che ti inculcano da piccoli... esigeva che il fratello ricambiasse il favore
Bisognerebbe iniziare subito a spiegare che la giustizia è rarissima e se la ottieni sei un privilegiato
Poi mi irrita anche il babbo, lo scorgo polleggiarsi accovacciato sulle punte dei piedi, è li che spera
che almeno uno dei due viziati che ha creato arricchisca la famiglia diventando un calciatore grazie ai suoi insegnamenti della domenica...
Mi viene da pensare una bestemmia, ma la trattengo anche nel pensiero... Anche se non credo nella giustizia divina e nel giudice competente in materia, voglio non mancare di rispetto alla Pasqua,
e a chi ci crede fermamente... probabilmente solo perché fra quelli che ci credono fermamente si annovera anche mia mamma, e non voglio giudicarla...
Poi penso che le tradizioni vanno rispettate, comunque sia hanno il loro fascino di comportamento millenario, questo pensiero mi fa venire in mente un pezzo di una canzone di luca carboni, quando dice "c'erano ancora le candele di cera e non queste con l'elettricità" , raccontando di un suo rientro in una chiesa... Probabilmente stava apprezzando quel fascino...
Giudico giudico, ma chi sono io per giudicare?... Nessuno
Continuo la mia passeggiata... come un buon credente non si sente mai solo perché ha il proprio dio al suo fianco, anche io non sono mai solo... ho sempre la mia fida depressioncina che mi segue...
E a volte mi fa anche sorridere, come adesso che me la sono immaginata col broncio perché l'ho presa in giro
Forse dovrei lobotomizzarmi, o più semplicemente prendere un "migliora-umore" tipo l'oppio visto che quello dei popoli con me non funziona e camminare spensierato lungo il fiume.